The Walking Dead 4×01 – 30 Days Without An Accident – Calma ApparenteTEMPO DI LETTURA 5 min

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“Si poteva fare decisamente di meglio” è il pensiero che ha attraversato la mente dei 16.10 milioni di spettatori che hanno visto questa premiere. Ottobre è arrivato e con lui, oltre ad un freddo degno del mese di Dicembre, la 4° e nuova stagione di The Walking Dead, il serial survival horror che sta appassionando milioni di spettatori in tutto il mondo con la serie tv partita nel 2010 e (ancor prima) con il fumetto debuttato nel 2003 ed edito tutt’oggi dalla Image Comics, opera da cui sono liberamente tratte le trame a cui abbiamo  assistito in questi tre anni. Citare il clima che ci sta anticipatamente gelando le chiappe prima del dovuto non è un caso, dato che tutta questa freddezza si rispecchia benissimo con le temperature presenti nella puntata…il che, a conti fatti, non dovrebbe essere del tutto normale. Ok che il telefilm ha preso tutte le distanze possibili e immaginabili dalla serie a fumetti come farebbe una moglie da un marito che gli ha piantato le corna, ok che non è il prodotto originale che tutti conosciamo ma c’è abbastanza familiarità con questa versione per il tubo catodico per dire che, come inizio, è paragonabile alla timida e poco calorosa accoglienza che fanno due persone che vengono presentate a forza dai loro amici negli irritanti incontri combinati. Che la cosa sia voluta o meno, è da riconoscere la totale assenza di sentimento da entrambe le parti della bilancia dei sentimenti…eppure, The Walking Dead non si fa trovare con le braghe calate.
“30 Days Without An Accident/Calma Apparente”, prima puntata del quarto ciclo narrativo della creatura di Robert Kirkman, è un diesel che sembra limitarsi all’introduzione del nuovo tenore di vita della cumpa di Rick, un open day flaccido e organizzato all’ultimo momento che mostra ai nuovi alunni come si vive nella casa/prigione ormai diventata un condominio affollato; è bello vedere che la vita per il gruppo continua, che lavorando assieme si è costruita una società in miniatura con una parvenza di regole e civiltà, ed è anche bello vedere una certa evoluzione caratteriale di certi personaggi piuttosto marginali (come Beth) che hanno perso la loro innocenza, o come Carl (che si sta rendendo finalmente utile) o addirittura lo stesso Rick (che sembra essersi ripreso dalla perdita che gli è costata la sanità mentale), è solo che il tutto è presentato timidamente e anche nel modo sbagliato, come se fosse un episodio pilota della prima stagione, qui invece siamo alla quarta! Se qualcuno dovesse prendere una botta in testa e dimenticarsi di tutto il resto delle tre stagioni e cominciasse a guardare la quarta, ok che non capirebbe tutto tutto, ma sarebbe comunque un perfetto inizio per cominciare la serie e recuperare poi le precedenti…benchè non sia una tecnica sbagliata, per una serie già avviata e arrivata alla notorietà mondiale, è un bel passo indietro, sopratutto se suddetta serie deve farsi perdonare il terribile, deludente e amaro scivolone del finale della stagioneprecedente. E a proposito del finale della terza stagione, molti di voi si sono chiesti che fine abbia fatto il Governatore…beh, non lo sappiamo, sappiamo solo che ci hanno promesso qualche info al riguardo sul finire della stagione. Quindi, inutile domandarci dove sarà e cosa starà facendo, che ora che lo scopriamo facciamo in tempo a imparare come si fa la fotosintesi.
Forse non tutti sanno che questo è l’episodio d’esordio di Scott M. Gimple nel ruolo di nuovo showrunner. Gimple, già sceneggiatore di episodi come “Hounded“, “Clear” o “This Sorrowful Life“, ha il non tanto difficile compito di far dimenticare la gestione Mazzara e la prima stagione di Darabont, un compito che, tuttavia, non ha compreso molto bene a quanto pare. Il problema delle precedenti stagioni è stata la noia con cui venivano trattate le storyline, una noia dettata da tempi di evoluzione narrativa lenta e/o quantomai discutibile, insomma far di meglio dovrebbe sembrare semplice ed invece… Diciamo che “30 Days Without An Accident/Calma Apparente” è un episodio apripista, uno di quelli che serve da collegamento con la stagione precedente ed al contempo da intro per lo status attuale dei superstiti capitanati da Rick. E ci può stare tutto questo, per carità, quello che non va è però l’ostentazione del lento procedere degli eventi scanditi da lezioni di coltelli tenute da Carol o da dialoghi sul nome dei maiali. E vien da sè che qualche porco esca fuori spontaneamente.
Ma come si diceva, non tutto il male viene per nuocere, perchè conoscendo Robert Kirkman questo inizio un po’ pernacchievole è solo un suo piano malefico per farci rimanere molto male più avanti, magari già dal secondo episodio, regalandoci uno di quei traumi che sei costretto a smaltirli dondolando su te stesso come i pazzi, tipo l’affare di Sophia, do you remember? La puntata ricorda molto l’andazzo che ha Game Of Thrones, un telefilm dove (ad essere onesti) in ogni puntata non succede veramente una sega…ma quel poco che succede è sufficiente per andare avanti con la visione del telefilm; The Walking Dead, a sto giro, non fa nessunissima eccezione.
La gita di Rick e questa piccola parentesi con la donna che pare un cosplay di Samara Morgan è di sicuro la parte più interessante e coinvolgente dell’intero telefilm, solo a guardare quella scena basterebbe per descrivere l’essenza del survival horror in questione; molto ben fatta anche la scena d’azione del supermercato, con un grande dispendio di mezzi e tanta adrenalina confezionate assieme in questo frangente arzillo della puntata; scene del genere dove tutto sta andando affanculo sono ormai dei marchi di fabbrica. L’idea di far letteralmente piovere zombie dal cielo è una scelta che ti fa venir voglia di stringere la mano al nuovo showrunner, e che dire poi anche del colpo di scena finale? Proprio a questo mi riferivo quando dicevo che l’abilità di un grande gruppo di sceneggiatori sta proprio nel saper gestire questi frangenti.
Altra cosa: avete notate anche voi che i due che sono morti in questo episodio…hanno tutti parlato con Daryl e ne avevano grande ammirazione? Mi sa che ora, alla prigione, quando passerà si toccheranno tutti le palle.

