True Blood 6×02 – The SunTEMPO DI LETTURA 3 min

Siamo di nuovo a Bon Temps e come ormai
“True Blood” ci ha abituati, entriamo subito nel vivo della
storia.

La puntata si apre con Jason che conosce il suo
nonno-fatato: come anticipato nella scorsa recensione, avevo
grandissime aspettative da Rutger Hauer e non sono state affatto
deluse. Non Warlow il cattivone ma “fairy-

grandfather”, cosa
potremmo chiedere di più trash? A metà tra scienziato pazzo e dandy
soprannaturale, finalmente un personaggio si sopra le righe ma
sensatissimo all’interno della famiglia Stackhouse.

La nostra
svampitella bionda preferita invece proprio non ce la fa ad avere la
tanto agognata vita “normale” e si imbatte in colui che, ad
intuito, sarà il suo nuovo interesse amoroso: seconda new entry per
fata Ben, già attratto dalla “fairy-vagina” (Pam docet).

Ora,
non per essere femminista a tutti i costi ma diamine cari autori,
possibile che non riusciate ad evitare l’accoppiamento obbligatorio
di Sookie? In fondo la ragazza sta cercando di ritrovare un po’ di
equilibrio, riprendere il controllo dei suoi poteri grazie all’aiuto
del ritrovato nonno per liberarsi di Warlow, è proprio necessario
appiopparle l’ennesimo belloccio? Non sono convinta di questa
trovata, anche per quanto riguarda il crescente numero di personaggi,
staremo a vedere cosa accadrà e se questo Ben avrà almeno un decimo
del fascino di Eric.

A proposito del vampiro, dopo aver salvato
Tara da un proiettile innovativo ideato dalle truppe del senatore,
Eric decide di prendere in mano la situazione ma non tutto va come
sperato: grazie al suo confronto con Burrel scopriamo che oltre alle
armi, diversi sono i modi trovati dagli umani per contrastare i
vampiri come le lenti a contatto anti-ammaliamento.

Insomma, la
popolazione fa sul serio, alimentata dall’odio razziale e violento
insinuato dal senatore; ancora una volta ritroviamo l’argomento che
più ci ha appassionato in questa serie (la diversità e la lotta alle
intolleranza), ne vedremo delle belle, soprattutto se la figlia di
Burrel perderà i sensi per il biondo vampiro. 

Al Merlotte’s
arriva l’attivista Nicole che sprona Sam ad uscire allo scoperto
rivelando la sua identità di mutaforma così da unirsi alla lotta
per i diritti delle creature soprannaturali, Terry e Arlene chiudono
definitivamente la storyline di Patrick mentre Alcide e Martha si
riprendono la piccola Emma.

Personaggi su personaggi, minutaggio
dedicato a tutti ma abbastanza ben gestito se consideriamo la gran
confusione che spesso ci siamo portati dietro l’anno scorso,
soprattutto nei primi episodi.

L’attenzione maggiore questa
settimana è per Bill e Jessica: il nostro è alle prese con i nuovi
poteri da divinità e durante una lunga visione di Lilith, capisce
che dovrà intraprendere una crociata per ristabilire la supremazia
vampira.

Una medaglia a due facce dove da un lato c’è l’odio e
la paura del diverso di Burrel e dall’altro la rabbia e la violenza
di Bill: l’integrazione è lontanissima ed è la lotta per il potere
e il comando ciò che conta.

In tutto questo è toccante il
sentimento positivo di affetto e compassione che sente Jessica; la sua
preghiera accorata per tutte le persone a lei vicine, non importa se
umani, vampiri, fate o mutaforma, rispecchia ciò che per lei è la
chiave per uscire dalla guerra ormai imminente: la fiducia in
qualcuno o qualcosa che ricordi ai suoi amici che dentro di loro c’è
del bello e che dovrebbe essere questo a guidarli.

• Nonno-fatato: trovata geniale e trashissima
• Eric che riesce
  sempre nei suoi intenti
• Jessica e la sua emozionante preghiera

CONTRO:

• Nuovo interesse amoroso
  per Sookie, ancora????
• Alcide & lupacchiotti
• L’attivista
  Nicole e Sam: noia