The Undoing 1×02 – The MissingTEMPO DI LETTURA 4 min

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Dopo una series premiere pazzesca e con ancora cinque episodi da riempire, era lecito aspettarsi un leggero calo nel ritmo ma così, fortunatamente, non è stato. Anzi si potrebbe dire che David E. Kelley abbia letteralmente sfruttato ogni riga del romanzo You Should Have Known scritto da Jean Hanff Korelitz e, con la splendida regia di Susanne Bier, ne abbia esaltato tutti gli aspetti.
Dalle musiche, alle riprese che diventano quasi claustrofobiche, vuoi con primissimi piani della Kidman, vuoi da prospettive più “sporche” (tipo dietro una tenda con i due poliziotti), il livello di cura del dettaglio è altissimo e si percepisce in ogni singolo momento. Niente è lasciato al caso, nessuna parola è fuori posto, nessun flashback(?) è inserito lì tanto per intrattenere: tutto è costruito per far vivere allo spettatore le stesse sensazioni di Grace Fraser e l’ansia, di conseguenza, viene da sè.

LA VITA PERFETTA DELL’UPPER EAST SIDE


Detective Mendoza:Dr. Fraser… Your husband has not worked at Price-Norbury Memorial Hospital for a long time. You didn’t know this?
Grace:What?

Dopo aver mostrato la vita perfetta e altolocata dei coniugi Fraser, The Undoing ha cominciato lentamente a distruggerla pezzo dopo pezzo, in maniera volutamente caotica e senza un’apparente struttura. In “The Missing” comincia ad essere rivelato lo scheletro di questa complicatissima struttura, anche in maniera sorprendentemente veloce per gli standard televisivi, vuoi tramite l’interrogatorio a Grace, vuoi tramite una chiacchierata con un’amica al bar, vuoi tramite un vis a vis sul finire dell’episodio.
La vita di Grace Fraser si rivela essere un insieme di bugie, esattamente come la relazione con il marito, etichettata come “we’ve never been better“, sintomatico di una mancanza d’informazione che stupisce ma crea anche diverse domande. Soprattutto per quella parte del pubblico più attenta e “complottista”.

FLASHBACK O NON FLASHBACK? QUESTO È IL DILEMMA…


Jonathan:I had an affair.
Grace:What?
Jonathan:She became obsessed. With me, with my life, and then, with you. […] She was fucking possessed. She was possessed.
[…] At the night of the fundraiser, I went to confront her. I told her that had to stop.
We argued.
We fought.
We had sex.
I left.
I walked the streets.
I went to a bar to collect myself, then I… I went back to confront her again, and she was fucking dead.
She was dead. There was no sign of anyone.
I panicked! I totally fucking panicked!
I lost my head.

Riallacciandosi a quanto scritto nel paragrafo precedente, già nella series premiere poteva sorgere qualche dubbio su quei “flashback” di Grace, se così possono essere chiamati, ma non era stato commentato in alcun modo nella recensione. In questo secondo episodio però ai potenziali flashback si aggiungono anche delle visioni, probabilmente frutto dello stress e del panico, che sembrano aumentare gli indizi verso una direzione: e se si trattasse di una crisi psicotica?
Nel corso della puntata, grazie ad una regia magnifica ed una Kidman in (algido) stato di grazia, si discende lentamente nel tunnel in cui è finita Grace percependo tutto quasi come se si fosse in prima persona. Ed è esattamente qui che The Undoing eccelle: mettendo la Kidman al centro di qualsiasi scena, il pubblico vive forzatamente solo e soltanto il suo punto di vista, non cambiando mai e, anzi, ricevendo una bordata dietro l’altra. Quella che all’inizio era “solo” una scomparsa piuttosto preoccupante, nel procedere incessante di questi 51 minuti si tramuta nel terrore di un marito che non è solamente scomparso ma è anche un bugiardo che ha perso il lavoro mesi fa e che, potenzialmente, potrebbe aver ucciso Elena Alves.
Sotto il peso di una pressione crescente, il tutto mentre cerca di mantenere le apparenze di una quotidianità che non esiste più, Grace vive momenti di puro panico che si tramutano in visioni ed attimi di oblio in cui la realtà diventa distorta, un posto in cui non poter più vivere, tanto da arrivare a scappare. Il mistero su chi abbia ucciso Elena Alves però rimane e le poche, ma importanti, visioni/flashback che ha Grace aprono le porte alla possibilità che in realtà ci possa essere la voluta perdita di memoria dietro di esse e, di conseguenza, una colpevole che non sà di esserlo. E sarebbe un plot twist clamoroso.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Regia di Susanne Bier sempre pazzesca, specie quando arriva il focus introspettivo sul character della Kidman e le voci nella testa sommergono la realtà
  • La tensione sale costantemente pur senza avere eventi eclatanti
  • Scena finale
  • Hugh Grant maestoso nei suoi unici due minuti di puntata
  • Nicole Kidman, sempre algida ma penetrabile, continua ad essere il pilastro di questa miniserie
  • Che si sia rivelato un po’ troppo ed un po’ troppo frettolosamente di Jonathan Fraser? 

 

“The Missing” conferma tutti i tratti maestosi della series premiere e, con una serie di plot twist che ci si sarebbe aspettati più in là nel futuro (scena finale inclusa), conferma che The Undoing è già un mezzo capolavoro.

 

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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