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Gli Irregolari Di Baker Street 1×05 – Capitolo Cinque: Studenti Di Arti SacrilegheTEMPO DI LETTURA 4 min

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Gli Irregolari Di Baker Street 1x05 Recensione

Superata la metà stagione, i difetti de Gli Irregolari Di Baker Street sono più che evidenti, così come i suoi pochi pregi.
Fortunatamente, “Capitolo Cinque” si discosta dalla struttura narrativa adottata negli episodi precedenti e, più che sulla risoluzione di un nuovo caso, si focalizza su misteri rimasti fino ad ora insoluti.
Buona parte dell’episodio si svolge nel passato, alternando i flashback incentrati sulla prima generazione di Irregolari ad altre scene ambientate invece nel presente. Questo espediente, per quanto scostante, permette comunque di esplorare la trama più interessante di tutta la serie e evidenziare al contempo le reazioni di Bea e Jessie alle informazioni ricevute. In questo modo vengono mostrate allo spettatore nozioni e reazioni dei personaggi allo stesso tempo.

“SHERLOCK HOLMES, IL PALCO L’ASPETTA”


Così come Mycroft nel “Capitolo Tre” e Lestrade nel “Capitolo Quattro”, anche “Capitolo Cinque” gode della presenza di uno dei personaggi delle opere di Sir Arthur Conan Doyle. Il personaggio di Sherlock Holmes è infatti essenziale nella trama dell’episodio: tanto nel presente, in cui è la voce narrante, quanto nel passato, in cui è protagonista insieme a Alice e Watson.
Da subito Sherlock viene presentato come un uomo vanesio ed egocentrico. Inebriato dal senso di ammirazione altrui, questo infatti non perde occasione di illustrare ai suoi interlocutori i brillanti processi logici della sua mente.
La sua natura egocentrica ed egoista si evince già dai flashback, in cui il suo lavoro è mosso unicamente dal desiderio di essere celebrato e ammirato, ma anche nel presente, dove viene presentato un Holmes sopraffatto dal dolore e rinchiuso in una bolla di autocommiserazione.
La scena d’apertura dell’episodio già da subito fornisce un’ottima presentazione a questo carismatico personaggio. Dal primo momento Sherlock riesce a fare colpo sullo spettatore, alimentando immediatamente l’interesse verso il passato di questo personaggio.
Tra la relazione con Alice, il rapporto con Watson, la verità dietro le visioni e il legame tra l’uomo e Jessie, il passato di Sherlock Holmes si dimostra una fonte ricchissima di informazioni interessanti ed essenziali, dimostrando quanto fosse d’obbligo fare chiarezza e prendere una pausa dai singoli casi autoconclusivi.

TRAME DI CONTORNO


Essendo la maggior parte dell’episodio focalizzata sulla figura di Holmes, è normale che alcuni personaggi passino in sordina e abbiano poco spazio nella narrazione.
Purtroppo sarebbe stato meglio eliminare del tutto alcuni di loro, senza forzarli nell’episodio con sottotrame sterili e noiose.
Se il personaggio di Leopold riesce quantomeno a non risultare ingombrante, pur avendo un piccolo subplot a lui dedicato, lo stesso non si può dire di Billy e Spike. Questi ultimi per l’intero episodio sono completamente slegati dagli altri personaggi e vengono coinvolti in una storyline tirata troppo per le lunghe e poco coinvolgente. La parte realmente interessante di questa porzione di trama arriva solo alla fine, nel confronto finale tra Billy e Vic Collins.
Il dialogo tra Billy e Vic riesce a dare un senso all’intera sottotrama a loro dedicata, fornendo delucidazioni riguardo il passato del giovane e l’identità dei suoi genitori. Il problema è che la costruzione per arrivare a tale confronto è troppo approssimativa, lasciando a lungo lo spettatore a chiedersi perché dare spazio a quei personaggi con un riempimento così sconclusionato e noioso.

RIFERIMENTI E CITAZIONI


Il “Capitolo Cinque” mostra una maggiore attinenza alla principale fonte d’ispirazione della serie. Non solo per la già citata e evidente presenza di Sherlock Holmes e Watson, ma anche per diverse citazioni al loro universo letterario.
Un ulteriore personaggio proveniente dai romanzi ha infatti un piccolo ruolo nell’episodio, ovvero l’ispettore Tobias Gregson, interpretato da Tim Key. Ancor più sottile e intrigante, viene poi anche citato il caso Jefferson Hope, un riferimento al primo romanzo di Conan Doyle, “A Study In Scarlet”, in cui appunto Holmes e Watson fanno il loro esordio catturando l’assassino Jefferson Hope.
Nella scena iniziale inoltre viene mostrata nuovamente Patricia Colman Jones, l’attrice che in seguito sarebbe divenuta un membro della Golden Dawn e con cui gli Irregolari hanno avuto a che fare in “Ipsissimus”.
Per concludere, “Capitolo Cinque: Studenti Di Arti Sacrileghe” è un episodio ricco in tutti i sensi, riuscendo finalmente a prendere il pubblico. Il personaggio di Sherlock Holmes potrà non essere interessante quanto le altre trasposizioni viste negli ultimi anni (tra Benedict Cumberbatch in televisione e Robert Downey Jr. sul grande schermo), ma un episodio quasi del tutto incentrato su di lui e la sua lore è di certo un toccasana dopo una serie di episodi semi-autoconclusivi poco stimolanti.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Sequenza iniziale
  • Nessun caso da risolvere, ma solo informazioni da rivelare ai protagonisti e allo spettatore
  • Gli Irregolari originali
  • Sherlock padre di Jessie
  • Chiarezza sulle visioni di Jessie
  • Alice Cook
  • Vengono svelate importanti verità su Billy
  • Citazioni alle opere letterarie
  • Sottotrama di Billy e Spike tirata troppo per le lunghe
  • Sherlock Holmes sicuramente figura carismatica per i canoni della serie, ma questa incarnazione del personaggio sfigura in confronto alle altre a cui il pubblico è abituato

 

Finalmente Gli Irregolari Di Baker Street regala un episodio interessante al suo pubblico. E’ da vedere se questo rimarrà un caso isolato o se gli stilemi della serie siano ora definitivamente cambiati.

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

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