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Dirk Gently’s Holistic Detective Agency 2×10 – Nice JacketTEMPO DI LETTURA 6 min

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Andando a rileggere le recensioni dello scorso anno, salta all’occhio la valutazione dell’ultimo episodio. Venne proprio specificato allora che, dopo la successione di votazioni massime, l’ultimo episodio si assestava su un semplice Thank Them All.
Iniziando a guardare “Nice Jacket”, la sensazione che si stia finendo in sordina permane. Salvo poi ritrovarsi di fronte ad un episodio che chiude e fa convergere sapientemente tutte le varie (e tante) storie proposte. Perché allora, come lo scorso anno, quella sensazione di maggiore linearità, come se si andasse sfumando il tutto?
Le risposte potrebbero essere due. Intanto, banalmente, a nessuno piace quando qualcosa di bello e particolare giunge alla fine. Le trame di Dirk Gently’s Holistic Detective Agency trovano il loro migliore sfogo durante il percorso, quando presentano continui e assurdi sviluppi di cui è impossibile prevederne tanto l’arrivo quanto la traiettoria. Vederle in chiusura rappresenta un’inevitabile linearità, contraria alla natura stessa degli eventi avvenuti nei precedenti episodi. In secondo luogo, ancora più banalmente, vi è proprio la natura di questa linearità. Semplicemente illusoria. Se un’eventuale storia si chiude in un modo, non è detto che non rimanga attiva una certa dose di assurdità. Semplicemente, gli spettatori sono assuefatti da 9 episodi precedenti in cui vi è stata un’escalation di nonsense sempre maggiore. A mente fredda, si può star sicuri, anche le risoluzioni e i “vissero felici e contenti” mantengono la loro buona dose di delirio.
Ma tutto il discorso finora riportato necessità senz’altro di un esempio concreto. Quando il “giovane” Cardenas viene recuperato da Black Wing e riportato a Wendimoor, avviene il più classico dei deus ex machina. Tornato bambino, prende il controllo del regno da lui stesso creato e annulla tutto il male che era avvenuto negli ultimi episodi (esclusa la mattanza di Bart). Un ritorno all’ordine, quindi, che stonerebbe assai con l’accumularsi di caos progressivo delle settimane precedenti. Ma bisogna mantenere la lucidità. Intanto il famoso The Boy aka Project Moloch viene a fatica recuperato da Dirk, rispondendo alla sua missione primaria, indicata nel primo episodio da Mona, suggeritale a sua volta telepaticamente dallo stesso comatoso paziente di Black Wing. Niente di casuale, tutto predeterminato. A questo occorre aggiungere un’analisi dello status dei personaggi al momento di questo eventuale deus ex machina: l’ordine viene riportato all’interno di un mondo creato da un bambino capace di “creare cose” (fabbricatore olistico?), caduto in coma e riportato nel suo mondo immaginario da un detective olistico, grazie al pentimento di un personaggio stupido, osteggiato da un ex informatico che l’anno prima aveva viaggiato con un’assassina olistica, finito in un portale tenuto aperto da due fratelli sofferenti di una strana malattia, ma con poteri speciali all’interno di mondi immaginari, il tutto con l’aiuto di un’attrice olistica, capace di trasformarsi in ogni cosa, tant’è che Dirk viaggia attraverso il portale con una giacca che si rivela essere Mona trasformata. Ecco, non c’è bisogno di scrivere altro.
Se si pensa che il (SPOILER) Bless finale sia dovuto alle caratteristiche sopra riportate, si è solo parzialmente nel giusto. Vi è l’ennesimo straniante, geniale e umanissimo monologo di Todd ad innalzare definitivamente il livello. Il fatto che Todd abbia considerato Suzie come elemento disturbante in una situazione molto più importante è qualcosa che trascende ogni tipo di aspettativa che si poteva avere per l’atteso scontro.

 

Todd: “Enough! Enough of this! Who are you? Like… seriously, what is your problem? Why are you here? You’re like some mom from Montana? I don’t understand why you’re involved. Literally, at all. No one does. You’re just like this psycho, crazy person who’s screwing up everything for everyone. You have killed so many people. Do you have any conception of what is going on? Or what you’re even doing?” 

