(Henry David Thoreau)
Sousa: “I was taken out of my life for this!”
Deke: “Yeah, we all were!”
Fa certamente strano vedere una reazione del genere proprio da parte di Deke, avendolo visto sempre soddisfatto e più realizzato nel passato piuttosto che nel futuro, da lui tanto odiato. Sicuramente un qualche tipo di trauma lo ha anche lui per questo cambiamento così repentino, ma la cosa non è mai stata approfondita in termini negativi fino ad ora. Potrebbe essere un dettaglio interessante per analizzare un po’ di più il personaggio di Deke, in questo episodio mostrato in maniera molto più matura (non necessariamente in maniera positiva) rispetto al resto della serie. Infatti lo sfogo avuto con Sousa non è che la punta dell’iceberg che rappresenta la nuova serietà e maturità di Deke. Questa trova il suo culmine con il suo terzo – e ultimo – confronto con Freddy, che porterà proprio alla morte di quest’ultimo per mano del ragazzo dal futuro. Da “Know Your Onions” in poi, Deke ha avuto in un certo senso una sorta di conflitto interiore ripensando a Freddy. Dapprima, nel 1931, si affeziona al ragazzo, ma è presto portato a prendere una decisione: se ucciderlo e prevenire un futuro tragico per molte persone o se lasciare che la storia faccia il suo corso e nulla venga mutato. Il senso di colpa per aver fatto quest’ultima scelta divorerà Deke per le successive puntate, portandolo infine a un effettivo mutamento quando viene rapito e poi liberato proprio da Wilfred nel 1955. Non è la prima volta comunque che la serie mostra uno dei protagonisti uccidere un nemico a sangue freddo non tanto per senso del dovere quanto per puro desiderio personale. Basti ricordare Coulson e la sua vendetta nei confronti di Ward, o la morte di Ruby per mano di Yo-Yo.
Come è stato ampiamente dimostrato anche negli ultimi quattro episodi, con la sua settima e ultima stagione Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. si è permessa di osare molto più rispetto al solito, giocando spesso e sperimentando per portare episodi sempre diversi l’uno dall’altro, aiutati ovviamente dall’espediente dei viaggi temporali. L’apertura di “A Trout In The Milk” è l’ennesima dimostrazione di tale volontà da parte degli sceneggiatori, facendo seguire al consueto recap delle puntate precedenti una intro in perfetto stile anni ‘70/’80, con tanto di presentazione dei vari attori del cast principale. Un’aggiunta simpatica che non inficia assolutamente nella narrazione, ma arricchisce l’episodio con un particolare senso di nostalgia delle serie di quegli anni e un tocco di comicità sopra le righe decisamente apprezzabile.
Per concludere, c’è da dire che “A Trout In The Milk” è probabilmente uno degli episodi con più riferimenti non solo al passato della serie stessa, ma all’intero MCU. Per fare qualche esempio, il progetto Insight, che mette in moto la narrazione dell’episodio, era anche una parte fondamentale della storia di Captain America: The Winter Soldier; Roger Dooley invece, nominato da Coulson prima di entrare al Krazy Kanoe, era poi uno dei personaggi principali della serie Agent Carter; per non parlare dei tanti nomi che si possono leggere trai bersagli dell’HYDRA, che contano sia vecchi personaggi della serie che altri importanti provenienti dai film. Tanti piccoli dettagli insomma a cui la sesta stagione aveva disabituato e che lo spettatore più attento ha certamente piacere di cogliere.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Out f The Past 7×04 | 1.40 milioni – 0.2 rating |
A Trout In The Milk 7×05 | 1.37 milioni – 0.2 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.