The Blacklist 9×03 – The SPK (No. 178)TEMPO DI LETTURA 4 min

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La rete televisiva NBC non diffonde più i promo degli episodi per questa serie.
Per fortuna, però, continuano ad arrivare le sinossi degli episodi. Leggendo che, per questa puntata, era previsto il ritorno di un blacklister già noto, in un caso di manufatti rubati, si poteva già determinare una rosa ristretta di candidati. I più autorevoli erano Ivan Stepanov, Priya Laghari anche meglio e Robert Vesco.
Con il primo, gli spettatori avrebbero avuto il piacere di approfondire la conoscenza con un personaggio importante per capire la vera identità di Red. Sarebbe un errore madornale da parte degli sceneggiatori pensare che il pubblico abbia rinunciato ad avere risposte in materia. Nel secondo caso si sarebbe rivisto un personaggio simpatico. Nel terzo, si sarebbe chiusa la partita con una delle poche persone in grado di truffare il Concierge del Crimine e vivere per vantarsene.

SCHERZA CON I FANTI, LASCIA STARE I SANTI


Dietro l’organizzazione SPK responsabile dei furti c’è proprio Robert Vesco.
Tra gli oggetti rubati c’è nientemeno che la Sacra Cintola, la cintura attribuita alla Vergine Maria e custodita a Prato. Tra i due attori non madrelingua chiamati a parlare in italiano, il vescovo se la cava molto meglio del sindaco.
Come si scopre ben presto, Vesco ha colto l’occasione per commettere due crimini al prezzo di uno. Egli, infatti, finge di distruggere la refurtiva, con la suggestiva scusa di sostenere la purezza iconoclasta contro l’idolatria. In realtà, rivende il maltolto con ottimi profitti.
Non ha fatto i conti, purtroppo, con un membro del gruppo pericolosamente esaltato, capace di organizzare stragi col pretesto dell’ideale. Bisogna sempre stare molto attenti con le persone più realiste del re.
Tutto, comunque, si risolve per il meglio e il criminale viene assicurato alla giustizia. Se ne occupa personalmente l’agente Zuma.

ARAM A TUTTO CAMPO


Il sospetto si fa sempre più fondato ed è quasi una certezza. Lo show sembra proprio avere imboccato la via della più luminosa bontà.
Dembé è integerrimo, ma si sapeva già. Sarebbe solo utile e dilettevole spiegare i motivi del solco che ora lo divide da Red.
Aram regala sorrisi nelle scene in famiglia. Conoscere i suoi genitori è un vero piacere. L’attrice scelta per interpretare la madre ha una strana somiglianza con Mozhan Marnò.
Si occupa poi di disinnescare bombe, ma non con la classica scelta tra fili rossi, blu, gialli, verdi o neri. Ormai è l’era di sofisticatissimi controlli a distanza.
Dove però l’agente Mojtabai supera se stesso è nel rinunciare ad entrare in quell’1% della popolazione mondiale costituito, secondo le statistiche, dalle persone veramente ricche e potenti, per continuare il suo lavoro con la Task Force.

I VERI PERICOLI


Bilanciare tanta grazia con tormenti e lato oscuro toccherebbe a Ressler.
Peccato che i suoi problemi di dipendenza ricalchino esattamente quelli da lui avuti anni fa, ai tempi in cui venne uccisa la sua fidanzata incinta. Sempre brutto vedere annullare così anni di evoluzione di un personaggio.
Certo, occorre mostrare qualcuno straziato per la morte di Lizzie. Altrimenti si rischia di mostrare un quadro in cui, eliminata la protagonista femminile a cui avevano dedicato anni di vita, tutti sono più sereni e più buoni. Equivarrebbe a buttare nel cestino l’intera serie, mentre c’è ancora qualche speranza di salvare il salvabile. Bisogna però tenere presente la lezione di C. S. Lewis: le cose non accadono mai due volte nella stessa maniera. Soprattutto dopo anni ricchi di eventi ad alto tasso di adrenalina e dolore.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • L’italiano del vescovo
  • La famiglia Mojtabai
  • Si chiude la partita con Vesco (anche se Red dovrà ancora aspettare per avere i suoi 50 milioni di dollari)
  • L’incontro Red – Agnes
  • L’italiano del sindaco
  • Ressler sbaglia tutto senza motivo

 

Lo show, caso strano, sembra soffrire un problema di troppa positività. Anche quelli che dovrebbero essere i tocchi negativi non bastano ad equilibrare il risultato. Si spera comunque che Aram abbia tenuto per sé una quota dei profitti almeno sufficiente a comprare un bistrot parigino, dove sedersi fuori per mangiare i croissant in primavera.
C’è ancora tempo per rimediare.
Per un’esplosione di oscurità e negatività fatta bene, occorrerebbe una crisi violenta di Red.
Al momento, però, l’eventualità sembra assai remota. Anzi, a sorpresa, il Concierge del Crimine ha potuto persino incontrare la nipotina Agnes, che si è ricordata del suo amico “Pinky”.
Simili momenti di gioia scaldano il cuore. L’inferno aspetterà.

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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