Mr. Corman 1×07 – Many WorldsTEMPO DI LETTURA 3 min

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Recensione 1x07 Mr. CormanLa creatura di Joseph Gordon-Levitt, giunta al settimo episodio, continua a riservare sorprese e a rinnovarsi continuamente. La prima parte di stagione è stata caratterizzata da episodi autoconclusivi senza una vera e propria trama orizzontale. Il quinto episodio, con la morte di Dax, sembrava aver dato inizio ad un cambio di rotta. Infatti, nel sesto, “The Funeral”, si parte proprio da quell’ultimo evento per innescare una vicenda, il riavvicinamento di Josh e Meg, potenzialmente estendibile nei successivi episodi.
Ancora una volta, però, Mr. Corman sorprende lo spettatore spaesato, ponendolo davanti ad un episodio che rimette in pausa la narrazione (nonostante, paradossalmente, sia composto da tantissime narrazioni diverse).

IL MULTIVERSO DI MR. CORMAN


In una rielaborazione molto personale del tema “What If…?”, Gordon-Levitt decide di mostrare diverse possibili vite del suo protagonista. La teoria del multiverso è un tema molto caro alla fantascienza (e al mondo dei fumetti). La possibilità che esista un insieme di universi o dimensioni parallele al di fuori del nostro spaziotempo, e quindi diverse versioni di noi stessi, permette di spaziare facendo evolvere le narrazioni in varie ramificazioni.
Nel caso di Mr. Corman, il multiverso rappresenta un divertissement che dura giusto il tempo di una puntata. Infatti, nel finale di episodio Josh è di nuovo quello che si conosceva. Gordon-Levitt si diverte però con il suo stile originale e ispirato dal solito mondo onirico. Infatti, il suo multiverso è un insieme di mondi chiaramente fittizi, con elementi immaginari e irrealistici, dove solo Josh e pochi altri si muovono normalmente, mentre tutto il contorno sembra ritagliato dalle pagine di un giornale.

TANTE VITE PER TANTI JOSH


In “Many Worlds” ci sono tante vite per Josh che dipendono da scelte diverse sue (restare con Meg inseguendo il sogno musicale), scelte diverse altrui (la madre sceglie di restare col padre) o fattori anche casuali (diventa un businessman). Non sono solo tante vite però, sono anche tanti Josh. Il contesto in cui si vive produce un effetto, inevitabilmente. Così, non è sempre lo stesso Josh a vivere situazioni totalmente diverse, è un Josh diverso per ognuna di esse.
L’uomo che vede il mondo affondare dall’alto del grattacielo non è lo stesso Josh che in Russia frequenta un club segreto per omosessuali. Non è il Josh che fa un intervention alla madre né tantomeno quello che, convinto che la ricchezza lo renda migliore, maltratta una cameriera che l’ha rifiutato.

LA RICERCA DELLA FELICITÀ


L’unica cosa in comune a tutti questi Josh è che nessuno di loro sembra veramente e pienamente felice. L’obiettivo di queste “operazioni narrative” è spesso quello di mostrare come, nonostante le tante strade percorribili nella propria vita, la fortuna o la sfortuna di incontrare determinate persone o avere o meno il coraggio di fare scelte difficili, alla fine il risultato non cambi. “La vita è insoddisfacente“, per citare un personaggio di Woody Allen che invece che viaggiare tra universi viaggia tra epoche. Il pessimismo e il cinismo di Josh sono tali da non aver solo infettato Meg e la loro relazione, come emerge nel precedente episodio.
Anche negli universi in cui sembra felice ci sono segnali di disturbo (su tutti, quello totalmente opposto in cui la madre è rimasta col padre, sua sorella non si è realizzata e lui ha una famiglia felice).

UN FINALE DOLCEAMARO


Terminando con l’universo in cui è lui a morire al posto di Dax, nella disperazione di amici e famiglia, Mr. Corman suggella un episodio malinconico che infonde tristezza e strappa più di una lacrima allo spettatore. Così, il finale che ci catapulta nella realtà del Josh che conosciamo è scoraggiante e rassicurante allo stesso tempo. Infatti, da un lato ricorda come, nonostante le tante vite immaginabili, solo una è quella che si vive veramente: quella che c’è qui e adesso, in un preciso spaziotempo. Dall’altro ricorda come, nonostante questa possa essere difficile e insoddisfacente, non è detto che con altre scelte, altre strade, sarebbe migliore. Un finale dolceamaro per un altro stravagante episodio di Mr. Corman.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Novità: Mr. Corman sembra rinnovarsi a ogni episodio
  • Finale dolceamaro
  • Recitazione, in particolare Debra Winger
  • Nulla da rilevare


Solo apprezzandone la stravaganza si può apprezzare Mr. Corman che, ancora una volta, confeziona un episodio sui generis ma che lascia il segno.

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