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La Casa De Papel 4×07 – Tumbar La CarpaTEMPO DI LETTURA 4 min

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La famosa serie Netflix, inutile girarci attorno, soffre di una grave patologia che affligge moltissimi prodotti seriali moderni: il successo ottenuto ha oltremodo allungato la durata dello show.
Infatti se le prime due stagioni, o i due spezzoni che compongono la prima che dir si voglia, avevano un loro senso nonostante le evidenti criticità, la novità è venuta meno con il proseguire della storia, per una narrazione raffazzonata, poco credibile e piena di riempitivi e storielle da soap opera. Non è un caso allora se i numerosi flashback riguardanti Berlino risultino essere migliori della storia ambientata nel presente, evidente segno di come lo show sia ormai allo sbando.
Ben si capisce la volontà di Netflix di proseguire ad ogni costo un prodotto seriale ormai seguitissimo in tutto il mondo, ma la sensazione è che lo sviluppo forzato di questi nuovi episodi, abbia sì accontentato gli spettatori ma abbassando oltremodo la qualità dello show, piombando nella mediocrità assoluta.
A partire da “Game Over” la stagione è iniziata negativamente, con i primi episodi apparsi estremamente negativi, riuscendo a migliorare solamente con “Ko Tècnico” e, questo settimo appuntamento, per fortuna, segue la leggere ripresa, pur mostrando tutti i limiti già riscontrati in precedenza.
Si deve quindi valutare lo show consci di trovarsi davanti al classico prodotto seriale mainstream di Netflix, pensato e scritto per il grande pubblico, senza la pretesa di essere “The Wire“, ma questo non è necessariamente un male di per sé.
Il funerale improvvisato di Nairobi è stato un intenso momento di commiato per un personaggio che, nel bene o nel male, è stato uno dei più iconici della serie, riscontrando un ampio consenso tra il pubblico. Dopo che “Terminator Gandìa” ha messo militarmente in scacco la banda e ucciso il personaggio interpretato da Alba Flores, sorvolando sull’assurdità di praticamente tutte le scene action, il Professore decide di passare al contrattacco, utilizzando le armi più temute da ogni entità nazionale: Internet e i media.
L’utilizzo dei mass media e la loro capillare diffusione, tematica estremamente attuale, permette alla mente del piano di mettere in crisi le istituzioni iberiche, portando Tamayo a sacrificare prima il colonnello Prieto e poi Alicia Serra visto che, come teorizzava Machiavelli, la Ragion di Stato ha la precedenza su ogni altro aspetto politico e soprattutto umano. Senza dubbio questa è la parte migliore della puntata e, inserita in un contesto di valutazione globale, sicuramente la più veritiera per una storia che di credibile ha ben poco.
Infatti, l’improvviso cambio di fronte di Antoñanzas, avvenuto nella terza puntata, preparato da qualche riferimento ai diritti umani qua e là è inverosimile, nonostante il milione di euro datogli, visto che si tratta pur sempre di un poliziotto agli ordini di Tamayo, eppure non è questa la storyline peggiore, in quanto la presenza di Arturito riesce a fare di peggio; la sua storia non ha nessun senso né appeal e rappresenta la parte peggiore della serie, imbarazzante.
Fatto sta che Gandia, un perfetto killer che riesce a tenere in scacco decine di criminali da solo ma non sapeva come liberarsi da semplici manette, dopo essere incredibilmente sopravvissuto viene almeno mostrato gravemente ferito, crollando e venendo poi colpito da Tokyo durante le medicazioni, visto che l’anatomia umana non è un’opinione confutabile e con tutte quelle ferite era veramente il minimo. Meglio tardi che mai.
L’epiteto – meticcia – con cui l’ex militare chiamava Nairobi è stato un tentativo, debole, di affrontare alla lontana tematiche sociali, visto che in Spagna, come nel resto del mondo, molte minoranze etniche sono discriminate all’interno della popolazione e in questo senso va interpretato anche il cambio di sesso di Manila, tematiche che però non sono state sviluppate, rimanendo invece concentrati sulle dinamiche della rapina.
Con il contrattacco del Professore, con conseguente tentativo di liberare Lisbona in arrivo, la serie arriva all’ultimo episodio e sicuramente suscita curiosità nello spettatore per proseguire la visione, elemento che rimane il punto di forza della serie spagnola creata ad hoc per un binge watching compulsivo.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • L’utilizzo dei media e della legge a proprio favore, un’ottima mossa per il Professore e sicuramente più realistica rispetto al resto
  • Prieto e Alicia sacrificati, alla ragion di Stato non si comanda
  • Il funerale di Nairobi
  • Anche con tutte le criticità evidenziate, si ha comunque voglia di proseguire la visione
  • La storyline di Arturito è veramente imbarazzante, la cosa peggiore della serie
  • Antoñanzas che aiuta improvvisamente la banda è ben poco credibile
  • I flashback su Berlino sono migliori della storia presente, evidente segno di una serie ormai allo sbando

 

Un buon episodio per la serie di casa Netflix, soprattutto se paragonato alle prime puntate, che si sono rivelate un vero disastro. La valutazione è sufficiente ma non si può andare oltre, visto i tanti elementi negativi riscontrati.

 

KO Tècnico 4×06 ND milioni – ND rating
Tumbar La Carpa 4×07 ND milioni – ND rating

 

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Venera due antiche divinità: Sergio Leone e Gian Maria Volontè.
Lostiano intransigente, zerocalcariano, il suo spirito guida è un mix tra Alessandro Barbero e Franco Battiato.

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