Apatia, rabbia e frustrazione. Sono queste le sensazioni che si provano dopo la visione di questo (inutile) episodio di Grey’s Anatomy.
Il lavoro che stanno facendo gli autori dello show porta alla considerazione finale che questa stagione sia quasi completamente da dimenticare e, a fronte di ciò che può essere comunemente chiamata “crisi d’idee”, non si riesce a capire perché questo telefilm continui ad essere rinnovato. Come si può preferire la quantità alla qualità? Perché è esattamente questo che si sta facendo, ormai di materiale per lavorare bene non ce n’è più e si sta allungando il brodo in modo ridicolo ma soprattutto inconsistente. In realtà nella camera degli sceneggiatori avevano già cominciato ad arrampicarsi sugli specchi tre anni fa, all’epoca della nona stagione, ma se a quei tempi qualcosa di salvabile ancora c’era, adesso invece Grey’s Anatomy non solo ha toccato il fondo ma ha anche iniziato a scavare.
In “You’re Gonna Need Someone On Your Side” Callie e Arizona devono chiedere ai loro amici di testimoniare in tribunale per la battaglia per la custodia di Sofia. Premesso che, a livello etico-morale, questa storyline sia riprovevole sotto molti punti di vista, rimane il fatto che non fosse assolutamente necessario un altro scossone al rapporto di Callie e Arizona, adesso invece la situazione è addirittura peggiorata.
Non è il caso di usare mezzi termini: tutto l’episodio è stato un flop. Gli autori volevano dare un tono a questa puntata, cercando, in qualche modo, di suscitare emozioni nello spettatore senza riuscirci. Vuoi per mancanza di impegno, vuoi perché arrivati a questo punto il materiale su cui lavorare è davvero poco ed è obiettivamente difficile produrre qualcosa di veramente buono.
La cosa che fa più arrabbiare, in assoluto, è il pessimo lavoro che sta venendo perpetrato (esattamente come un crimine) con la scrittura dei personaggi, che sono ben lungi da quei character ai quali ci si era affezionati nella prima decade, con l’unica eccezione di Alex. Tutti gli altri sono spesso incoerenti con sé stessi oppure si rivelano vuoti e privi di quella profondità che caratterizzava lo show. A partire da Meredith, che dice subito di sì alla richiesta di aiuto di Callie senza considerare che anche Arizona è sua amica, continuando con Amelia e Owen, che continuano la loro infinita saga di tira e molla, per finire con Stephanie, che avrà anche scelto sè stessa lasciando Guitar Hero, ma lo ha fatto con codardia, dimenticando le palle a casa. Sembrava quasi che volessero esaltare la sua scelta di salvaguardarsi, ma lo hanno fatto nel modo sbagliato. Ci si poteva tranquillamente risparmiare le sue lacrime e i suoi ricordi di infanzia che non hanno aggiunto nulla alla storia se non minutaggio.
Discorso analogo per il caso medico del giorno che, non soltanto non suscita le emozioni che i casi medici suscitavano nei bei tempi andati, ma anch’esso manda il messaggio sbagliato. Probabilmente l’intento degli autori era quello di far scendere qualche lacrimuccia per un decennale amore impossibile, ma il risultato è stato quasi ridicolo perché non c’è nulla di emozionante o romantico in un uomo che, da quindici anni, mente a sè stesso e alla moglie. Se un tempo si rimaneva coinvolti anche nelle storie degli innumerevoli pazienti dell’ospedale, adesso si ha voglia di prendere a schiaffi tutti.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Trigger Happy 12×20 | 7.65 milioni – 2.0 rating |
You’re Gonna Need Someone On Your Side 12×21 | 7.91 milioni – 2.0 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.