In che modo riuscire a dar seguito al migliore episodio di questa quinta stagione di Billions? Una domanda a cui lo show di Showtime trova immediatamente risposta confezionando il colpo di scena che a questo punto dello show era lecito attendersi solamente al traguardo: Axe alza bandiera bianca ed abbandona la nave.
Quali sono i danni collaterali? Chuck si ritrova con un nuovo nemico con cui fronteggiarsi; Mike Prince acquista la Axe Capital assicurando un viaggio verso la Svizzera a Bobby. Un colpo di scena enorme che rende la sesta stagione (in uscita a gennaio come avvisa il teaser trailer mandato in onda dopo l’episodio) un appuntamento che abbraccia il cambiamento. E magari anche una possibile fine?
Prima di arrivare al colpo di scena con cui verrà ricordato questo episodio, tuttavia, meglio fare un passo indietro ed analizzare il resto della puntata.
Chuck: “He here? Up in his office?”
Dollar Bill: “Where else he gonna be? It is his office, right?
Chuck: “For now.”
TUTTO BELLISSIMO…
La puntata si riapre con il meeting con cui si era conclusa la precedente puntata. Questa volta non più tramite pc, ma di persona, visto che Axe è risultato negativo all’ultimo tampone (convenientemente) a cui è stato sottoposto. Si tratta di un rapido briefing tra il capo e i suoi fedelissimi, volto a trovare un modo per poter rispondere alla poderosa spallata che sta arrivando direttamente da Rhoades Jr. Un attacco frontale per il quale Axe sta progressivamente predisponendo tutti i pezzi necessari a poter contrattaccare allo stesso modo. Tuttavia il rischio di finire in galera questa volta è tangibile e Wags, il fedelissimo, sottopone i propri timori al capo sottolineando che nonostante la sua fedeltà resti immutata cercherà comunque di far di tutto pur di rimanere fuori di galera (essendo CEO della banca lui è la seconda figura che Chuck perseguirà una volta presentato il caso di Bobby Axelrod). Si tratta di un atto di onestà estrema che sottolinea, come se ce ne fosse bisogno, il forte rapporto tra Wags ed Axe.
Si è spesso annotato come parte dei dialoghi e i continui giochi di parole all’interno di Billions rappresentino un vero e proprio scoglio insormontabile tale da impedire la totale comprensione di determinati passaggi. Se poi a questo si aggiunge la già complicata tematica di cui tratta lo show (alta finanza e atti giurisprudenziali) si può aver chiaro lo sconforto che si prova nel ritrovarsi di fronte ad un episodio conclusivo che a questi elementi va ad aggiungere una esposizione dei fatti eccessivamente disorientante.
I flashback narrativi, utili a presentare i vari colloqui di Axe (con Prince, Hall e Wendy) sono stati un’ottima scelta per spiegare il dietro le quinte di quanto sta avvenendo in scena, sebbene frammentino eccessivamente la puntata rendendola una vera e propria montagna russa in cui lo spettatore si trova vincolato ad una più che attenta visione.
Trattandosi di un addio (o un arrivederci?), Billions coglie l’occasione per avvicinare e far salutare ad Axe il suo team operativo: “Dollar” Bill Stearn, Mafee, Ben Kim, Victor, Tuk Lal. Tutta la squadra è stata inizialmente spronata in ufficio da Wendy, ma il contatto diretto con Axe, l’abbraccio e gli sguardi di ammirazione – di Mafee, Victor e Bill su tutti – rappresentano l’essenza di un attaccamento quasi maniacale da parte di persone pronte a tutto pur di rimanere a lavorare sotto le direttive di una leggenda, di un Great White (come si descrive Axe stesso).
…SALVO QUALCHE ECCEZIONE
Il vero tallone d’Achille di Billions, in questa stagione in particolar modo, è l’utilizzo con il contagocce di un personaggio inizialmente valido e fuori dagli schemi com’era Taylor. Un automa senza sentimenti, in grado di predire mosse ed agire di conseguenza, sempre pronto a fare la scelta più conveniente per la propria sopravvivenza, costretta ad accontentarsi di dirigere un’azienda completamente controllata dalla persona che più di tutte odia, nonostante sia stato suo mentore e maestro.
Certo, la Taylor Mason Carbon è un’azienda che muove milioni, ma con Taylor non si è mai trattato semplicemente di soldi. L’animo irrequieto del personaggio chiedeva libertà ed autonomia, due aspetti che sono sempre mancati in ogni suo progetto lavorativo, ma mai in misura sufficiente da portarla ad una vera e propria rottura con Axe, al quale è stata sempre e comunque dipendente e collegata. Anche ora, quando il regno di Axe sta volgendo al termine, Taylor sembra continuare a pendere dalle labbra del suo ex mentore in un rapporto che era lecito veder evolversi in maniera del tutto differente.
