Marvel’s Daredevil 3×07 – AftermathTEMPO DI LETTURA 3 min

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“I’m Daredevil, the real one.”

“Aftermath” è un episodio che si colloca precisamente a metà stagione, sia da un punto di vista strettamente numerico, sia per gli eventi descritti. Quand’è che un episodio di transizione smette di essere un filler, termine da considerare nella sua accezione negativa, e inizia ad essere un punto di raccordo, un episodio che raccoglie i cocci e tante altre definizioni che lo dipingano positivamente come verrà ora descritto? La riuscita di “Aftermath” come buon episodio, in cui relativamente poco succede, dipende essenzialmente dal fatto che nei precedenti sei episodi accade di tutto, con un culmine particolare nel sesto episodio, e accade di tutto in maniera ordinata, equilibrata e ben distribuita.
La 3×07 è anche la puntata in cui si iniziano a tirare le somme sulla psicologia dei personaggi cui finora è stato per forza di cose dedicato più spazio. Se dall’inizio della stagione Matt Murdock sta compiendo una rapida risalita – caratterizzata da improvvise ricadute dovute fondamentalmente alle botte – Karen Page sta facendo i conti con i fantasmi del suo passato. Aver condotto al patibolo l’ergastolano che sarebbe stato un testimone chiave contro Fisk sembra in questo episodio essere la vera e propria goccia che fa traboccare il vaso sui suoi sentimenti.
Leggermente più macchiettistico rischia di essere Foggy Nelson, forse mai preso troppo sul serio. La sua vita di coppia assume toni più leggeri di quelli più gravi della già citata Karen o di un distrutto e disperato Matt Murdock. Interessante ed efficace la sequenza in cui vi è lo sfogo con Maggie, dove si vede, forse per la prima volta, un Matt decisamente sconvolto ed esasperato per la situazione. Tornando a Foggy, il suo personaggio riacquisisce colore nel momento in cui viene lasciata in sospeso una sua presunta scoperta su quelli che sono i veri piani di Wilson Fisk.
Uno dei punti a favore di questa stagione è il personaggio dell’agente Nadeem. Nella poca riuscita di altre serie Marvel/Netflix, tra le cause, vi è proprio la tendenza ad inserire personaggi totalmente fuori dall’empatia del pubblico. Buttati lì a caso proprio. Nel primo episodio di questa stagione viene compiuta una mossa decisiva per il gradimento futuro della stessa: parte una retrospettiva su Nadeem, non particolarmente lunga, ma sicuramente efficace per rendere il personaggio coinvolgente il giusto per non creare momenti morti nel minutaggio degli episodi. Proprio il finale di questo episodio prepara il terreno per la seconda metà di stagione grazie al confronto finale tra Nadeem e Matt. La rivelazione finale sembra convincere l’agente dell’FBI, tracciando così uno schieramento in maniera quasi definitiva.
Il grande assente di questo episodio è Pointdexer, destinato a diventare un importante villain per chi conosce l’universo cartaceo di Daredevil. La sua assenza è totalmente giustificata, sia per la botta di matto avuta nel precedente episodio, ma soprattutto perché evidenzia alla grande un’altra virtù di questa stagione. Non ci si trova, infatti, davanti all’ennesima stagione “verticale” con un villain diverso, messo lì magari anche per strizzare l’occhio al fan. Ci si trova invece di fronte ad una continuità nella caratterizzazione imperiosa di Wilson Fisk come “cattivo” principale, riuscendo comunque ad introdurre una figura storica nel mondo del fumetto supereroistico. Che questo sia, almeno in questo momento, una specie di burattino del vero villain è il giusto incastro per armonizzare i due aspetti. Vedere, ad inizio episodio, Fisk di fronte al muro bianco dove in passato c’era un quadro comunque completamente bianco (sempre con Bach sullo sfondo) segna in maniera definitiva la continuità e la ciclicità del suo essere principale antagonista di questo ciclo seriale.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Episodio di transizione necessario vista la mole di eventi
  • Richiamo di Fisk davanti al quadro
  • Ripercussioni degli ultimi eventi sui personaggi
  • Confronto finale Matt-Nadeem
  • Ritorno di Melvin Potter
  • Foggy smorza un po’ la tensione

 

Si è detto che in questo caso specifico è cosa buona e giusta trovarsi a essere un episodio di passaggio. Il giudizio positivo è indubbio, ovvio che, presi asetticamente gli episodi e paragonati tra loro, in questo caso pesa un po’ l’assenza di travolgenti scene d’azione o eventi clamorosi, come nei precedenti episodi.

 

The Devil You Know 3×06 ND milioni – ND rating
Aftermath 3×07 ND milioni – ND rating

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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.

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