L’episodio è incentrato sul matrimonio tra i novelli Adamo ed Eva, ok. Però ad inizio episodio c’è tempo per far diventare Phil il nuovo Presidente degli Stati Uniti. E c’è chi ancora perde tempo con House Of Cards.
The Last Man On Earth può essere benissimo una serie con episodi più o meno belli, ma, per avere successo, il filo conduttore dovrà essere sempre uno solo: il Delirio (nuova divinità, dopo aver scoperto lo scorso anno l’Ignoranza). In serie come questa, non importa se una gag faccia ridere o meno, l’importante è l’enorme big picture. È importante che noi ricordiamo che Phil e Carol si stanno sposando completamente (?) soli, con la voce della stessa Carol registrata ad officiare le nozze. L’addio al celibato, poi, comprende cose che voi umani non potreste neanche immaginare – gli amici sono le solite palline – ma tutto è lecito perché nella Terra non è rimasto più nessuno. Come, non si sa.
È impossibile trovare qualsiasi tipo di connessione, di schema, nella caratterizzazione dei personaggi. Per gran parte dell’episodio, Carol sembra essere l’asse portante del Delirio, mentre Phil la spalla comica. Ma poi inizia l’addio al celibato e capiamo che non esistono ruoli. La libertà regna sovrana. Una particolare scena diventa significativa nel comprendere ciò. Capirete voi, o lettori/spettatori, che è perfettamente in clima con la serie una scenata di Carol di fronte alla ex di Phil (il manichino). Ma la scintilla di luce delirante si intravede non nell’esplosione di rabbia distruttiva, quanto nello sguardo affranto di Phil che rivolgendosi al manichino dice: “bastava che rispondessi soltanto a quello che ti ha chiesto”, come a dire: “te la sei cercata”.
Un altro ipotetico schema appare ben delineato, soprattutto in questo episodio, se si considera una certa tipologia di commedia statunitense. Esiste infatti un’enorme categoria di film, dove un protagonista, che per comodità chiameremo A, si incontra/scontra con una figura bizzarra, che chiameremo B. L’intreccio prevede, per metà storia, A tollerare a malapena le stramberie di B, fino a che non avverrà una qualche rottura. Solo allora A capirà la bontà di B, celata sotto un mantello di stranezze e abbraccerà il suo stile di vita fuori dagli schemi. Se la prima parte della storia garantisce al film un certo grado di comicità, con la seconda parte si sprofonda, spesso e volentieri, in momenti smielati (nel peggiore dei casi) o comunque teneri e toccanti.
Anche in “Raisin Balls And Wedding Bells” questo sembra accadere. Se Carol riesce magnificamente a risultare sgradevole, chiunque avrà avuto un briciolo di tenerezza nei suoi confronti, dopo aver visto tutti gli assurdi preparativi del matrimonio che Phil scopre sfondando la porta. Ma sotto la candida tenerezza dello scenario che si è predisposto (leggi: sotto la glassa della torta), si nasconde una follia ancora maggiore che è pronta ad esplodere (leggi: melanzane). La prima notte di nozze, infatti, è quanto di più sconfortante possa esistere per chi è in preda agli ormoni. L’asessualità della scena sessuale buca lo schermo e assale lo spettatore con un brivido freddo.
E quando tutto sembra stabile, quando questo terzo episodio appare come un vero e proprio Pilot che stabilizza lo show su una dinamica di coppia, avviene un colpo da maestro. Ma facciamo prima un salto indietro esponendo un ragionamento che ha girovagato per la testa del vostro recensore durante la visione dell’episodio. In che modo The Last Man On Earth diventerebbe noioso? E in che modo invece manterrebbe sempre gli spettatori con l’ansia e la voglia della puntata successiva? Far diventare questa serie una sit-com con due personaggi sarebbe un vero e proprio delitto: alla lunga le gag annoierebbero e la base assurda perderebbe di mordente. Estendere invece il tutto su una base mistery (alla Under The Dome: quello sì che fa ridere) riuscirebbe ad accrescere ulteriormente il livello non solo di interesse, ma anche di assurdità, considerando che per quanto riguarda le derive che la trama potrebbe assumere, gli spettatori sarebbero pronti ad accettare veramente tutto. Come già detto nella precedente recensione, se ne ha un buon esempio con Wilfred.
Tornando al colpo da maestro: bisognerà quindi anche aspettarsi uno scontro automobilistico con una bella bionda spuntata dal nulla. A quanto pare i risvolti ormonali saranno veramente interessanti.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The Elephant In The Room 1×02 | 5.67 milioni – 2.3 rating |
Raisin Balls And Wedding Bells 1×03 | 4.35 milioni – 1.9 rating |
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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.