Pochi altri sono i difetti ascrivibili a questa quinta stagione. Nico Tanner, fortunatamente, è uscito di scena avendo già fatto perdere abbastanza tempo sia ad Axe che al pubblico. In relazione a ciò, la storia d’amore tra Wendy ed Axe continua ad essere grottesca e ancora poco credibile tanto più per la “rapidità” con cui si presenta al pubblico (ed oltretutto alla quinta stagione, dopo quasi sessanta puntate) piuttosto che per il lato sentimentale in sé. C’è sicuramente molto lavoro da fare in questo frangente, ma una cosa è chiara considerati gli sguardi tra Chuck e Wendy all’eliporto: la donna ritiene l’ex marito quasi come una misera e fastidiosa mosca che continua a girarle attorno. Impossibile vedere un riavvicinamento tra i due.
Volendo scendere nei dettagli, invece, forse la scena dell’elicottero su cui Axe sale per poi scendere dall’altro portellone era evitabilissima considerando che è stata girata solamente per trarre in inganno il pubblico e niente di più.
CHUCK VS BOBBY
L’ultimo confronto tra Chuck e Bobby si consuma in privato, faccia a faccia, all’interno di una stanza di quei luoghi di legge a cui Axe è sempre stato allergico fin dalla prima stagione.
La loro è stata una battaglia tra titani durata cinque stagioni e che si ritrova ora all’ultimo, fatidico, capitolo. E pensare che ad un certo punto della loro storia c’è stata addirittura un’alleanza di fronte ad un nemico comune. Un aspetto narrativo che ora, osservando Chuck e Bobby accigliati nel loro dialogo, sembra lontano anni luce. Non c’è totale sincerità, tuttavia, nel confronto, dal momento che Chuck appunta di perseguire Axe a causa del suo essere un “lawman” e che è il modo di fare di Axe a spingerlo oltre il limite: “You think laws don’t apply to you. And I’m not talking about the laws of man, the ones written down on paper. I’m talking about the immutable laws of the universe”.
Chuck si eleva oltre la semplice legge, paragonando il suo giudizio ad un insindacabile desiderio di riportare tra gli umani Axe, l’uomo che volava troppo vicino al Sole. Il mito di Icaro, l’ennesima metafora mitologica a cui questo dialogo si rifà: “A Titan steals fire and gets his liver eaten every day for punishment. Another one picks the wrong side in a war and has to hold the world on his shoulders for all time. A king tells a secret and has to push a rock up a hill for his trouble. Believe it if you will, or look for the metaphor in it, one thing’s for sure. We are not very good at being fucking happy, are we?”
Una punta di autocommiserazione che riavvicina i due personaggi e li accomuna, entrambi incapaci di godersi la felicità acquisita e a cui erano saldamente legati per perseguire un bene (o uno scopo) che più volte li ha umiliati e messi in ginocchio (socialmente e finanziariamente).
Chuck: “He here? Up in his office?”
Dollar Bill: “Where else he gonna be? It is his office, right?
Chuck: “For now.”
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
“No Direction Home” è la puntata della svolta dove Chuck si ritrova di fronte ad un nuovo, imponente, nemico che costringe (o aiuta?) Axe alla fuga in Svizzera per poter sfuggire alla giurisdizione americana. Prince diventa il proprietario della Axe Capital; Dollar Bill e Mafee abbandonano la nave in cerca di una propria personale fortuna; Taylor, Wendy e Wegs si ritrovano con le spalle al muro costretti a lavorare per Prince e rinnegare il loro attaccamento (viscerale o psicologico che sia) per Axe.
Ora è Chuck vs Mike. A tutto campo: sono saltate fazioni, schemi, regole. Ora vale tutto.
La vera domanda ora è solo una: Damian Lewis è uscito in maniera definitiva da Billions? Non c’è alcuna ufficialità da questo punto di vista, ma la scelta potrebbe essere stata consapevolmente architettata in fase di sceneggiatura per riportare Bobby Axelrod in collisione con il mondo di Billions al momento più opportuno. Il teaser trailer della sesta stagione, mandato in onda dopo la puntata, infatti, non lo vede comparire in nessuna scena essendo stato soppiantato totalmente da Mike Prince.
Discutere di una scelta di questo tipo non avendo idea del progetto è complicato, ma i dubbi sorgono spontanei. Sarà interessante vedere come Billions reagirà alla mancanza di un personaggio carismatico ed accentratore come Axe e come Mike Prince (Corey Stoll) riuscirà a reggere il colpo all’interno della storia.
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.