The Blacklist 6×11 – Bastien Moreau (No. 20)TEMPO DI LETTURA 4 min

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Your mother may have been a wonderful person, but she was a terrible cook“.

Centro d’interesse della puntata è la corsa contro il tempo, il poco che manca prima dell’esecuzione di Red. Non si sa quanto sia stato voluto dagli sceneggiatori, ma da questo ne viene fuori un atto di protesta contro la pena di morte. Non occorrono grandi proclami, basta descrivere passo per  passo tutta la procedura di avvicinamento all’iniezione letale e sottolineare come il detenuto si senta umiliato, senta come una mancanza di rispetto il venir “coccolato”, con accertamenti medici e cena a richiesta, da chi sta per ucciderlo.
Questo distoglie forse un po’ l’attenzione dello spettatore dagli altri ingredienti dell’episodio, ad esempio l’intervento di Bastien Moreau, potente ed incisivo anche in un numero di scene limitato. La caccia al cattivo di giornata serve più che altro a stemperare con tocchi comici la tensione generale, a ribadire che la Task Force è ormai una vera famiglia e a seguire la situazione di Samar, decisa ad affrontare con le armi in pugno qualsiasi futuro il destino le riservi, anche se le previsioni non sono buone, anzi, volgono al peggio. C’è comunque sempre il Farmacista pronto eventualmente a dare una mano.
Se il dottor Stark è un personaggio di cui si saluterebbe volentieri il ritorno, ricompaiono invece i maledetti super scarafaggi. D’altronde questa stagione è giunta al giro di boa e stanno cominciando a maturare i frutti di quanto seminato. Si rivedono anche Cynthia Panabaker e il presidente Diaz: alla luce dei loro comportamenti e, soprattutto, della presenza accanto a loro dell’infida Anna McMahon, in combutta con Moreau, le teorie del complotto di Red sembrerebbero assolutamente giustificate e tutt’altro che passate di moda col dossier Fulcrum. In attesa della conclusione di questa avventura in due parti, il pubblico viene lasciato col fiato sospeso: il Concierge del Crimine è legato al tavolo, mancano pochi minuti all’esecuzione.
L’ansia degli spettatori è comunque stemperata da una notizia diffusa alcuni giorni fa: lo show è stato rinnovato per una settima stagione e i due protagonisti hanno già firmato il rinnovo del contratto, insieme a Harry “capo Cooper” Lennix e Diego “Ressler” Klattenhoff. Red, dunque, dovrebbe proprio riuscire a salvarsi.
Alcuni hanno ipotizzato che l’esecuzione possa avere luogo e lui rimanere come fantasma, o nei flashback. Ipotesi poco praticabile: il Concierge del Crimine, come ha spiegato egli stesso, deve la sua forza all’essere una delle poche persone al mondo ad avere una visione d’insieme del complotto globale, ma per sapere sempre chi sono le figure chiave e dove si trovano, ha bisogno di aggiornamenti costanti e continui. Fingere la propria morte, come successe con Lizzie a suo tempo, sembrerebbe un’ipotesi più plausibile.
Intanto, la situazione regala una sequenza ad alta intensità emotiva: quella della cena in carcere fra Red e Lizzie. Sicuramente, un beef brochette o costolette d’agnello in un ristorante stellato sarebbero stati un’esperienza di tutt’altro livello, ma davanti a un piatto di cavoli e aringhe lui ha modo di aprire uno spiraglio sul suo passato. Purtroppo resta sempre abbottonatissimo e i suoi racconti sono altamente no spoiler. Il padre non era una brava persona e lo si era già capito, ma “lui si vedeva in un modo, i genitori in un altro” può voler dire tutto e niente, così come “i problemi di un cuore in conflitto con se stesso”. Secondo alcuni, Red è gay (improbabile, magari bisex); secondo altri, egli è Katarina che ha cambiato sesso. Chi scrive non ha mai dato alcun credito a questa ipotesi per una semplicissima ragione: difficile procurarsi i medicinali di cui ha bisogno chi ha subito una simile operazione se, come sembra dimostrato, si finisce in carcere nei più diversi angoli del mondo. Potrebbe persino essere un caso come quello del ragazzo del film L’attimo Fuggente suicidatosi perché voleva fare l’attore, mentre invece i genitori lo volevano medico.
Di sicuro, resta un “I love you” detto da Lizzie all’uomo entrato nella sua vita qualche anno fa. Peccato non abbia raccolto un po’ più di coraggio per chiedergli il suo vero nome. Si spera faccia meglio e di più in futuro. La sceneggiatura, alla luce dei motivi esposti sopra, dovrebbe fornirgliene tempo e modo.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Cenetta tra Red e Lizzie
  • Posizione contro la pena di morte
  • La Task Force è ormai una famiglia
  • Ancora i maledetti scarafaggi
  • Anna McMahon

 

A parte la scena della cena nel penitenziario, capace da sola di alzare la media, voto interlocutorio. La preoccupazione per la sorte di Red è troppa per potersi godere tutto il resto. La conclusione della vicenda è fissata per la prossima settimana. La ragionevole certezza di vedere il protagonista salvarsi non toglie nulla all’incertezza sul come o alla voglia di vedere come si concluderà la storia di Bastian Moreau.

 

The Cryptobanker 6×10 3.81 milioni – 0.5 rating
Bastien Moreau 6×11 3.55 milioni – 0.5 rating

 

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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