 

Se in qualche modo qualcuno non avesse realizzato l’assurdità di molti degli eventi presentati, Todd riesce sempre a fare un quadro realistico e crudo della realtà. Chapeau.
Alla fine della fiera, si può constatare come questa seconda stagione, oltre alla trama “verticale” di Wendimoor, sia stato il vero punto di partenza per la creazione di un universo narrativo dirkgentlyano. La prima stagione ha in questo senso rappresentato una sorta di storia 0, mentre in questo caso si sono poste le basi per andare oltre le semplici ed enigmatiche storie della base cartacea. Una futura mitologia che presenterà questi esseri con poteri, utili ad “aggiustare l’universo”, potrebbe rappresentare un appiattimento della storia, magari cadendo in qualcosa di già visto. Certo è che se l’andamento delle stagioni sarà scandito dallo stesso tono caotico, non ci sarà comunque di che lamentarsi.
Il carattere quasi introduttivo di queste due stagioni è dimostrato dal fatto che, a fine episodio, Dirk, Todd e Farah danno finalmente il via alla nuova agenzia, già pronta per essere aperta alla fine della prima stagione, quando però una concatenazione di eventi portò i personaggi a separarsi. Se la prima stagione era la stagione 0, il prequel dell’agenzia olistica di Dirk Gently, la seconda stagione ha rappresentato una parentesi. Ragionevole pensare che si sia arrivati allo status quo pensato dagli autori.
Volendo trovare un neo alla seconda stagione, dimostrato anche da questo episodio, lo si può individuare in come certi personaggi siano ideati e costruiti fin troppo bene, per il poco minutaggio loro concesso. Si pensi a Mona o allo stesso Friedkin, con la sua redenzione finale. L’enorme mole di eventi e situazioni presentate hanno dato modo a diverse figure di terminare in gloria senza aver mai avuto un vero e proprio percorso. Ragionevole pensare che Mona sarà un elemento imprescindibile in futuro. Sarebbe un vero spreco, in caso contrario. Certo finché non riapparirà, ogni ridicolo pupazzetto dovrà essere guardato con sospetto.

Aggiornamento di qualche minuto dopo la stesura della seguente recensione


La BBC ha deciso di cancellare la serie. In alcune regioni d’Italia, esistono sistemi per invocare i trapassati congiunti alle persone che si vogliono colpire. Non sarà questo il caso in cui si studieranno tali varietà dialettali, tanto antropologicamente interessanti, quanto efficaci nel voler compiere un liberatorio sfogo.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Sfogo di Todd
  • Diverse scene adrenaliniche
  • Redenzione di Friedkin basata sulla consapevolezza di essere stupido
  • Immagine di Bart su una pila di cadaveri
  • Ritorno all’agenzia
  • La trasformazione della fidanzata di Dirk
  • Plateale il reset finale da parte di The Boy
  • Todd (e in questo caso anche Amanda) continuano ad apparire come protagonisti a tutti gli effetti a discapito di Dirk

 

Il vero punto di forza di Dirk Gently’s Holistic Detective Agency è che è impossibile anche lontanamente prevedere cosa potrà avvenire nella prossima stagione (che non ci sarà, mannaggia a loro). La formula verticale sembra essere interrotta da un consolidamento dell’universo narrativo. Ciò non fa diminuire la curiosità (destinata a rimanere tale).

 

Trouble Is Bad 2×09 0.28 milioni – 0.07 rating
Nice Jacket 2×10 ND milioni – ND rating

 

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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.

3 Comments

  1. Io ho già iniziato con i riti apotropaici, d’altronde anche Galavant non avrebbe dovuto esistere oltre la prima stagione.. certo che là c’era un margine di dubbio, qui una cancellazione ufficiale, sigh 🙁
    Posso solo dire “peccato”, perché questa serie mi è piaciuta davvero moltissimo.
    Addio e grazie per tutte le recensioni.

  2. Grazie mille a te per averci seguito, la cosa triste è stata che ho finito di scrivere la recensione, ho chiuso tutto e ho visto la notizia della cancellazione, pensando di star leggendo a notizia del rinnovo. Una doccia fredda. Ho voluto appositamente non modificare troppo il testo originale inserendo solo degli incisi riguardo la cancellazione. So long and thanks for all the fish!

  3. Beh, nel dubbio io la petizione per produrre almeno una terza serie l’ho già firmata.. Non si sa mai.
    Geronimo!!!

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