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White Collar 4×15 – The OriginalTEMPO DI LETTURA 4 min

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Neal Caffrey in questa puntata di White Collar ci ha insegnato una
grande cosa, che credo tornerà utile a tutti prima o poi nel corso della nostra
vita: come dividere i pulcini per sesso. Scherzi a parte, finalmente dopo due
(bellissime) puntate filler torniamo nell’occhio del ciclone: al bureau abbiamo
un nuovo boss, l’antipaticissima Amanda Callaway e
ovviamente non ci voleva il
finale per capire che fosse coinvolta fino al midollo nella vicenda del senatore
Pratt, basti ascoltare la conversazione di Neal e Peter appena la vedono fare
il discorsetto di presentazione. Inoltre, proprio mentre Peter rivela a Neal di
sapere tutto dell’Empire State Building torna sulla scena James, stanco a suo
dire della vita al rifugio di Mozzie e, come ripete da quando abbiamo fatto la
sua conoscenza, non vuole assolutamente la collaborazione dell’agente Burke e
questo mi fa destare dei sospetti non indifferenti: che motivo avrebbe
altrimenti se non avesse niente da nascondere? Tra l’altro, quando trovano la
scatola nascosta da Ellen vuole andare a prenderla da solo, ma perché? La scusa
che non vuole coinvolgerli ulteriormente non regge anche perché sono già
coinvolti senza via di ritorno.
Ma lasciamo da parte le teorie complottiste
alla Mozzie e torniamo un attimo al nostro Neal e al caso di questo episodio;
ammetto di aver adorato tutto questo, ho amato rivedere Neal all’opera come
negli “ol’ good times” (per citare testualmente una vecchia conoscenza di
Caffrey) e finalmente qualcuno si accorge di quanto quest’uomo sia talentuoso,
grazie James e grazie critico/consulente d’arte sconosciuto per averlo notato;
perché effettivamente se c’è qualcosa che tutti abbiamo sempre dato per scontato
è il suo talento e nessuno, a parte suo padre, si è mai preso la briga di
chiedersi perché mai non abbia sfruttato le sue qualità in un’altra maniera,
forse meno redditizia ma sicuramente più legale. Comunque in ogni caso, mi era
mancato vedere Neal e Moz operare sotto il naso del Bureau: non che non abbiano
indagato per conto loro su questa storia, sia chiaro, ma semplicemente era un
bel po’ che non c’erano scene da cardiopalma nelle quali Neal rischia di farsi
scoprire e per un soffio risolve la situazione. Mi è piaciuto molto pure come
Neal risolve la situazione con il falsario, quando tutto stava per andare a
rotoli, agendo d’istinto risolve il caso e il “dinamico duo” da un bello smacco
alla nuova agente.
Un grande applauso anche a Moz per la trovata del gelato a
13 dollari, è veramente un genio e un gran personaggio, White Collar perderebbe
davvero senza di lui, peccato invece per El praticamente assente; sarà che mi
sono abituata alla sua costante presenza, e quando non c’è per me è un colpo al
cuore. E parlando di personaggi femminili avrei preferito vedere mille volte lei
nella sua routine quotidiana che vedere quella faccia da schiaffi della
Callaway; nonostante sia un personaggio utile alla trama spero che se ne
liberino presto, molto presto per tanti motivi. Oltre al fatto che è in
combutta con il poco raccomandabile senatore, c’è anche il fatto che gioca la
parte di colei che non si fida di Neal: ma davvero? Dopo quattro anni che
lavora per il bureau e che ormai è una persona stimata e rispettata da tutti, c’è
ancora chi lo tratta come l’avanzo di galera? Ma per favore, se proprio dovete
interpretare un ruolo, che sia credibile almeno. 

Una parte da dieci e lode, comunque, è stata quella in cui Neal difende
a spada tratta Peter discutendo con James, e sicuramente nel momento in cui
dice che Peter è stato come un padre per lui ci si è sciolto il cuore; anche
perché sappiamo che alla fine è così, Mr Suit è l’unico capace di far ragionare
l’ex truffatore infatti se ci ricordiamo il meraviglioso finale di stagione della
prima serie ci riverrà in mente che Peter è l’unico che potrebbe far cambiare
idea a Neal mentre sta per fare qualcosa di estremamente stupido.

PRO:

  • Neal di nuovo al lavoro con le opere d’arte.
  • Moz e il suo carretto dei gelati.
  • Neal che difende Peter a spada tratta.
  • Neal, Moz e James che cercano di scannerizzare il pavimento.
CONTRO:
  • Per favore mandate via la Callaway, ve ne prego.

Bellissima puntata che ha preparato il terreno al finale di stagione,
dove forse ci verrà chiarito qualche punto misterioso su James e sulla scatola
contenente prove raccolte da Ellen.

VOTO EMMY

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

1 Comment

  1. Non sono riuscita a vedere la spiegazione dei pulcini… Qualcuno mi riassume?! 😀

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