True Blood 6×06 – Don’t You Feel MeTEMPO DI LETTURA 3 min

Senza indugio rivolgo un pensiero a Terry: anche se la
sua storia non era poi così interessante,
è e resta uno dei personaggi più positivi della

serie e la sua
dipartita è stata ben gestita. Nonostante sapessimo che avesse
assunto un killer per ucciderlo, il momento in cui avviene ci coglie
alla sprovvista; dopo che Arlene convoca un vampiro per cancellare
ogni momento triste dalla vita del marito e l’uomo ritorna ad essere
sereno e felice, una pallottola lo colpisce. Ed io mi sono commossa,
si, lo ammetto: anche se non è mai stato il mio personaggio
preferito, mi è veramente dispiaciuto il modo in cui ci ha lasciato
il nostro cuoco-marine di fiducia e spero che tutto questo porti ad
Arlene una svolta nella sua vicenda.

Da una perdita fisica ad
un’altra, diversa ma assolutamente centrale nella narrazione: Bill,
finalmente, la smette di non fare nulla e dopo avere capito che la
sua visione sta per avverarsi, si incazza, beve il sangue
sintetizzato di Warlow, acquista i fairy-powers e se ne va
allegramente da Burrel, staccandogli letteralmente la testa e dando
quindi inizio ad una fase molto più incisiva al suo personaggio,
oltre che alla vicenda.

Al campo per vampiri, c’è chi ha ormai
perso tutto, la propria dignità e la propria anima, credendo
fermamente di meritare la tortura come conseguenza delle proprie
azioni (Jessica), chi ha perso fiducia nel proprio compagno di tutta
una vita ma che dimostra di non averla mai persa veramente (Eric e
Pam); chi sta per perdere una sorella ma non si rassegna davanti a
nulla per evitarlo (Nora ed Eric) e chi perdendo la propria vita
precedente ne acquista una nuova, credendo fermamente nei propri
valori (Willa).

E poi c’è Jason: il fantastico Jason, l’uomo che
è l’anima più comica dello show ma che quando prende a cuore
qualcuno o qualcosa non esita e buttarsi nel fuoco, diventando adulto
e molto più profondo di quanto ci si aspetti; in questo momento il
nemico per lui è Sarah Newlin, che conoscendo le sue intenzioni di
salvare Jessica dal Vamp-Camp, lo ostacolerà in tutti i modi.

Al
campo i nostri fanno una sgradevole scoperta: il Governatore in
accordo con la società che produce il True Blood, sta avvelenando
tutto il sangue sintentico così da indurre uno sterminio di massa
delle creature della notte. Tocca ad Eric e compagni lasciare che non
accada, uno spunto molto valido per le prossime puntate.

La
perdita tocca anche Sam e Alcide: il primo lascia andare Emma dalla
nonna, il secondo lascia vivere Merlotte con la promessa di non farsi
rivedere a Bon Temps perdendo di fatto la piccola del suo branco.
L’inutilità di questa vicenda è sempre più preponderante: Sam è
abbastanza patetico ma Alcide è piatto e decisamente sciatto sia
come capo-branco, sia come essere umano.

Veniamo alla risoluzione
del cliffhanger della scorsa settimana: Sookie non è morta e dopo la
bella intuizione di trasformare Warlow in un personaggio con una
forte dualità tra buio e luce, tutto si risolve con i due che se la
spassano emanando luminosità ovunque e trasformando, almeno per
oggi, la storyline nella solita accoppiata della fatina bionda.
Uff.

Perchè non esplorare il lato oscuro del vampiro fatato?
Sookie mi era sembrata davvero più sveglia, spero che non la
riducano ancora a “senza cervello”, perchè sappiamo che è nel
personaggio ma un po’ di furbizia in più non guasta mai.

• Ryan Kwanten è un perfetto Jason, bravo!
• La profondità e
  bellezza della dipartita di Terry
• Bill divinità finalmente dedita allo
  splatter

CONTRO:

• Retromarcia sulla vicenda di Sookie
• Sam e Alcide e tutta la loro pallosissima storyline di cui a nessuno frega nulla

Come già detto diverse volte, il
ritorno di “True Blood” alle origini è il percorso perfetto di
questa serie che si era un persa ma che anche con questa puntata un
po’ dark, sta dimostrando di avere ancora moltissimo da dire,
piacendoci sempre più.

VOTO EMMY