Giunti quasi al termine di questa miniserie targata Hulu, le carte in tavola sono scoperte e le diverse storyline sviluppate in modo adeguato, con gli sforzi dell’agente Meyer e del procuratore Mountcastle, al momento apparentemente inutili contro la grande industria farmaceutica Purdue.
LO STRAPOTERE DI PURDUE PHARMA
L’enorme potere economico della multinazionale guidata da Richard Sackler, da cui deriva ovviamente un potere politico non indifferente, è lapalissiano in questo sesto episodio. Se c’era da aspettarsi che il procuratore del Maine avrebbe avuto poche chance contro il gigante farmaceutico, a sorpresa spunta anche il popolarissimo (a quei tempi, ora altamente impopolare dopo il suo ruolo di avvocato e consigliere di Trump) Rudolph Giuliani.
Rudy, come viene soprannominato negli Stati Uniti, già avvocato di successo, divenne famoso come procuratore federale di New York riportando numerose vittorie contro la famiglie mafiose italoamericane che gli avrebbe poi consentito in futuro di diventare Sindaco di New York per due mandati consecutivi, accreditandosi come l’uomo di ferro “law and order” e divenendo apprezzatissimo su tutto il territorio nazionale.
Visto il calibro del personaggio, la sua vicinanza alla Purdue e la volontà di ostacolare le indagini della Meyer rappresentano al meglio quanto sia potente la multinazionale produttrice dell’Oxycontin e quanto sia difficile, se non impossibile, fermare la produzione e relativa diffusione dell’ossicodone negli Stati Uniti.
Grazie alla gestione oculata dei flashback, la storia scorre e la narrazione ne guadagna in dinamismo rispetto a un’evoluzione lineare classica, tuttavia un minutaggio leggermente ridotto non guasterebbe, visto che non si discute la pregevole fattura dello show, ma 60 minuti a episodio risultano comunque impegnativi per lo spettatore.
VITE DISTRUTTE
Gli effetti della dipendenza dall’ossicodone continuano a essere visibili all’interno della narrazione non solo nelle vite dei personaggi che ne sono dipendenti, ma anche in quelle di chi cerca in ogni modo di porre fine a tale fenomeno. fallendo miseramente anno dopo anno, indagine dopo indagine, nonostante enormi sforzi.
Infatti se Betsy e il dottor Finnix sembrano a un primo sguardo i personaggi più colpiti con la loro tossicodipendenza che, nonostante diversi tentativi, continua a vincere sulla loro forza di volontà, anche le vite dell’agente Meyer e del procuratore Mountcastle sono messe in subbuglio dall’ossessività con cui cercano di contrastare la Purdue Pharma.
Se l’agente della DEA, interpretata da Rosario Dawson, sta sacrificando la sua vita personale e il suo matrimonio per vincere la sua personale battaglia contro Sackler, anche Mountcastle sembra essere duramente provato dopo anni di lotta, per ora con scarsi risultati bisognare ammettere. Un personaggio che continua a non convincere nonostante un buon minutaggio a disposizione, ma che non buca mai lo schermo, non venendo mai approfondito in modo adeguato.
Lo stesso si può dire per il venditore Billy Cutler, sicuramente il character meno riuscito della serie, poco incisivo, bidimensionale e dalla dubbia moralità visto che, nonostante qualche pavido senso di colpa, continua a vendere l’Oxy, conscio degli enormi danni che sta causando all’interno della società statunitense, soprattutto nelle fasce più deboli della popolazione, sia a livello sanitario che sociale.
Il finale di puntata sembra presagire grandi novità, con una svolta investigativa per la Meyer che forse potrebbe finalmente convincere la FDA statunitense sulla pericolosità dell’Oxy e assestare il primo duro colpo alla Purdue.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Nemmeno a dirlo, ennesimo ottimo episodio per la serie di casa Hulu che si conferma una della piacevoli sorprese di questo 2021 molto affollato dal punto di vista seriale. Peccato per qualche criticità che si ripete da diversi episodi ma complessivamente questo sesto appuntamento ottiene una valutazione ottima. Non resta che aspettare per vedere se negli ultimi due episodi finalmente gli Stati Uniti prenderanno coscienza della pericolosità dell’Oxy.
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Venera due antiche divinità: Sergio Leone e Gian Maria Volontè.
Lostiano intransigente, zerocalcariano, il suo spirito guida è un mix tra Alessandro Barbero e Franco Battiato.