PRO:
  • La gitarella di Rick
  • Scena d’azione al supermercato

 

CONTRO:
  • Episodio molto lento e introduttivo
  • Inizio di stagione un po’ flaccido

 

Se dobbiamo paragonare questo episodio ad un mezzo di trasporto, direi che è un aeroplano: i preparativi sono tanti, sono lunghi, sono noiosi e l’attesa sembra non passare mai…ma quando tutto questo passa, quello che si vede è grandioso! Inizio non esattamente con il botto, ma con i preparativi a farlo scoppiare. Gli zombie che piovono dal cielo bastano a garantire una sufficienza tutto sommato…

VOTO EMMY

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2 Comments

  1. Condivido in parte la tua recensione
    Le scene del maiale che muore credo sia invece molto importante
    Il regista ha più volte dette che ormai gli zombi nuoino troppo facilmente quindi che c'è di meglio che trasformare l'infezione in un virus!?
    Rick all'inizio vede uno zombi nella recensione con il sangue negli occhi e alla fine dell'episodio il ragazzo muore proprio così!quindi queste scene che sembra marginali e lente sono il preludio a qualcosa di molto più difficile da superare rispetto a un morso!
    staremo a vedere W TWD

  2. Grazie per il tuo "consenso in parte" 😉 è vero, concordo con te Foxwiller…però converrai con me che anche la tua tesi è di magra consolazione! Certo, bisognerà avere pazienza, però in un episodio così sono cose che si perdono un pò per strada. Con questo non voglio dire che tu stia sbagliando, solo che al momento la sua importanza è relativa perchè è stato presentato con relatività…ma vedremo cosa ci salterà fuori!

    Concordo con te, W TWD. E se non l'hai fatto, consiglio vivamente il fumetto 😉

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