The Blacklist offre una puntata decisamente d’azione, come non si vedeva da un po’ di tempo.
Bello vedere come le squadre non giochino coordinandosi, abbiamo elementi pronti a non seguire gli ordini, ma alla fine tutto si riequilibri per dare vita ad un episodio adrenalinico e piacevole.
Insomma non vengono deluse le aspettative createsi con l’episodio precedente. Aspettative innalzatesi ulteriormente quando si è visto il numero di altissima classifica attribuito al blacklister di giornata. Adesso, dei primi 35 posti della lista nera, rimane libero solo il 2.
L’INTERROGATORIO
L’interrogatorio di Stepanov, paradossalmente, rivela più su Townsend di quanto non dica riguardo il super agente segreto russo o riguardo Red.
Reg Rogers continua a svolgere un buon lavoro e il suo personaggio non risulta propriamente simpatico, ma il pubblico può iniziare a capire le sue ragioni.
La scottante rivelazione di Stepanov non viene condivisa con gli spettatori. Non è un vaffa, come sarebbe stato anche bello supporre, perché da essa parte una nuova direttiva, pesantissima.
La scena ricorda quella di Red che sussurra all’orecchio di Alexander Kirk, per dirgli cosa, non si è ancora saputo. Kirk però dovrebbe essere ancora in vita, casomai occorressero chiarimenti.
Intanto, anche Stepanov è rimasto in vita, pronto a tornare in futuro, se fosse necessario. Questo è decisamente importante.
RICORDANDO ILYA KOSLOV
Il Concierge del Crimine definisce l’agente russo “il suo più caro e vecchio amico”. Anche con Ilya Koslov ricordava di aver giocato nell’infanzia. Ilya Koslov non ha mai parlato, a costo della vita, Stepanov sì. Finita l’emergenza, se ne va tranquillo a farsi la debita convalescenza. Non basta l’essere drogato e sotto tortura per giustificare un simile, inaudito atto di clemenza.
Non basta neanche lo status di “protegé” di nonno Dom, riconosciutogli da Lizzie. Anche Ilya, come si è visto in Rassvet, era nella squadra dell’ex agente Oleander.
Tenendo presente tutto ciò, si rende necessario un chiarimento. Una spiegazione potrebbe essere legata alla vera identità del personaggio interpretato da James Spader. Per avere la tanto sospirata rivelazione, però, occorrerà aspettare almeno una stagione ancora. Gli showrunners hanno infatti dichiarato che, quando fosse resa pubblica la verità, lo show finirebbe immediatamente. Nel frattempo, un ritorno di Ilya non sarebbe fuori luogo.
TU CHIAMALE, SE VUOI, EMOZIONI
Fa piacere notare come, in un episodio teso e muscolare, non manchino le emozioni, anche le più sottili.
Ci sono quelle di Stepanov nel vedere Lizzie, da lui subito riverita quale Granduchessa Masha Rostova di Tutte le Russie. Lui non l’aveva mai vista, ma è rimasto subito fulminato dalla sua bellezza, come è buona tradizione della serie.
Ci sono quelle di Red, quando deve andare a chiedere aiuto alla Task Force e sa di dover rivelare particolari che non vorrebbe. Solo un’altra volta lo si era visto in questa versione “cappello in mano”.
Le emozioni poi continuano nel momento in cui lo stesso Red rimprovera la Task Force. Tutti fanno dei faccini stile bimbi beccati dall’insegnante a non avere fatto i compiti, solo il capo Cooper resiste impavido, sicuro dei propri principi e delle proprie opinioni.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Ora, dunque, Townsend ha emesso una nuova direttiva contro Red, Liz e tutta la Task Force. Entra nel conto anche la simpatica Priya Laghari, la quale, dopo avere svolto con perizia il suo compito, con coraggio oltre i limiti del dovere, ha deciso autonomamente di auto attribuirsi una “mancetta” da 36 milioni di dollari in gioielli. Diversi personaggi, quindi, dovranno mettere da parte, almeno per il momento, sospetti e reciproche diffidenze e allearsi per aver salva la pelle.
Nella prossima puntata, Lizzie dovrebbe essere braccata da un abilissimo killer proteiforme. (Si vedrà se la definizione deriva o no dal personaggio mitologico). Un’occasione per testare da subito lealtà ed alleanze alla luce dei nuovi sviluppi.
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).