
Quelli di Sam e di Debbie sono due drammi diversi ma nello stesso tempo simili, e complementari: per il primo, si tratta di rinunciare a spiccare le (potenziali) ali come regista vero e proprio per rimanere legato a uno spettacoluccio su donne in costume che si menano; per la seconda ad essere sacrificato è il proprio ruolo di madre, il tempo da trascorrere col proprio figlio. Se è vero che Debbie ha incarnato meglio di chiunque altro, nella serie, la figura della donna in carriera che deve sgominare e penare il doppio degli uomini per ritagliarsi uno spazio, per quanto piccolo, in un contesto fortemente maschilista, è anche vero che in lei questa natura femminista e progressista convive con il più tradizionale istinto materno e femminile in generale, che non è possibile sopprimere ed è molto difficile mettere da parte.
Tuttavia, al di là di questi drammi personali che emergono qua e là nei dialoghi e nella doccia fredda a chiusura dell’episodio, il vero fulcro di “Freaky Tuesday” è la componente metatelevisiva della serie Netflix, ossia lo show nello show. Con una bizzarria che rende la puntata ancora più gustosa: i dolori alla schiena di Tammé costringono a un recast di Welfare Queen, e da lì parte l’idea di far interpretare a ogni lottatrice un ruolo diverso dal proprio solito. Dopotutto Liberty Bell, Zoya the Destroyer, Britannica, Machu Picchu, She Wolf sono soltanto maschere e come tali identità intercambiabili, quasi fossero dei vestiti. E fa uno strano effetto vedere Debbie nel ruolo dell’odiata lottatrice sovietica e Ruth nei panni della paladina a stelle e strisce (anche se la differenza di fisico rispetto a quello della collega costringe a una versione meno “prorompente” e più acqua e sapone di Liberty Bell), ma alla fine il gioco si rivela una simpatica trovata.
Unico momento davvero serio e toccante in mezzo a questo circo di luci, costumi e acrobazie è rappresentato dall’entrata in scena di Sheila, che seguendo un percorso già avviato nelle scorse puntate dismette i panni della donna-lupo e scende in campo in versione Liza Minelli. Probabilmente in questo caso non si tratta di una semplice trovata per questo episodio, ma dell’ennesimo passo del personaggio lungo un cammino di maturazione e di superamento della maschera selvaggia che finora ha indossato. Ma questo potranno confermarcelo solo i prossimi episodi.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Finalmente in GLOW si torna a mostrare il wrestling, e non solo a parlarne o ad accennarne, confezionando un episodio in cui la fanno da padrona gli scambi di maschere e il piacere di vedere ogni lottatrice in un ruolo diverso (e a volte antitetico a quello tradizionale), ma capace nel finale di sferrare anche un bel pugno allo stomaco dello spettatore.
Say Yes 3×04 | ND milioni – ND rating |
Freaky Tuesday 3×05 | ND milioni – ND rating |
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Divoratore onnivoro di serie televisive e di anime giapponesi, predilige i period drama e le serie storiche, le commedie demenziali e le buone opere di fantascienza, ma ha anche un lato oscuro fatto di trash, guilty pleasures e immondi abomini come Zoo e Salem (la serie che gli ha fatto scoprire questo sito). Si vocifera che fuori dalla redazione di RecenSerie sia una persona seria, un dottore di ricerca e un insegnante di lettere, ma non è stato ancora confermato.