“I’m sure it’s not jewels you’re after.“
In “Nicholas Obenrader (No.133)”, il blacklister di giornata serve più che altro come artificio per far procedere la guerra tra le tre fazioni in lotta. In ognuno degli schieramenti i componenti non possono pienamente fidarsi l’uno dell’altro e questo dà un certo sapore specifico alla vicenda narrata.
Neville Townsend non sta simpatico a nessuno, nonostante una famiglia brutalmente sterminata. Questo è chiaro. E il presentare il personaggio sempre in contesti bui, o intento nel suo passatempo preferito (il pestaggio), non aiuta certo a prenderlo in simpatia. Metterlo in condizione di non nuocere sembra un obiettivo primario di quasi tutti gli altri tranne, forse, del suo impeccabile maggiordomo dall’accento inglese.
AGENTI RESSLER E PARK
Tocca a loro condurre le indagini, a partire dall’eliminazione di un’intera agenzia di servizi con tutti i suoi impiegati. Nello svolgere il loro lavoro, i federali sono attenti, veloci e precisi. Disgraziatamente per loro, però, i nemici ne sanno una più del diavolo. Questo a volte giova, evitando alla narrazione di prendersi troppo sul serio, altre volte risulta irritante.
La tendenza di Ressler a raccontare subito a Lizzie ogni novità riguardante le mosse del Bureau è bilanciata dalla fermezza del capo Cooper nel riferire solo quanto ritiene necessario a chiunque non sia esplicitamente addetto ai lavori. Questo dimostra l’essenzialità del personaggio interpretato da Harry Lennix.
A questo proposito, alcuni fan si chiedono se non sia il caso di mettere il buon Donald in panchina per un po’ a chiarirsi le idee. Probabilmente però la malattia d’amore è già in fase troppo avanzata.
LIZZIE E ARAM A PARIGI
L’avventura francese dei due è un vero arcobaleno: in breve, vengono toccati diversi toni, con le loro varie sfumature.
Innanzitutto, un tipico inconveniente che capita quando si va da stranieri nelle grandi città internazionali: si prova a parlare la lingua del posto, ma si trova sempre qualcuno che non la parla… e sarà lui o lei a parlare la lingua straniera del nuovo arrivato.
Poi seguono il momento comico in cui Lizzie mangia il croissant di Aram (e anche stavolta sarà per un’altra volta) e quello più malinconico. Miss Keen pensa alla sua vita in fuga con la figlia e l’agente Mojtabai ai lati meno esaltanti della sua vita da single.
In generale, non si può definire un picco dello show, ma tutto è molto piacevole e ben svolto.
PRIYA LAGHARI E IVAN STEPANOV
Nella puntata, inoltre, entrano in gioco due nuovi personaggi a complicare un’equazione già poco semplice di suo.
La prima è la bella Priya Laghari, ladra internazionale di livello Lupin, mandata da Red a infiltrarsi nell’organizzazione di Neville Townsend. La promessa è quella del “colpo per mettersi a posto definitivamente”. Si vedrà in futuro se sarà così.
Il secondo in realtà era già stato introdotto, ma ora ha un nome ufficiale: Ivan Stepanov, l’amico dell’Est, inventore o quanto meno gestore dell’archivio Sikorsky. Ora è stato catturato dagli uomini di Townsend. Sarà titolare del prossimo episodio e il suo interrogatorio, come si vede dal promo, sarà al centro della scena, data l’importanza di quello che potrebbe sapere e rivelare sulla vera identità del Concierge del Crimine e della spia N-13.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Episodio realizzato secondo i canonici classici, nel bene e nel male. Alla voce “male” si possono, per esempio, segnalare i soliti spostamenti tra l’America e l’Europa che avvengono alla velocità della luce. Fin troppo, per quanto si stia parlando di gente col jet privato a disposizione.
L’introduzione di nuovi personaggi contribuisce a rendere la visione più interessante. La vera svolta, però, avviene nei minuti finali con la cattura di Ivan Stepanov. Dopo molto tempo, e dopo diversi momenti di pausa anche utili per ripassare e chiarire quanto avvenuto fin qui, le aspettative per la puntata successiva tornano ad alzarsi.
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).