Glee 5×16 – TestedTEMPO DI LETTURA 4 min

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Sono ormai lontani i tempi in cui parlare del sesso tra adolescenti era tabù.  Forse io inizio ad essere troppo vecchia, ma ricordo ancora le care vecchie puntate di Dawson’s Creek (la bibbia degli adolescenti di allora), in cui le prime esperienza sessuali erano un tema molto delicato e da trattare con forse un po’troppa pudicizia. Poi è arrivato The O.C. seguito da Gossip Girl e via
dicendo.
Tutte serie che hanno sdoganato sempre di più il sesso adolescenziale e la prima volta, adattandosi giustamente ai tempi che corrono. I tempi sono certamente cambiati, ma in quanto a questo tema, Glee rappresenta un perfetto connubio tra tradizione e modernità. La modernità sta nel parlare apertamentamente ai ragazzi adolescenti di tematiche un po’scomode come il sesso tra coppie omosessuali e l’essere transgender. La tradizione emerge, invece, nella difesa, sin dalle prime stagioni di valori tradizionali e forse anche un po’ fuori moda come il valore della verginità e la castità prematrimoniale.
Il sesso è decisamente il punto focale attorno al quale si intrecciano le varie sottotrame, portando alla luce i vari stati d’animo dei personaggi coinvolti.  Certamente innovativa è la scelta di parlare chiaramente e in modo dissacrante di uno dei più grandi tabù di sempre: le malattie sessualmente trasmissibili, invitando gli spettatori a proteggersi e a farsi dei controlli, mostrando le conseguenze di comportamenti rischiosi e decisamente poco salutari. La scelta vincente, che differenzia la puntata dalle classiche campagne contro le MST, è il punto di vista dissacrante adottato, con il povero Artie trasformato in una sorta di pustola vivente. Artie è proprio il protagonista del grande cambiamente che sta investendo molti dei nostri cari personaggi: NY e la scuola di cinema gli hanno fatto fare il cosiddetto “salto di qualità”, come lui stesso ricorda a inizio puntata. Evidentemente superata la rottura con Kitty, un “piccolo dettaglio” sfuggito ai cari RIB, Artie si rifà degli anni da sfigato del liceo conquistando donne a destra e a manca e comportandosi in modo poco carino e molto irresponsabile. Tuttavia, tutto questo non ci metterà molto a ritorcersigli contro, poichè nelle stessa settimana scopre che la sua promiscuità gli ha donato la clamidia e gli ha fatto perdere l’unica ragazza di cui davvero gli importava.
Se l’atteggiamento di Artie suscita ben poca simpatia, non possiamo dire lo stesso per altri tipi di comportamenti poco sani: quelli del povero Blaine. Intimorito dai ritmi della vita nella Big City e dalla straordinaria perfezione del suo fidanzato (sia benedetta la pubertà, caro Chris Colfer), come la migliore ragazzina insicura, sfoga i suoi dispiaceri nel cibo, in molto cibo, in tanto cibo poco sano, crando un circolo vizioso di insicurezze fisiche ed emotive. La cosa strana è che Kurt, forse troppo immerso nel suo Olimpo di bellezza, non se ne accorge finchè non becca Blaine su un sito per adulti, scatenando una lite che assume toni molto accesi, ma che si conclude per il meglio. Ancora una volta, vediamo approfondite le dinamiche di questa coppia che è stata per molto, troppo tempo, ingabbiata nello stereotipo del teenage dream e che sta finalmente sbocciando in una relazione adulta.
Restando in tema di fidanzati e di problemi, vediamo i neonati piccioncini Sam e Mercedes già arenati su un problema non indifferente per una coppia di  diciannovenni: il sesso. Di fronte alle mille carinerie di Sam, Mercedes ammette un po’imbarazzata di essere ancora vergine e di aver bisogno di altro tempo per essere sicura di prendere la giusta decisione. Un gran peso nella scelta è rivestito dalla forte fede di Mercedes, una religione che, si sa, non invita certo ai rapporti prematrimoniali. Ognuno è libero di fare le sue scelte e una scelta dettata dai precetti religiosi è più che motivata, ma in questo caso la trovo un po’poco credibile: siamo a NY, in un ambiente abbastanza aperto, Sam è un attraente modello e Mercedes una star e la tensione sessuale è evidente. Dato che l’amore c’è, perchè aspettare? Dopotutto, come ha detto Rachel, la prima volta è perfetta perchè “I loved him and he loved me”. Nonostante tutto, Sam ha deciso di impegnarsi a rispettare la scelta di Mercedes, facendo un gesto molto romantico, eppure a me questa coppia non convince e secondo me ha i giorni contati.

PRO:

  • Chubby Blaine: Blaine ha assunto il ruolo di ragazzo perfetto per troppo tempo, finalmente lo vediamo da un punto di vista diverso e più reale che lo rende ancora più adorabile.
  • Il ritorno dell’amicizia Rachel/Mercedes.
  • Artie, la pustola umana.
CONTRO:
  • Troppe paranoie di Mercedes e troppo romanticismo eccessivo da baci Perugina tra lei e Sam.

Episodio riempitivo che ricorda una lunga lezione di educazione sessuale in salsa ironica, ma che fa emergere nuovi lati dei personaggi e approfondisce le dinamiche delle relazioni.

Bash 5×15 2.78 millions – 1.0 ratings
Tested 5×16 2.44 millions – 1.0 ratings

VOTO EMMY

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