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La serie antologica horror Into The Dark prende di mira la festa più commerciale e sdolcinata dell’anno, ovvero San Valentino, per il suo quinto episodio, intitolato “Down”.
Il format del telefilm prodotto da Jason Blum e disponibile sulla piattaforma Hulu, è oramai consolidato e anche questa puntata continua sulla falsa riga delle precedenti, offrendo allo spettatore un vero e proprio film horror/thriller. L’episodio vede Daniel Stamm dietro la macchina da presa e Kent Kubena alla stesura del copione. Il regista tedesco, oltre ad aver diretto episodi delle serie tv Scream e Fear The Walking Dead, ha raggiunto una certa notorietà nel 2010 con il lungometraggio The Last Exorcism, che, in stile mockumentary, segue il filone degli horror a tema possessione demoniaca.
Questa volta, però, il sovrannaturale viene accantonato del tutto per lasciare spazio ad una storyline che, per quanto un po’ troppo tirata per i capelli, potrebbe verosimilmente accadere. I protagonisti dell’episodio sono Guy (Matt Lauria) e Jennifer (Natalie Martinez), due colleghi che si ritrovano, loro malgrado, bloccati in un ascensore a causa di un guasto e che, complice un ponte lungo (San Valentino + President Day), devono cercare di sopravvivere per tre giorni. L’ambientazione della puntata potrebbe ricordare un altro film horror, sempre del 2010, ideato e prodotto da M. Night. Shyamalan: Devil. Qui le persone intrappolate erano addirittura cinque, chiuse dentro una scatola di metallo a dover fronteggiare la presenza del Diavolo in persona. “Down” si discosta, fortunatamente, da questo soggetto, che altrimenti sarebbe risultato essere una vera e propria fotocopia. Nessuna minaccia soprannaturale, quindi, disturba la vicinanza forzata di Guy e Jennifer che, seppur inizialmente attratti l’uno dall’altra, alla fine finiranno per odiarsi e cercare di uccidersi a vicenda.
La pecca principale di “Down” è senza dubbio quella di essere troppo telefonato: a partire da metà puntata, infatti, soprattutto dopo la rivelazione del vero motivo del guasto tecnico, tutto diventa scontato e la conclusione della vicenda risulta essere prevedibile anche dal più stupido degli spettatori. Nonostante ciò, l’episodio può contare su svariati momenti di tensione narrativa, raggiunti grazie alla buona interpretazione degli attori, che sembrano davvero rivestire i propri ruoli, più che interpretarli.
Questa quinta prova di Into The Dark, nonostante non brilli per l’originalità, appare comunque un prodotto abbastanza godibile; “Down” potrebbe essere considerato il classico film horror da guardare in compagnia di amici sul divano, senza prenderlo troppo sul serio. La mano di Stamm e la mente di Blum si evincono dalle inquadrature, dalla suspense, dalla caratterizzazione dei personaggi e da alcune scene splatter che male non fanno. Guy e Jennifer si ritrovano coinvolti in una estenuante lotta tra gatto e topo, tra vittima e carnefice e ognuno di loro finisce col ricoprire entrambi i ruoli, anche se, a essere sinceri, la versione cazzuta di Jennifer lascia un retrogusto fastidioso in bocca. Matt Lauria, invece, è convincente nei panni dello stalker psicopatico, che alterna momenti di furia omicida a quelli in cui lascia trasparire tutto il suo disagio mentale.
All’inizio di questa recensione si è sottolineato il lato positivo di non essersi rifatti alla componente sovrannaturale, ma, anzi, quello di aver portato sul piccolo schermo una vicenda con protagonisti “normali”, così come “normale” potrebbe essere la profondità della psiche umana, che potrebbe trasformare anche il migliore degli uomini in un serial killer spietato. Forse è proprio questo a spaventare di più.
