Non si può che iniziare dallo shoccante (e volutamente eccessivo) finale di questo episodio per approcciare e digerire quanto visto.
Era il diavolo? Era una visione? Era un’allucinazione? Tutte domande molto lecite, specie se si pensa al costante, voluto e anche riuscito tentativo di mettere in discussione tutto ciò che viene mostrato sul piccolo schermo. Ed è una pratica attiva sin dalla series premiere, con un George che sembrava estremamente reale ma che tuttora mantiene viva l’incertezza sulla sua esistenza. Quando si parla di allucinazioni e di apparizioni surreali, Evil continua a proporre queste mostruosità abbinandole sempre, e questo va sottolineato, ad uno status quo alterato dei personaggi. Ovviamente con lo scopo di tenere sulle spine lo spettatore e i protagonisti.
Kristen, in particolare, ha prima ricevuto le visite notturne di George e poi, per esempio, ha assistito alla nascita di un ghoul in mezzo ad un campo di grano mentre era strafatta di droghe (in “2 Fathers” per l’esattezza). La sessione di terapia tra Leland e Satana è la prima vera scena mostrata senza alterare la capacità di discernimento del protagonista in scena, e arriva anche all’alba del season finale. Non una coincidenza, bensì quasi una provocazione. Senza il quasi. Chapot per il coraggio.
Leland: “I’m gonna do for you what God did for Job: Job had only three daughters, God killed them. You have four daughters. I’m gonna kill every last one, then your husband, then burnt down your house. I’m not gonna touch you though, no, because I want you to live with the realization that you’re responsible for their deaths, that you let them die through your obstinacy, your need to win God.”
Kristen: “You talk too much. […] I am not to be trifled Jake Perry. What? That’s your real name. […] Really, Jake? “Jake the Flake”, shyest boy in the class of 1979 at Roosevelt High School.”
Tralasciando il plot twist satanico che rappresenta il punto più alto della puntata, ci sono altri due eventi di cui vale la pena discutere: il faccia a faccia con Leland e la possibile, o almeno pronosticabile, morte di Andy.
È doveroso riportare almeno parte del dialogo perché la scrittura di questo botta e risposta è perfetto e sorprende un po’ tutti, soprattutto perché lo spettatore spesso dà troppo per scontato di essere omniscente, al meno dal punto di vista dei protagonisti. Kristen invece sembra aver operato al di là della mera visione fornita dalle telecamere e questo funziona dannatamente bene sia come colpo di scena, sia per tutte le future sorprese. E a proposito di sorprese, è lecito aspettarsi un altro bel colpo, in parte preannunciato da quel “Uh well, I asked for Laura to be healed. In exchange for my life“, visto che il canto buddhista sembra aver aiutato il miracolo. Non un caso isolato, sicuramente non qualcosa che normalmente si prenderebbe in considerazione ma, visto che si tratta di Evil, il dubbio è più che lecito e puzza anche di profezia. Il che aiuterebbe anche la possibile storyline sentimentale con David…
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Room 340 1×11 | 3.10 milioni – 0.4 rating |
Justice X 2 1×12 | 3.29 milioni – 0.4 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.