“Best handshake ever” L’immagine di Richard Castle e Kate Beckett che, impossibilitati a scambiarsi un lungo bacio davanti a tutto il distretto, si stringono la mano e si sussurrano il loro amore è sintomatica di questa nuova puntata della serie, nonchè rimarrà nei nostri cuori a lungo. La struttura di “Secret’s Safe With Me” è molto simile a quella della 5×02: il caso odierno, la morte di una giovane ragazza di Philadelphia in un motel di NY, si dipana in tutti i 42 minuti facendo da filo conduttore sotto traccia della puntata, utile più a far nascere le varie scene comiche o romantiche. Nonostante ciò, vanno fatti i complimenti agli sceneggiatori che imbastiscono sempre dei casi poco scontati e godibili da seguire, elevando di livello episodi di transizione come gli ultimi due della serie.
In questa puntata un ruolo da primo comprimario è recitato dal capitano “Iron” Gates, non comparsa nell’episodio precedente. Scopriamo di lei due caratteri: è una buona lettrice, tanto che (in un raro momento di bontà verso Castle) compra l’ultimo best seller dello scrittore, “Frozen Heat”, e se ne appassiona al punto da ordinare online il resto dei libri che hanno per protagonista Nikki Heat; è una collezionista di bambole di porcellana, particolarità che fuoriesce quando Castle porta i suoi ultimi acquisti (una quantità spropositata di roba vinta ad un’asta di un box in disuso collegato al caso) al distretto e setacciandoli trova questa rarissima creazione donandola poi al capitano, che per il resto della puntata vedrà Castle con una luce molto diversa dal solito.. Gli darà almeno un po’ di pace. Peccato che proprio lo scrittore, avuta l’illuminazione su dove potevano essere nascosti gli indizi necessari a risolvere il crimine, rompe la bambolina di porcellana causando l’ira funesta della Gates ed il ritorno al rapporto di apparente odio profondo che caratterizza i giorni di Castle al distretto. Il tutto, nonostante la penna USB e l’occhio di vetro che porteranno la coppia di investigatori dall’omicida fossero veramente nella Gemini da collezione mancante al capitano d’acciaio.
Altri personaggi non presenti nella scorsa puntata (causa viaggio premio per il diploma in Europa) che fanno il loro ritorno sono Martha e Alexis Castle, rispettivamente madre e figlia dello scrittore. Le due sono alle prese con i preparativi per il trasloco della giovine rampolla al college, e l’inscatolamento di tutta la roba. Proprio nella discussione riguardo l’eccessiva mole di scatoloni presenti nel salotto, Martha avverte Castle che si è accorta tranquillamente della nuova relazione del figlio con l’avvenente detective e gli consiglia di parlarne anche ad Alexis per evitare spiacevoli sorprese in caso di rientri inaspettati. Ovviamente, la giovane è dietro di loro e Richard è costretto a confessare tutto. Nel corso della puntata, le scene riguardanti la famiglia Castle si fanno molto più emozionanti, con Alexis che si trasferisce definitivamente nel dormitorio e chiede per un’ultima volta al padre di controllare sotto il letto se ci sono dei mostri. E lui lo fa, rassicurandola di essere sempre lì, per lei.
Last but not least, la Coppia. Kate & Richard. Caskett. Non smetterò mai, fino che i fatti mi smentiranno clamorosamente, di elogiare sceneggiatori ed attori per come rendono su schermo la storia d’amore tra Beckett e Castle. In questo episodio, non ci sono tantissimi momenti di coppia. Sono dosati, posizionati negli spot adeguati, dell’intensità giusta e seguiti sempre dalla battuta leggera che smorza la tensione e fa sorridere lo spettatore. La già citata stretta di mano che sugella l’arrivederci tra i due è un espediente di prim’ordine (avanti, chi ha mai lontanamente pensato che potesse esistere il modo di salutare il proprio partner in maniera discreta e nello stesso tempo emozionante con una vigorosa stretta di mano?), ed i momenti rubati carichi di sguardi al dipartimento sono veramente l’essenza di questa puntata e questa serie. Solita nota di merito a Stana Katic, che ci regala occhioni che in un momento passano dalla sfida a Castle nell’indovinare chi le avesse regalato un simpatico omino di legno al timore che Ryan ed Esposito scoprano la loro relazione, a tutta una gamma di espressioni che rendono al meglio la situazione attuale Caskett: un tentativo ostinato, molte volte goffo e molte altre emozionante e sensuale e molte altre ancora giocose e divertenti, di nascondere una relazione appassionata attesa da quattro anni e smaniosa di essere vissuta in tutti i suoi aspetti. La superstar della serie non può essere altri che lei.
- Puntata tranquilla ma godibile e divertente
- Caso non banale (non è scontato in un comedy drama)
- Serie che per ora mantiene standard di leggerezza e frivolezza notevoli, senza sconfinare nel ridicolo e senza perdere aspetti molto più forti emotivamente, a differenza delle stagioni passate
- Stana Katic sempre più al meglio delle sue possibilità
- Ancora nessuno sviluppo nella trama orizzontale (nell’aspetto thriller)
La 5×03 di Castle è un’altra puntata di transizione in questo inizio di stagione. Nonostante ciò, l’episodio risulta di nuovo godibilissimo, con tante scene divertenti e mai banali. 40 minuti che si digeriscono in un fiato, in cui si passa dalla comicità al romantico e mai annoia. Ancora nessun indizio su come si svilupperà la trama orizzontale di questa stagione ma possiamo dire che per ora non ce n’è bisogno, vista la leggerezza con cui si possono godere gli episodi. Da rimarcare, in conclusione, la svolta avuta in questa stagione, in cui si antepone per ora divertimento e romanticità a situazioni drammatiche. Scelta che, oltre a far piacere ai fan che non attendevano altro, paga in qualità delle puntate e della serie stessa.
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.