Il quarto episodio di questa stagione di The Morning Show si presenta in modalità ibrida. Come in realtà già successo ultimamente, la serie alterna sprazzi di interesse narrativo, ad altri di ripetuta apatia.
Sono tante le storyline che in “Love The Questions” occupano screentime senza però lasciare un segno tangibile.
Arrivati quasi a metà stagione, la serie targata Apple TV+ sembra aver trovato una linea orizzontale ben definita da seguire, tuttavia è il contorno a questa trama principale che risulta invece frammentato e di scarso valore.
THE NEWSROOM (O QUASI)
Come già sottolineato, l’episodio si presenta in versione “due facce”, con un inizio che lascia abbastanza perplessi. Tutta la questione di Yanko e della sua proposta di matrimonio prende fin troppo il sopravvento, risultando scarica sia dal punto di vista narrativo che emotivo e lasciando intravedere strascichi peggiori all’orizzonte. Il ritorno in scena di Claire, che sembra influenzare i piani d’amore del giornalista, lascia presagire l’arrivo di un inutile drama di cui si potrebbe fare benissimo a meno.
Altro elemento che ha “frenato” un po’ la prima parte è stata anche la storyline di Alex. Seppur utile a valutare un ennesimo lato del carattere della donna, non disposta a piegarsi ad alcun ricatto, l’introduzione del padre nella scena lascia perplessi. Non si comprende ancora del tutto dove questa storia voglia andare a parare e, anche se uno sguardo più personale ai rapporti della Levy può solo caratterizzare meglio il personaggio, per ora come unico risultato c’è solo una Alex più ai margini rispetto gli avvenimenti della UBN. E questo non porta giovamento a nessuno.
Messe da parte queste vicende, è nella seconda parte che l’episodio prende davvero vita, seppur per poco. Un’emergenza durante l’atterraggio di un aereo porta The Morning Show ad assaporare quel gusto di vero giornalismo di cui dovrebbe nutrirsi la serie. Il tutto dura pochi attimi nell’economia dell’episodio, ma il ritmo incalzante, l’adrenalina e la suspense sia in onda che in sala di regia regalano attimi di vero dinamismo che danno una scossa alla puntata. Per un attimo, è quasi sembrato di tornare indietro e assistere ad un episodio di quel gioiellino del 2012 chiamato The Newsroom. Quasi.
VILLAIN CORY?
A parte le due protagoniste principali Alex e Bradley, c’è un personaggio che si è sempre preso il suo spazio all’interno dello show. Cory, con la sua ironia e le battute frizzanti, ha sempre reso più dinamica e sfaccettata ogni scena in cui è presente. Dopo un finale di stagione poco gratificante e un inizio un po’ bloccato, Cory Ellison sembra pronto a riprendersi il centro della scena. Il modo in cui questo avviene, però, vuole risultare ambiguo. Un elemento che forse gli autori tendono a valutare in maniera negativa, ma che invece acquista solo fascino narrativo.
In questa puntata, Cory si ritrova protagonista di due eventi principali ed entrambi non proprio “puliti”. La soffiata su Stella non arriva a sorpresa in un ambiente che sopravvive grazie a certi sotterfugi, ma l’intera evoluzione acquista peso emotivo grazie all’esitazione iniziale. Il triangolo che si viene a creare tra Cory, Celine e Stella diventa quindi uno degli elementi trainanti della stagione, sperando solo che la stessa Stella trovi un posto più incisivo da occupare nel mezzo dei piani degli altri due.
Il secondo evento che vede Cory al centro è la scoperta fatta da Bradley riguardo la questione Wolf River. Anche in questo caso, il coinvolgimento di Ellison nella copertura della storia non desta scalpore, ma apre ad una strada poco piacevole. Già l’avvicinamento sentimentale tra Cory e Bradley avvenuto nella scorsa puntata era apparso frettoloso e senza una vera costruzione narrativa, ora questa scoperta mette subito in crisi la nuova relazione e chi è pronto ad assistere alla delusione e al biasimo di Bradley?
Tutte queste situazioni, cercano di porre il personaggio di Cory Ellison come il villain della situazione. In realtà, tutte queste sfaccettature narrative ed emotive rendono solo il character più interessante in un contesto ultimamente troppo piatto.
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Qualche sprazzo di giornalismo che ne esalta il vigore e poi tanti intrighi e sotterfugi. Si continua a pretendere un po’ di più da The Morning Show.
