Veronica Mars 4×06 – Entering A World Of PainTEMPO DI LETTURA 5 min

Veronica: “Alexa, who’s the bomber?”
Keith: “Nah, we don’t have one of those.”
Veronica: “Then who the hell’s been talkin’ to me when you’re not here?“

Il sesto episodio della quarta stagione di Veronica Mars porta avanti tutte le storyline con piccoli passi salvo poi far cambiare repentinamente ritmo alla narrazione con la scena finale dell’agguato a Maloof. Si potrebbe definire un episodio di confronti, più o meno avvincenti. Da Keith che affronta in maniera pacifica Dick e Clyde per capire quanto siano coinvolti in quello che sta succedendo a Neptune, agli stessi Dick e Clyde che discutono su cosa hanno combinato e su cosa stanno combinando, a Veronica e Weevil che nel confronto tra di loro finiscono per confrontarsi ognuno con la verità sul proprio conto.  L’unico che la protagonista sembra intenzionata a sfuggire è quello con Logan. Un Logan che, come si è avuto modo di osservare in queste puntate, è riuscito a cambiare il suo temperamento violento che riemerge solo saltuariamente e comunque non nella maniera esuberante che lo contraddistingueva da giovane. Il suo auto controllo è tanto più apprezzabile se si pensa alla situazione che sta affrontando in casa con la fidanzata. Paradossalmente sembra esser diventato lui quello più stabile della coppia mentre il continuo rifiuto di Veronica di vedere la terapista insieme per affrontare la loro situazione di stallo pare nascondere delle insicurezze che potrebbero tornare a galla esplodendo come le bombe di Neptune. Tra queste non dimentichiamo Schmidt Leo che, dopo la serata a ballare (ancora? ma quanto si divertono a Neptune nonostante l’unabomber ancora in giro?) e il quasi bacio interrotto dai rumori in casa, è il papabile candidato a sostituire Piz nel triangolo amoroso in cui Veronica sembra voler sguazzare.
La chiamata alle armi di Logan con conseguente messaggio di addio lasciato sul telefonino potrebbe aver tolto il dito dal detonatore ma questo non significa che la bomba sia disinnescata. Si segnala qui che il messaggio condito della sottile ironia che pervade la sceneggiatura dello show è sempre un piacere per lo spettatore.

“So I know things have been weird since I asked you to marry me.
Confession: It wasn’t so much that I loved you and wanted to spend the rest of my life with you, it’s just that your dad promised me his milking goat, two bolts of Spanish silk, and 1 acre on the alley side of his estate.
No man could walk away from that.“

Certo è che l’impossibilità di salutarsi per colpa di una banale coincidenza temporale è un topos seriale che non fa mai presagire nulla di buono. Nel frattempo Logan non è l’unico a pungolare Veronica ricordandole il suo passato e le opportunità che ha scelto di non cogliere. Weevil ricorda direttamente gli avvenimenti di Veronica Mars – Il film: Veronica decide di seguire un po’ l’autolesionista attaccamento all’adrenalina che la vita da PI a Neptune con Logan le regala piuttosto che la strada dell’avvocato di successo paventata da New York e dalle sue due lauree; Weevil, ormai riabilitato e con famiglia e lavoro onesto a carico, resta vittima del pregiudizio e finisce con l’essere accusato di aggressione per aver cercato di aiutare una donna bianca che, invece, gli spara. Entrambi quindi, dopo essere sfuggiti, per un certo periodo, al percorso tracciato per loro da Neptune e dalla sua società non livellata ma fatta di ricchissimi e poverissimi, finiscono per tornare al punto di partenza, arrendendosi a quella che sembra essere la loro natura, impossibile da modificare.

“I think it was there, sitting at my desk listening to my new buddy Nicole playing Mr. Wobbly Hide His Helmet with one of her bartenders – that it crossed my mind. There might be something wrong with me. Maybe Logan was right. I should have sought professional help – right then.“

Anche Dick Casablancas Senior non ha perso la sua natura da stronzo arraffatore menefreghista tanto che – pizza guy was right – rivela al pubblico di aver piazzato lui la prima bomba all’hotel salvo capire che – Veronica was right – non ha la vena dell’omicida di massa, quindi la bomba doveva esplodere di notte solo come avvertimento “but shit happens“. Più oscuro è il personaggio di Clyde. Sappiamo essere colluso con Casablancas ma dal poco rispetto che sembra nutrire per il suo modo approssimativo di gestire la questione non sarebbe inaudito pensare a un colpo di Stato, tanto più che non si comprende ancora quanto la natura del suo rapporto con Keith sia effettivamente approfittatrice o possa in realtà nascondere l’inizio di un vero rapporto di amicizia.

“This job…Sometimes I feel like I’m prostituting myself!”

Gli ultimi minuti dell’episodio sono quelli che più di tutti si concentrano sulla storyline principale degli attentati facendola proseguire repentinamente, da un lato con le scoperte e riflessioni di Veronica e Keith, dall’altro con l’attentato a Maloof. A due puntate dalla fine il cerchio si stringe; riusciranno i Mars a risolvere il caso rimanendo indenni o, come i tanti casi importanti affrontati in passato, culminati con la corruzione di Neptune e l’omicidio della ex-fidanzata di Logan, la risoluzione avrà effetto sulle loro vite e sul loro mondo?