Il format del telefilm prodotto da Jason Blum e disponibile sulla piattaforma Hulu, è oramai consolidato e anche questa puntata continua sulla falsa riga delle precedenti, offrendo allo spettatore un vero e proprio film horror/thriller. L’episodio vede Daniel Stamm dietro la macchina da presa e Kent Kubena alla stesura del copione. Il regista tedesco, oltre ad aver diretto episodi delle serie tv Scream e Fear The Walking Dead, ha raggiunto una certa notorietà nel 2010 con il lungometraggio The Last Exorcism, che, in stile mockumentary, segue il filone degli horror a tema possessione demoniaca.
Questa volta, però, il sovrannaturale viene accantonato del tutto per lasciare spazio ad una storyline che, per quanto un po’ troppo tirata per i capelli, potrebbe verosimilmente accadere. I protagonisti dell’episodio sono Guy (Matt Lauria) e Jennifer (Natalie Martinez), due colleghi che si ritrovano, loro malgrado, bloccati in un ascensore a causa di un guasto e che, complice un ponte lungo (San Valentino + President Day), devono cercare di sopravvivere per tre giorni. L’ambientazione della puntata potrebbe ricordare un altro film horror, sempre del 2010, ideato e prodotto da M. Night. Shyamalan: Devil. Qui le persone intrappolate erano addirittura cinque, chiuse dentro una scatola di metallo a dover fronteggiare la presenza del Diavolo in persona. “Down” si discosta, fortunatamente, da questo soggetto, che altrimenti sarebbe risultato essere una vera e propria fotocopia. Nessuna minaccia soprannaturale, quindi, disturba la vicinanza forzata di Guy e Jennifer che, seppur inizialmente attratti l’uno dall’altra, alla fine finiranno per odiarsi e cercare di uccidersi a vicenda.
La pecca principale di “Down” è senza dubbio quella di essere troppo telefonato: a partire da metà puntata, infatti, soprattutto dopo la rivelazione del vero motivo del guasto tecnico, tutto diventa scontato e la conclusione della vicenda risulta essere prevedibile anche dal più stupido degli spettatori. Nonostante ciò, l’episodio può contare su svariati momenti di tensione narrativa, raggiunti grazie alla buona interpretazione degli attori, che sembrano davvero rivestire i propri ruoli, più che interpretarli.
Questa quinta prova di Into The Dark, nonostante non brilli per l’originalità, appare comunque un prodotto abbastanza godibile; “Down” potrebbe essere considerato il classico film horror da guardare in compagnia di amici sul divano, senza prenderlo troppo sul serio. La mano di Stamm e la mente di Blum si evincono dalle inquadrature, dalla suspense, dalla caratterizzazione dei personaggi e da alcune scene splatter che male non fanno. Guy e Jennifer si ritrovano coinvolti in una estenuante lotta tra gatto e topo, tra vittima e carnefice e ognuno di loro finisce col ricoprire entrambi i ruoli, anche se, a essere sinceri, la versione cazzuta di Jennifer lascia un retrogusto fastidioso in bocca. Matt Lauria, invece, è convincente nei panni dello stalker psicopatico, che alterna momenti di furia omicida a quelli in cui lascia trasparire tutto il suo disagio mentale.
All’inizio di questa recensione si è sottolineato il lato positivo di non essersi rifatti alla componente sovrannaturale, ma, anzi, quello di aver portato sul piccolo schermo una vicenda con protagonisti “normali”, così come “normale” potrebbe essere la profondità della psiche umana, che potrebbe trasformare anche il migliore degli uomini in un serial killer spietato. Forse è proprio questo a spaventare di più.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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“Down” rappresenta sicuramente un passo in avanti rispetto al precedente episodio, “New Year, New You”. Siamo quasi al giro di boa per la serie Hulu prodotta dalla Blumhouse Television e nostra curiosità ancora non è andata a scemare. Non si può dire di essere di fronte al prodotto dell’anno, ma l’idea di offrire un appuntamento horror mensile agli appassionati del genere continua a essere la scelta vincente. Chi segue Into The Dark non si aspetta una vera e propria rivoluzione in campo horror (anche perché si è già visto e sentito di tutto), ma vuole staccare la spina guardando un telefilm che rispecchi i propri gusti, senza pretendere troppo.
New Year, New You 1×04 | ND milioni – ND rating |
Down 1×05 | ND milioni – ND rating |
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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.