La Casa De Papel 3×08 – La DerivaTEMPO DI LETTURA 5 min

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Profesor: “No puedes arriesgar el plan por una mujer. Es la primera regla. Andres, eh, la primera: el golpe no puede verse intoxicado por una relación sentimental. Nunca.”

Berlin: “Eres tan tierno. […] Te diriges hacia el caos más absoluto y sigues empeñado en mantener el control. […] Estamos aquí, a cada paso, algo te va a salir mal, puede ser que te cueste la vida o incluso algo peor… y ese día lo que no puedes pensar es que tienes la culpa por algo que no podias controlar, entiendes? La vida está ahí. Disfrutar, hasta que se acabe la fiesta.”

La Casa de Papel decide di introdurre il finale di stagione con questo confronto aperto tra fratelli che aspettavamo da un po’, e che racchiude in sé la morale di tutta la serie tv: non importa quale e quanto perfetto sia il tuo piano, un giorno qualsiasi può accadere l’inevitabile perché tutto finisca lì, e l’unica cosa che conterà in quel momento sarà essersi goduti la propria vita. Questo scambio di battute, oltre che contenere la chiave di lettura di una storia che è stata spesso tacciata di vuotezza e qualunquismo, costituisce anche il punto di partenza del percorso di crescita personale del Profesor, el inadaptado que no sabe disfrutar de la vida”, che in seguito imparerà a essere vittima del caos, a vivere, ad esternare apertamente i suoi sentimenti. In questo episodio, finalmente, viene dato spazio alla coppia meno convincente della stagione, Sergio e Raquel, che riescono invece in poche scene ad esprimersi genuinamente senza sfociare nel sentimentalismo. Il loro lungo percorso sembrava dirigersi verso una direzione completamente opposta, dati i numerosi momenti di tensione nei quali erano emersi i dubbi circa una reale conversione di Raquel. In questa puntata, tuttavia, riesce chiarire definitivamente da che parte stia con il gesto più estremo che potesse fare: sacrificarsi per la banda. L’intero episodio è senz’altro incentrato su questo capitolo, che viene alternato come consuetudine ai momenti adrenalinici della rapina al Banco d’España, assemblando minuto dopo minuto un episodio in pieno stile La Casa de Papel come non se ne vedevano da tempo. Se c’è una cosa, infatti, su cui la serie non poteva permettersi di farsi smentire, è proprio l’abilità di dirigere l’action, unico fattore che ancora non annoia e per il quale continua ad essere seguita anche dai più scettici.
Escludendo la patetica parentesi di Tokyo che cerca di vendicarsi su Rio – anche se questi deliri teen, triste dirlo, sembrano essere ormai un elemento costitutivo della serie – questo season finale è un serrato scambio di colpi tra la polizia e la banda, e finalmente la realisticità torna ad incollare lo spettatore sulla sedia. Un grosso errore che questa stagione rischiava di commettere, infatti, era quello di far venire totalmente meno l’elemento centrale della plausibilità. In più occasioni, l’assurdità di alcune situazioni – come l’introduzione della camera decompressoria nel Banco o la creazione di una fornace per la trasformazione dell’oro in grani (di cui ancora non conosciamo esattamente l’utilità) – aveva fornito ottime argomentazioni ai detrattori della serie, essendo peraltro già stata eccessivamente velocizzata e frammentata la presentazione del piano, che costituisce la parentesi più caratterizzante e accattivante dello show. L’ultima puntata invece recupera le potenzialità della sceneggiatura, sviluppando in soli 45 minuti tre capitoli assolutamente credibili e praticamente impeccabili dal punto di vista narrativo, quali la finzione della fuga dal banco, l’attacco a Nairobi e la messa in scena dell’esecuzione di Raquel.
Elemento imprescindibile della buona riuscita di questa puntata, e tutto sommato dell’intera stagione, è senza dubbio l’ispettore Alicia Sierra. Come abbiamo già più volte considerato, la scelta di un antagonista all’altezza del Profesor è stata la novità migliore della stagione, e l’ispettore Sierra rappresenta il perfetto mix di intelligenza e follia, sangue freddo e spregiudicatezza, per portare lo scontro alla pari. Se durante il corso della stagione la negoziatrice aveva dato prova delle sue abilità, fermandosi però sempre un passo indietro rispetto al Profesor, in quest’ultima puntata dimostra di aver imparato a giocare il suo stesso gioco, e il colpo di scena della fine rappresenta in assoluto lo scacco più grosso che sia stato mai fatto nella corso di questa partita.
La parte 4 comincerà quindi da un nuovo equilibrio in cui la banda partirà nettamente svantaggiata, con Nairobi fuori gioco (che sia morta o gravemente ferita) e il Profesor che, caduto nella trappola di Alicia, sembra avere definitivamente abbandonato il temperamento, correndo il rischio di perdere il controllo della situazione.

Profesor: “Palermo, esto ya no es un atraco, ni un pulso al sistema. Esto es una guerra. Actúa en consecuencia.”

Dopo una serie di alti e bassi, la Casa de Papel ha rialzato l’asticella delle aspettative lasciandoci già sulle spine per l’attesa della prossima stagione (i cui primi episodi pare siano già stati girati in concomitanza con il finale della parte 3) e ci auguriamo, quindi, di trovare ancora più azione e magari ancora più dramma nel prossimo appuntamento al Banco d’España.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il ritmo dell’action
  • La ritrovata realisticità
  • Sergio e Raquel
  • Alicia Sierra
  • La futilità di Tokyo
  • L’ambiguità di Denver
  • L’ingenuità insolita di Nairobi
  • …di nuovo Bella Ciao

 

La Casa de Papel confeziona un finale di stagione di livello inaspettatamente alto, preparando apertamente il terreno ad una parte 4 senza esclusione di colpi.

 

Pequenas Vacaciones 3×07 ND milioni – ND rating
La Deriva 3×08 ND milioni – ND rating

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