“La distancia es la única manera de encontrar la paz.”
Se c’è un personaggio che più di ogni altro rimarrà impresso in questa stagione di La Casa De Papel è certamente Alicia Sierra (Najwa Nimri).
L’ormai ex-ispettrice è stata di fatto l’unico vero motore di tutta l’azione e unico personaggio degno di nota in questo recap della serie targato Netflix.
Partita, infatti, come villainess spietata e sadica, resa ancora più iconica per la sua “condizione”, in questa stagione il personaggio è stato ulteriormente approfondito mostrandone anche le contraddizioni, il background per niente banale e il caratteristico humour nero che non guasta.
Questo season finale ne decreta ufficialmente la consacrazione come regina indiscussa della serie, se non altro per essere l’unico personaggio veramente coerente di tutta la storia. Il suo obiettivo era infatti quello di scovare il Professore e così fa, a suo piacimento e dopo aver completamente sputtanato in diretta televisiva i suoi superiori. Tutto questo ovviamente con qualche forzatura e buco di sceneggiatura qua e là perché altrimenti non sarebbe La Casa De Papel.
La cosa certa è che, dopo questo episodio, il destino dell’ormai ex-ispettrice, e del suo gatto Commissario, è l’unico vero motivo per procedere nella visione di un’ulteriore stagione.
Per il resto anche quest’ultimo episodio conferma, se ancora c’erano dubbi, l’inutilità di questa operazione messa in piedi da Netflix per cui si è voluto allargare ulteriormente una serie che, già dalla fine della seconda stagione, poco o nulla aveva da dire in più al proprio pubblico.
Praticamente tutta la puntata è una lunga dissertazione e spiegazione di quello che, già nei precedenti episodi, era stato annunciato come il “piano Parigi”, da qui il titolo. Come di consueto, lo spettatore assiste “live” a tutto lo svolgimento dell’improbabile piano, sia all’interno che all’esterno del Banco de España, mente i discorsi in flashback del Professore illustrano passo per passo le varie fasi dell’operazione. Al di là del fatto che tale piano possa effettivamente avere successo nella realtà, la scrittura e il climax crescente che ne segue funzionano nel loro obiettivo di tenere incollato lo spettatore fino al totale dispiegamento del piano. Quello che manca alla base è il senso per tutto questo.
Ed è un po’ il problema di tutta questa stagione: si era partiti con il voler salvare Rio inscenando questa “rapina”, per poi passare al “salvataggio di Lisbona” per cui sono state necessarie ben 8 puntate quando, visti i mezzi a disposizione, ne sarebbero bastate giusto due. Il tutto sempre con evidenti forzature, buchi di sceneggiatura qua e là e ampie dosi di scene soapish tra personaggi abbastanza insipidi, mettendo da parte quei characters che invece avrebbero meritato un minutaggio più ampio. Uno fra tutti Palermo, che acquista spessore e dignità solamente nei flashback con Berlino, guarda caso altro personaggio di spessore di cui si sente sempre più la mancanza e il cui background, ancora oscuro, sarebbe degno almeno di uno spin-off; oppure Manila (la new entry Belén Cuesta) che solo in questo episodio si smarca definitivamente dal mero ruolo di “presenza scenica” facendo finalmente qualcosa di utile per la riuscita del piano; infine Marsiglia, vero e proprio “deus ex-machina” pronto a risolvere qualsiasi problema si presenti, da sempre personaggio più sottovalutato, che qui diventa di fatto una specie di parodia di sé stesso.
Insomma, poche idee e buttate giù male per una trama che si basa unicamente sulle sempre più elaborate sequenze d’azione, ma che manca di quella genuina ingenuità che aveva all’inizio.
L’unica soluzione, a questo punto, sarebbe mettere in pratica il consiglio dello stesso Berlino: porre fine, il più presto possibile, a tutto questo prima di ulteriori “salti dello squalo” non necessari, magari tornando a quello che era il cuore della vicenda originaria senza troppe sotto-trame pesanti a fare da contorno. Soprattutto dopo il cliffhanger finale che conferma, nel caso ci fossero ancora dubbi, che ci sarà una quinta stagione, anche se il come e il quando è ancora da scoprire (soprattutto viste le condizioni dell’attrice Itziar Ituño).
“Adios amigo mio. Estoy seguro de que, de una forma u otra, el tiempo nos volverà a juntar.”
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Tumbar La Carpa 4×07 | ND milioni – ND rating |
Plan Paris 4×08 | ND milioni – ND rating |
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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!
quanto volete scommettere che la “cattura” del professore si risolverà in un gran bluff nei primi 5 minuti della prossima stagione? un pò di doglie improvvise della Sierra (il fatto che sia incinta con un pancione oversize altrimenti a che scopo?) e puff, il prof si darà alla macchia e tutto ricomincerà come se niente fosse…
come direbbe un Fantozzi del terzo millennio.. la casa di carta è una boiata pazzesca!
E pensa che questa sarebbe l’opzione migliore, almeno risolverebbe tutto in maniera rapida e indolore! Purtroppo con una nuova stagione (che si presuppone avrà lo stesso numero di episodi) troveranno senz’altro il modo di complicarla ancora di più portandola all’inverosimile; comunque è abbastanza quotato il fatto che Alicia Sierra potrebbe unirsi alla banda in qualche modo.