Westworld 3×01 – Parce DomineTEMPO DI LETTURA 4 min

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“Never live like common people/Never do what common people do/Never fail like common people/Never watch your life slide out of view/And then dance and drink and screw/Because there’s nothing else to do.”

Una serie come Westworld, giunta alla sua terza stagione, non può prescindere dal suo peculiare DNA. Nolan e soci hanno deciso di voltare radicalmente pagina per quanto riguarda l’ambientazione e il contesto del loro capolavoro.
Come detto però non si può più di tanto snaturare uno show che ha fatto della lenta scoperta il suo vero tratto distintivo. La terza stagione cambia radicalmente scenari, situazioni, gioca a carte scoperte per quanto riguarda le vicende del parco, chiuse apparentemente con la seconda stagione, ma decide di presentare comunque un progredire di eventi che a loro volta andranno chiariti con il passare degli episodi. Una sfilata di situazioni tutte da definire aprono le danze per una stagione che apre in maniera più esplicita che mai alla fantascienza (presente pure prima, ma mascherata dallo scenario western del parco).
Certamente Dolores non può non essere il link più diretto con ciò che è stato. Ed ecco che viene subito mostrata definitivamente fuori dai panni con cui era stata vestita in origine, immersa in un contesto spionistico. Novella Terminator, determinata più che mai a portare avanti la sua missione. Da questo punto di vista, sembra quasi di assistere ad una sorta di spin-off, di sequel – almeno con l’impatto di questa première – rispetto al contesto statico e soprattutto ciclico che veniva mostrato in precedenza.
Effettivamente è più l’apparenza di una discontinuità con il passato che altro. Basti vedere come i fatti del finale della seconda stagione vengano ripresi, soprattutto con la presenza di un Bernard in versione ricercato, in incognito presso una misteriosa azienda di carne bovina. Il bisogno di tirare rapidamente le somme è evidente anche dal finale di episodio, in cui si mostra come tale status non perdura a lungo, anche grazie a quella frase a effetto riferita ai barcaroli orientali, che sembrano perfettamente sapere come arrivare a Westworld.
Ciò che effettivamente emerge da questa 3×01 è, stranamente, proprio l’effettiva minore durata che avrà questa stagione. Sembra una stupidaggine, ma il fatto che alcune storyline si siano già intrecciate, che Bernard sia già scappato, tolgono abbastanza dall’atmosfera di preparazione su cui una première di uno show della HBO avrebbe ristagnato parecchio.
In questo contesto si inserisce il personaggio di Caleb, interpretato da uno stra-annunciato Aaron Paul. Proprio sulla nuova figura si crea l’alone di maggiore curiosità. Chi è? Qual è il suo passato? Chi è (o, verosimilmente, era) la persona con cui comunica, grazie ad un perverso progetto psicoterapeutico? Un po’ l’immagine televisivamente celebre, un po’ la novità nello show, la parte di episodio a lui dedicata è senz’altro quella che contribuisce maggiormente a donare freschezza a “Parce Domine”. Anche in questo caso si sarebbe potuto indugiare maggiormente su di lui, prima di far incrociare la sua strada con quella di una ferita Dolores/Wyatt. Cosa che, per fortuna, non è accaduta.
Tornando a quanto detto ad inizio recensione, occorre chiedersi a questo punto su cosa giocherà Westworld. Se in passato l’ambiguità si reggeva sulla timeline incerta delle varie sottotrame e, soprattutto, sulla natura non umana di alcuni personaggi, in questo caso sarà l’intera realtà a essere messa in discussione? Come detto il contesto generale è quello del mondo esterno, dell’effettiva realtà futuristica in cui tutti gli eventi si sono sempre svolti. Lo spettatore avrà quindi modo, con il passare delle puntate, di effettuare speculazioni sull’effettiva veridicità della realtà circostante i protagonisti, sulla natura umana o meno dei personaggi presentati, sempre in attesa di quei colpi di scena che hanno reso questa serie uno degli appuntamenti più attesi nel panorama televisivo.
Maeve si risveglia in pieno conflitto mondiale, giusto per non far perdere agli spettatori totalmente uno scenario in costume.
 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Cambio pagina radicale dell’ambientazione
  • Bernard rifugiato
  • Niente fretta, ma eventi che decollano senza far troppo attendere
  • Curiosità sul personaggio di Caleb
  • Un gradito ritorno per i fan di Sons Of Anarchy
  • Sequenza post-crediti
  • Niente di rilevante se non il bisogno di riallacciarsi a eventi un po’ troppo passati 

 

Gli show della HBO diventano spesso appuntamenti imperdibili, ma non è sempre facilissimo mantenere alta l’attenzione nel corso del lungo minutaggio degli episodi. In questa première, Westworld riesce a ridestare la curiosità, dividendo per bene le scene e i personaggi presentati, stratificando le storyline in maniera soddisfacente. Non si può non ringraziare tutto ciò, in attesa di ulteriori e succulenti sviluppi per una totale benedizione.

 

The Passenger 2×10 1.56 milioni – 0.6 rating
Parce Domine 3×01 ND milioni – ND rating

 

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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.

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