“Solace For Tired Feet” riesce contemporaneamente a mettere più carne al fuoco e a dare un ordine alle varie vicende, permettendoci così di indirizzare la nostra curiosità verso alcuni elementi ben precisi. Nella confusione generale che sta trascinando sempre più nel baratro i personaggi di questo racconto distopico, possiamo innanzitutto circoscrivere a tre i soggetti che, in modo diverso tra loro, sembrano saperne qualcosa in più: il tizio che spara ai cani, Wayne e il padre di Kevin. Il primo ha modo di comparire in questo episodio esclusivamente in una riuscita sequenza onirica (con dei misteriosi strascichi di verità); il secondo, co-protagonista morale del precedente episodio aumenta l’alone di mistero su di sé rivelando una particolare dedizione per le giovani donne orientali; è tuttavia sull’ultimo figuro che l’episodio 1×07 pone le sue fondamenta.
Il padre di Kevin ci era stato mostrato una sola volta, rivelandosi apparentemente innocuo quanto instabile. Inoltre era stato fatto capire che avesse qualche intrallazzo con il reverendo Matt. Tutto qui. Ex poliziotto, anzi, ex capo della polizia di Mapleton, Garvey Senior non è affatto un debole e innocuo anziano internato. Ciò che è veramente interessante però non è tanto la sua inaspettata agilità e forza, quanto un vecchio numero di National Geographic con il quale per la prima volta mostra di sapere qualcosa riguardo l’accaduto. Questa è la chiave dell’episodio e questo è il marchio di fabbrica di Lindelof. Si può attivare la curiosità dello spettatore verso un mistero in mille modi, ma sicuramente quello che resterà il più disturbante e mistico è l’unione di eventi/situazioni/casi completamente sconnessi verso elementi completamente privi di senso. Prendendo un paragone estremamente scontato, ad un certo punto nella prima stagione di Lost veniamo a conoscenza di una certa sequenza di numeri e successivamente di una botola. Lo spettatore che assisteva alla prima stagione poteva forse sperare che da questi arrivassero spiegazioni e soluzioni immediate per la natura di un’isola, o comunque di prevederne un tracciato? Ecco quindi che spiattellare al settimo episodio della stagione una famosa rivista come elemento chiave non fa che aumentare l’attesa e la curiosità, non riuscendo a prevedere possibili derive. Sicuramente ci saranno spettatori – uomini di scienza – che non apprezzeranno questo tipo di scelta, mentre altri – uomini di fede – che si staranno unicamente leccando i baffi. Sì, è vero, è un giochetto rischioso questo qui, ma esclusivamente a danno/favore degli episodi a venire. “Solace For Tired Feet” ne esce vittorioso e vanta come ciliegina sulla torta proprio quella copia del National Geographic: come in un sogno, elementi dissonanti vengono a contatto per indirizzarci verso una strada oscura.
The Leftovers rivela già nel suo giovanissimo tracciato una prima discordanza. Gli episodi 1×03 e 1×06 sono stati senza dubbio i più apprezzati e apprezzabili. L’enorme qualità che emerge dal suo linguaggio ha trovato sublimazione in episodi monografici, intimisti e rivolti al passato. Si può malignamente affermare che quando ci si concede di approfondire, e non di andare avanti con la storia, i risultati sono indiscutibili. Appunto, quando invece lo sguardo è rivolto a presente e futuro, inevitabilmente, si incappa in momenti più lenti e addirittura leggermente dozzinali: i figli di Garvey, infatti, nelle loro vicende più o meno adolescenziali, possono far cadere le braccia. La figura del figlio ribelle e fuggiasco e quella della figlia scontrosa, musona e con il bisogno di esperienze estreme per combattere la noia, iniziano forse, nel 2014, a catalogarsi già come stereotipi televisivi.
Non si può negare che, malgrado la lentezza di cui viene accusata la serie, sviluppi ed evoluzioni ci sono stati eccome. L’unione tra Nora e Kevin per ora smorza la tensione di due personaggi in perenne sofferenza ed inquietudine (tuttavia a Kevin si trova comunque un modo per fornire grattacapi) e pone un punto fermo diminuendo la dispersione tra sotto-trame che a questo punto si vanno inglobando sempre di più.
Si confluisce verso alcune direzioni ben precise: Kevin ha sognato o no l’incontro con il cane? Perché non ricorda? Perché Wayne ha sparso giovani orientali incinte? Con chi parla il padre di Kevin e che legami ha con Matt? Cosa c’è dentro il National Geographic? Mancano ancora tre episodi per il finale solo della prima stagione. Ce ne è di strada da fare.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Guest 1×06 | 1.46 milioni – 0.72 rating |
Solace For Tired Feet 1×07 | 1.58 milioni – 0.79 rating |
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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.
Ottima recensione anche qui. Appena finita di vedere questa settima e la voglia di continuare è sempre elevatissima.