American Crime Story: The Assassination Of Gianni Versace 2×07 – 2×08 – Ascent – Creator/DestroyerTEMPO DI LETTURA 4 min

/
0
(0)

All’alba della fine di questa discussa (e anche discutibile) stagione non si può non tirare qualche somma e guardare più alla strada fatta che al singolo (o doppio come in questo caso) episodio. Lo facciamo più o meno sempre anche in altre recensioni perché è un processo mentale che aiuta ad ottenere anche la giusta prospettiva per l’opinione da avere circa l’episodio che si va a recensire. In questo caso è infatti evidente come si sia perso totalmente di vista il titolo della stagione e si sia invece preso una strada inaspettata che è andata volutamente a scavare dietro le vite dei due protagonisti/antagonisti: Gianni e Andrew. Che piaccia o non piaccia.
La serie, nonostante il titolo possa far (giustamente) pensare alla morte di Versace con tutto ciò che può esserci stato prima e dopo, fa in realtà suo il libro scritto da Maureen Orth “Vulgar Favors: Andrew Cunanan, Gianni Versace, and the Largest Failed Manhunt in U.S. History” e, come tale, prende in considerazione sia versace che Cunanan. Anzi, più Cunanan che Versace. La storia di Gianni in sé e per sé può infatti non essere stata tutto questo granché eccetto qualche sporadico evento (tumore, litigi con Donatella, morte e sfilate), dall’altra parte invece il passato di Cunanan si presta ad un racconto seriale per capire, soprattutto, la personalità di questo serial killer ed il modo in cui è emersa. “Ascent” e “Creator/Destroyer” vanno ovviamente a toccare nuovamente questo tasto e sono encomiabili per il modo in cui riescono a far empatizzare il pubblico con Andrew nonostante le chiare difficoltà psicologiche.

Gianni:Ask any designer: it’s not the quality of the sketch, it’s the quality of the idea.
Donatella:I’m scared. Pretending to be bold is not enough.
Gianni:I’m not asking you to pretend. I’m asking you to grow.”
Donatella:Into what? Into you?
Gianni:We’re going to design a dress together. Something new. Just you and I. We’re going to work together as if it were the last dress I’ll ever make.
Donatella:Don’t talk like that, please.
Gianni:I have to because soon it will be just you. All of this will rest on you.
Donatella:This company is you. It’s not me.
Gianni:You have to make it yours. You have to take it. You have to own it.
Donatella:This dress you want us to make together what do you want to achieve?
Gianni:This dress is not my legacy. You are.

Si può comunque esternare qualche critica nei confronti di questi due episodi, “Ascent” per alcuni motivi, “Creator/Destroyer” per altri.
La 2×07 è infatti una sorpresa per la ritrovata (ed insperata) attenzione nei confronti dei fratelli Versace, tuttavia, per quanto bene sia stata gestita quella parte, il restante minutaggio dedicato a Cunanan fa perdere molto valore alla puntata per via di una ridondanza di fondo generata da questo costante mostrare qualcosa e poi fare un passo indietro. Si genera una confusione di fondo involontaria da un lato, mentre dall’altro, sapendo già gli eventi futuri (tipo la convivenza di Andrew) si perde interesse nell’arco dell’ampio minutaggio dedicato.
La 2×08 d’altro canto è un grossissimo salto dello squalo. All’inizio si pone l’attenzione, molto brevemente, su Versace e poi, in una sorta di parallelismo mal riuscito visto che Versace non ritornerà più nella puntata, sull’infanzia e adolescenza di Andrew. La sorpresa è che tutto funziona dannatamente bene perchè il focus sul padre e la famiglia spiega moltissimo della sua psicologia. Ovviamente qua e là ci sono diverse forzature nella trama ma nel complesso si intravede molta audacia e anche una buona scrittura.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Enorme attenzione al passato di Cunanan che porta a capire il “trigger point” che lo ha fatto cambiare
  • Ottimo focus anche sul padre, Modesto “Pete” Cunanan
  • Finalmente si parla un po’ del  rapporto Gianni-Donatella
  • Il grosso pregio di “Creator/Destroyer” è di riuscire a generare interesse nonostante sia un episodio a sè stante rispetto all’omicidio di Versace
  • Alcuni momenti molto lenti
  • Può pesare il continuo andare a ritroso nella vita personale di Cunanan, creando anche un po’ di confusione

 

Come si diceva ad inizio recensione, a seconda delle diverse aspettative e del modo in cui ci si approccia a questi episodi di fine stagione. In tal senso è encomiabile il lavoro di scrittura atto a far empatizzare il pubblico con Cunanan, così come è apprezzabile l’audacia con cui, in un penultimo episodio, si decida di tralasciare completamente Versace e ci si focalizzi per un ultimo, intenso, round su Andrew. Sarebbero stati due episodi da Save Them All ma, tenendosi un po’ larghi di manica, un Thank Them All ci può stare.

 

Descent 2×06 1.10 milioni – 0.3 rating
Ascent 2×07 0.92 milioni – 0.3 rating
Creator/Destroyer 2×08 1.00 milioni – 0.3 rating

 

Quanto ti è piaciuta la puntata?

0

Nessun voto per ora

Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

Precedente

The Path 3×10 – 3×11 – The Strongest Souls – Bad Faith

Prossima

Grey’s Anatomy 14×15 – Old Scars, Future Hearts

error: Nice try :) Abbiamo disabilitato il tasto destro e la copiatura per proteggere il frutto del nostro duro lavoro.