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The Walking Dead 9×09 – AdaptationTEMPO DI LETTURA 4 min

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La morte di Negan per mano di Judith sarebbe stata una manna dal cielo per questa nona stagione: la figlia di Rick avrebbe assunto un importante ruolo in chiave futura, vista la recente conferma dello show per una decima stagione, mentre l’ex capo dei Saviors sarebbe morto decentemente, ma così non è stato.
Purtroppo, nonostante quanto di buono visto sino ad ora, questo nono episodio rappresenta il peggio di The Walking Dead, un tuffo nel passato che era preferibile non fare.
In “What Comes After” si era visto un Negan spezzato, l’ombra di se stesso e, nonostante il colpo al cuore, la cosa poteva in quell’occasione avere un suo senso, vedendo prevalere la linea scelta da Rick e Michonne, nonostante la morte del grande villan in “Wrath” sarebbe stata di gran lunga preferibile.
Dopo aver girovagato un po’ e guarda caso trovato un giubbotto di pelle, Negan ovviamente chi poteva incontrare nella sua gita in moto stile Daryl? Appunto, l’erede di nome e de facto di Rick Grimes.
Con le scelte prese da Judith, il character viene subito inquadrato nella fazione buonista un tempo guidata dal padre, mentre Negan, personaggio migliore della serie e fucking asshole degno di nota, sembra essere diventato un prete di campagna nostalgico e in preda e crisi mistiche, tanto da tornare volontariamente prigioniero. Si poteva fare peggio? No. Complimenti agli autori, il personaggio migliore dello show è stato annientato definitivamente.
Ontologicamente parlando, ha un senso che Judith segua le convinzioni del padre, che tuttavia non avevano certo  giovato in toto alla serie: Rick era diventato troppo compassionevole, a tratti stucchevole; tuttavia, la speranza è che Grimes Jr non segua davvero le orme del padre e del fratello, perché questo buonismo, totalmente fuori luogo, può diventare veramente patetico.
La noncuranza con cui viene affrontata la morte di Jesus, non main character ma comunque tra i più importanti, è l’ennesimo segno evidente di una puntata pessima, caratterizzata da dialoghi osceni, salvo il momento in cui Lydia esprime a Daryl la propria visione del mondo. Ebbene, dopo nove stagioni vissute in un mondo dominato da morte e zombie, che tutti i vivi siano una minaccia (leggasi lotta per la sopravvivenza su wikipedia) dovrebbe essere scontato, ma, a quanto pare, così non è e menomale che la new entry appena catturata lo ricorda agli spettatori: il mondo è finito, sono quasi tutti morti, non siamo ad un pranzo di gala, tutti i vivi sono una minaccia.
La flebile speranza per il futuro è forse allora rappresentata dai Whisperers, che fino ad ora risultano essere abbastanza interessanti soprattutto per la loro concezione, diametralmente opposta rispetto ai vari gruppi visti sino ad ora, non solo dei morti, ma anche del mondo che li circonda.

 

“We moved around with the with the dead. I mean, the skins made them leave us alone. They protected us, so we protected them.
You got a camp? Walls? Walls? Walls don’t keep you safe. Places like this don’t make it. They never make it. That’s how it is.
My mom and me, we saw it happen over and over. I barely remember the world before all this. But my mom, she told me how it was changing, how we had to change with it, how we needed the dead and each other to keep safe. We’re never alone. Why’d your people kill our people? Tell me! We’re always gonna kill you, okay?! It’s just what people do now. Everybody still alive’s a threat.
It’s us or them.”

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il dialogo tra Daryl e Lydia è uno dei pochi momenti decenti della puntata e offre una differente e più concreta visione del mondo, tutti i vivi sono una minaccia
  • Sussurratori flebile speranza per dei villain futuri degni di nota
  • Dialoghi tra l’oscenità e la noia assoluta
  • La morte di Jesus liquidata in mezza scena, nemmeno fosse morto uno dei tanti
  • Negan sembra un prete di campagna, sarebbe stato meglio ucciderlo nella scorsa stagione che ridurlo in questo modo
  • Judith subito invorticata nella fazione buonista, sperando non sia l’erede di Rick in tal senso
  • Il mondo è finito, basta buonismo, è veramente patetico

 

Un episodio pessimo per The Walking Dead, un amaro ritorno alle mediocrità che da anni attanagliano lo show di casa AMC. Non si poteva fare peggio, soprattutto dopo diverse puntate in cui quasi si era gridato al miracolo vista la piacevole piega che stava prendendo la creatura seriale di Angela Kang. Niente da fare, la valutazione è insufficiente, per 50 minuti che non fanno ben sperare per il futuro.

 

Evolution 9×08 5.01 milioni – 2.0 rating
Adaptation 9×09 ND milioni – ND rating

 

Sponsored by The Walking Dead Italia, Andrew Lincoln Italy

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Venera due antiche divinità: Sergio Leone e Gian Maria Volontè.
Lostiano intransigente, zerocalcariano, il suo spirito guida è un mix tra Alessandro Barbero e Franco Battiato.

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