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Tutti almeno una volta abbiamo dovuto fare i conti con il nostro istinto, quella sensazione che si accende e permane nelle nostre menti, lasciandoci convinti di qualcosa nonostante l’assenza di motivi razionali. In filosofia l’istinto è stato classificato in tanti modi, istinto animale che spinge alla sopravvivenza, istinto di vita e perfino istinto di morte secondo Freud. E poi c’è quello che noi donne comunemente definiamo “istinto femminile”, un sesto senso che utilizziamo per vantarci con gli uomini e spiegargli la nostra capacità di percepire quello che ci succede intorno. Ma se già l’istinto di una donna può essere così forte, quanto può essere funzionale quello di una madre? È la storia raccontata in questo episodio di Grey’s Anatomy, che sta tornando a dare sempre più spazio ai casi medici, che ce lo dimostra.
L’attrice Sarah Chalke, (Elliot per gli amici di Scrubs) ha voluto raccontare la sua storia personale con lo scopo di dare maggior risalto alla malattia che aveva colpito suo figlio, la sindrome di Kawasaki. Ovviamente l’intento di Sarah era quello di far conoscere questa malattia e rendere tutti più consapevoli, ma non aveva fatto i conti con la vena tragica che caratterizza Shonda Rhimes, che le ha chiesto di interpretare personalmente il ruolo della madre. La storia è stata ben sviluppata, e sicuramente ha lanciato il giusto segnale, ma ha anche mostrato la grande forze e professionalità di Sarah Chalke, perché possiamo solo immaginare quanto sia stato difficile interpretare un ruolo del genere. Colpita dal potere dell’istinto di questa madre, anche Meredith decide di dar retta al suo, e in un finale che ci lascia decisamente tra il perplesso e il preoccupato, decide di sottoporre Zola ad un esame completo per scoprire la sua storia genetica, ma soprattutto si convince a voler ripetere il test per l’alzheimer (che aveva già fatto nella settima serie) stavolta determinata a voler conoscere il risultato. Non possiamo dire che questa storia ci abbia sorpreso più di tanto, conoscendo gli autori di questo show era quasi ovvio che una cosa del genere fosse stata solo momentaneamente messa da parte, pronta ad esplodere prima o poi. Sembra che quel momento sia arrivato, e nella prossima puntata dovremmo conoscere la verità… dobbiamo prepararci ad un nuovo ennesimo dramma?
Chi invece non dà per niente ascolto al suo istinto è April. Nelle ultime puntate sembrava totalmente presa dal suo paramedico, al punto tale da voler perfino partecipare al “carnevale” con lui, in questo episodio invece, c’è stato un piccolo ravvicinamento tra lei e Jackson; lui ha fatto quello che fa sempre, ogni volta che April ne ha bisogno è lì per lei, e davvero se la dottoressa Kepner seguisse di più il suo istinto sarebbe già nelle braccia del bel chirurgo plastico, invece lei continua con i suoi strani ragionamenti che a quanto pare, non confondono solo me, ma anche il suo attuale ragazzo, che convinto di assistere ad una dichiarazione velata le ha risposto con un bel “I love you too”; ora aspettiamo la reazione di April che magari, spinta da queste parole, potrebbe decidere di raccontargli tutta la verità sulla sua verginità.
Altra storyline interessante è quella che si prospetta per Owen. Il chirurgo d’urgenza ha iniziato a creare un legame con un bambino i cui genitori vengono ricoverati dopo un incidente in condizioni abbastanza critiche. In questa puntata abbiamo visto Hunt preoccuparsi per lui e cercare di tranquillizzarlo, ma sappiamo che questo bambino sarà presente fino al termine della stagione, quindi è inevitabile pensare che questa situazione andrà ad incidere sul rapporto tra Owen e Cristina riproponendo la questione figli. Credo sia un bene che se ne torni a parlare, perché per quanto felici siano al momento, è impensabile che questa relazione possa rimanere così, nascondendo o ignorando questo grande problema. La speranza è che questa volta la discussione venga affrontata davvero e in modo maturo; all’apparenza le loro diverse visioni sembrano incompatibili, ma magari Shonda darà sfogo a tutto il suo genio creativo e ci sorprenderà con una soluzione che metta d’accordo Owen, Cristina e tutti i loro fan.
Continua a non piacermi invece, la piega che sta prendendo la storia di Alex. Tralasciamo la presenza del terzo incomodo, ma è l’assoluta mancanza di interazione tra Alex e Jo negli ultimi episodi che mi lascia del tutto perplessa: come si pretende di voler costruire questa relazione e soprattutto come dovrebbe fare Jo a vedere Alex sotto una luce diversa se i due non si incontrano più neanche per sbaglio? Sinceramente sono delusa da questa situazione, e continuare da ormai tre episodi a vedere solo Karev infastidito dal fidanzato della Wilson non credo ci porti da nessuna parte. Per fortuna abbiamo almeno l’opportunità di vedere sempre più il tipo di medico che Alex è diventato, con April emotivamente scossa e il ginecologo non interessato, è andato lui a dare la notizia del decesso al marito della paziente, nonostante non fosse compito suo.
Il resto della puntata invece procede con Callie che deve preparare un discorso per una conferenza e che come sua abitudine, si trova un po’ in difficoltà con l’idea di parlare davanti ad una grande platea, ma che alla fine, grazie anche all’aiuto di Arizona, prendendo spunto dalla sua storia personale riesce a riorganizzare le idee dando vita a quello che, dall’introduzione, sembra un bellissimo discorso. La parte comica invece va a Derek e alla sua squadra di specializzandi. Insieme al servizio del neurochirurgo, Ross e Brooks cercano di attirare o mantenere la stima e l’interesse del loro superiore, dando vita all’inizio di quella che sembra una sana competizione chirurgica, come quelle che abbiamo visto a loro tempo scatenarsi tra quelli che rimarranno per sempre i nostri specializzandi.
PRO:
- La storia di Sarah Chalke e la sua forza nel raccontarla in prima persona.
- I casi medici riacquistano sempre più spazio.
- Callie alle prese con il discorso: nonostante l’agitazione iniziale riesce a riprendersi e grazie all’aiuto di Arizona e Webber partecipa alla conferenza.
- Il trio composto da Derek, Ross e Brooks: quest’ultima perfetto giocoliere e Ross geloso di perdere il dottor Shepherd.
- L’attenzione di Owen nei confronti del bambino.
- La dolcezza di Zola, quanto è cresciuta?
CONTRO:
- April non riesce ancora a capire cosa vuole.
- Shonda: “Questa è la stagione in cui voglio vedere Alex Karev innamorarsi di nuovo, trovare qualcuno che non lo lascerà” mancano solo cinque episodi alla fine della stagione ma non è successo ancora niente.
- C’è ancora una situazione di stallo per quanto riguarda le storie personali.
- Passeremo la settimana a preoccuparci: Meredith sarà positivia al test per l’Alzheimer?
In definitiva l’episodio è stato positivo, supportato dai casi medici che hanno aggiunto spessore, ma non posso fare a meno di sottolineare la mancanza di qualcosa… è come essere fermi in una specie di limbo, con nessun avvenimento particolare che muove le acque e nessun cambiamento significativo per i personaggi. Tuttavia, la season finale si avvicina, le prospettive del prossimo episodio sembrano interessanti, quindi se qualcosa deve succedere, nel bene o nel male, dovrebbe accadere presto.
VOTO EMMY
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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.