“His name’s Ilya Koslov.“
Forse sarebbe stato meglio proporre questo episodio e il precedente uno di seguito all’altro, in un’unica serata. Si comincia infatti esattamente da dove si era conclusa “Orion Relocation Services”, con il dialogo fra Lizzie e la madre, ora riconosciuta come tale. A suo onore, va detto che Katarina si dimostra donna di classe. Giustifica l’abbandono della figlia non solo e non tanto con la solita trita e ritrita necessità di proteggerla, ma anche col desiderio di potersi conoscere veramente, senza l’ansia del fardello derivante dal passato.
Il dialogo fra le due è interrotto da Berdy, in modo decisamente violento, ma tutto è funzionale al grande momento di svolta ritratto nell’immagine sopra: Lizzie adesso sa che Red e Ilya sono due persone diverse e viene pure a conoscenza dei fatti di Belgrado.
La necessità di uccidere la madre per proteggere la figlia potrebbe essere giustificata tirando in ballo vecchie teorie, ad esempio quella delle parentele Romanov o quella del Progetto Bimbi Potenziati, con una preferenza per quest’ultima, in quanto, se fosse vera la prima, anche Katarina sarebbe parente degli ultimi zar di Russia.
Qui bisogna notare come nonno Dom e Red non abbiano mai detto niente di definitivo ad Elisabeth. Al limite, si sono ben guardati dallo smentire le connessioni che lei ha fatto spontaneamente e non è ora il caso di perdersi nella disamina del peccato di omissione con le sue implicazioni e conseguenze.
Comunque, l’agente Keen decide di aiutare sua madre a fuggire. Un voltafaccia del tutto speculare a quello con cui ha deciso di dichiarare Red suo padre e nonno di Agnes e in linea con il suo proclamarsi “dalla parte della verità” davanti al suo capo. Da brava figlia di divorziati in lotta fra di loro, cerca di prendere quanto può da chi può. Rimane però un intricato enigma da risolvere.
Una buona giornata per la Task Force
A questo proposito, va elogiato l’operato della Task Force nel salvataggio di Ilya: se nello scorso episodio era stata Lizzie a unire i puntini, stavolta tocca a loro mettere insieme le informazioni in possesso per giungere alla meta. Il merito va alla diligenza dell’agente Park e al biglietto finito per caso in mano ad Aram (il rapporto dell’agente Mojtabai con Elodie è sicuramente una sottotrama su cui bisognerà tornare nella seconda parte della stagione).
Anche il Team Red ci mette del suo, con i finti agenti federali e Hattie, per rendere il momento dinamico e piacevole. Fa strano, però, sentire Mr. Koslov, appena salvato, preoccuparsi innanzitutto di assicurare il suo salvatore di “non avere detto niente”. Dev’essere perché conosce la propensione del Concierge del Crimine ad eliminare anche gli amici più cari, se ritiene possano spifferare pericolosi dettagli (vedere Sam).
L’unico gesto di cui non si capisce il senso è quello di Ressler. Torna in scena il dottor Bogdan Krilov e lui, invece di approfittare delle sue conoscenze, ne fa cancellare le memorie.
Il finale dell’episodio riserva un doppio colpo di scena. Innanzitutto, Katarina cade in un agguato e viene “uccisa” da due fratelli desiderosi di incassare la taglia sulla sua testa, d’accordo con Red e Dembé. Notare il sollievo del Concierge del Crimine al pensiero della morte, anche della propria, perché va ricordato come lui stesso abbia seri problemi di salute. La delusione del pubblico nel vedere sparire un personaggio chiave proprio quando tutto aveva cominciato a farsi così interessante, invece, è enorme. Per fortuna viene quindi da dire, la super spia ha soltanto finto la propria morte, con l’aiuto della figlia. Nell’andarsene, le promette di tornare. Intanto però, l’agente Keen è di nuovo in mezzo al guado personalmente e professionalmente.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Orion Relocation Services 7×09 | 3.67 milioni – 0.5 rating |
Katarina Rostova 7×10 | 3.84 milioni – 0.5 rating |
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).