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Marvel’s Daredevil 3×06 – The Devil You KnowTEMPO DI LETTURA 3 min

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Matt:Who are you?
Bullseye:I’m Daredevil.

Chi si aspettava il ritorno del famigerato costume di Daredevil nel breve periodo rimarrà sicuramente felice, ma decisamente anche un po’ confuso. Più si va avanti nella visione di questa stagione e più si apprezza il lavoro fatto da Oleson e colleghi, minuzioso quanto basta ma anche dannatamente semplice, ovvero tutto quello che serve per creare un po’ di eleganza senza strafare. Ed il risultato è un altro Bless che rende giustizia a questa puntata.
L’influenza di Wilson Fisk è alla base il DNA di questa stagione, la scrittura sembra infatti quasi più finalizzata a tridimensionalizzare e tratteggiare al meglio tutte le sue sfumature piuttosto che focalizzarsi come fatto all’inizio, nei primi due episodi, con Matt. Questo non è da considerarsi come un errore, quanto piuttosto come il risultato di questo enorme potere che Fisk ha su tutto e tutti. Il risultato più esplicito è quello avuto su Dex, il suo nuovo giocattolo personale costruito con tutta tranquillità durante la prigionia attraverso la solita empatia e arguzia che lo caratterizza e lo fa amare anche dagli spettatori.

Fisk: “The attention that it brings is an impediment for my plan. Fortunately, the public is easily distracted. Which makes the solution for my problem quite simple. The city needs a new villain. And I think I might’ve found him.”

Si concludeva con queste parole la scorsa puntata e questa “The Devil You Know” porta decisamente a conclusione questo progetto, ma non come lo si poteva immaginare. Se i più attenti immaginavano già un Dex in versione Bullseye e il suo nickname come villain, Oleson la pensa invece diversamente. Prendendo tutti alla sprovvista (ma al tempo stesso anche alzando decisamente la qualità della storia), Fisk e Oleson prendono Bullseye e lo travestono da Daredevil andando quindi ad infangare ulteriormente la nomea di Matt e del suo alter ego. Una scelta oculata, audace ma anche leggermente surreale se si pensa al livello di dettaglio ripreso nella realizzazione del costume di Daredevil.
Nella resa scenica di questa trasformazione, la regia ovviamente gioca un ruolo fondamentale anche in questa puntata, con un’attenzione particolare durante lo scontro “tra Daredevil” ma anche in ogni singola e normalissima scena che in qualche modo viene rinvigorita e migliorata. E gli occhi ringraziano sempre e comunque. Lo scontro tra Matt e Dex è una delizia, la cura scenica sia del combattimento che delle varie prospettive/inquadrature è da Emmy immediato, per non parlare poi della potenza intrinseca della situazione.
Bisogna comunque ammettere che il Bless finale è molto spinto dagli ultimi 10 minuti, “The Devil You Know” è infatti un diesel che parte lentamente con il secondo primo incontro stagionale tra Matt e Karen, prosegue con la crisi dei valori di Dex e termina con la strage al New York Bullettin. Siamo consci che non è giusto fare paragoni con le altre serie Marvel/Netflix ma è abbastanza evidente che, a serie invertite, puntate come questa sarebbero terminate con uno Slap o al più un Save Them All. Onore e gloria quindi ad Oleson per questi primi 6 episodi che sono decisamente da applausi.
Nota a parte che non c’entra molto con la recensione: fa ridere pensare che l’attore che interpreta ora Bullseye sia stato molto vicino a ricoprire il ruolo di Captain America.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Scontro “tra Daredevil” in ogni possibile dettaglio
  • Reunion tra Matt, Karen e Foggy
  • Regia impressionante
  • Sempre e comunque Vincent D’Onofrio
  • Essendo una puntata “diesel” c’è un po’ di lentezza all’inizio

 

Episodi come questo “The Devil You Know” ricordano a tutti il divario abissale che c’è fra Daredevil e qualsiasi altra serie Marvel di Netflix e di qualsiasi altro network.

 

The Perfect Game 3×05 ND milioni – ND rating
The Devil You Know 3×06 ND milioni -ND rating

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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