1899 1×05 – The Calling – Il RichiamoTEMPO DI LETTURA 3 min

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1899 1x05 recensioneLa nuova serie di Baran bo Odar e Jantje Friese prosegue con un episodio spiazzante che regala qualche risposta, ma al tempo stesso fa sorgere nuovi quesiti nello spettatore. Una piramide di misteri, per usare una figura significativa all’interno dello show, difficile da scalare che continua ad aumentare puntata dopo puntata.

MAURA FRANKLIN SINGLETON


Finalmente viene rivelata la vera di identità di Maura Franklin che, non troppo a sorpresa, in realtà ha un altro nome ossia Maura Singleton, figlia di Henry, proprietario delle navi e studioso del comportamento umano, ossessionato dai suoi studi.
Visto la rivelazione sul Progetto Kerberos, nome con cui Henry si riferisce alla nave, viene  confermata salvo sorprese l’ipotesi di un grande esperimento comportamentale dietro agli avvenimenti della nave e probabilmente ve ne sarà anche una terza visto che nel primo episodio si parlava di tre navi acquistate dagli inglesi.
Dopo un paio di episodi pieni di flashback di approfondimento sui vari character, questa quinta puntata invece si concentra quasi esclusivamente su eventi corali e infatti il fulcro della puntata arriva con il misterioso richiamo che all’improvviso decreta il suicidio di massa di quasi tutti i passeggeri della nave, passeggeri che non è detto siano morti realmente, lasciando pochi superstiti sulla Kerberos.
La splendida open cold riguardante Maura getta ulteriore mistero sul vero ruolo della dottoressa all’interno del progetto del padre, con Eyk che si scopre essere anche il capitano della Prometheus.
Ma a colpire ancora di più  è il varco, in un altro mondo o in un’altra linea temporale, scoperto tramite l’apertura di un passaggio che ricorda molto quella di Diagon Alley e catapulta Maura, Eyk, Daniel e il ragazzo in una realtà parallela di cui non si ancora niente.
Per quanto riguarda invece gli aspetti tecnici della serie, il comparto tecnico globalmente si conferma di altissima qualità, con una fotografia dai toni freddi e cupi che rende al meglio l’atmosfera sulla nave, sia ambientale che psicologica, mentre la bella e martellante colonna sonora impreziosisce numerose scene degne di nota.

TANTI MISTERI, POCHE RISPOSTE


Anche se qualche risposta viene data in questo quinto appuntamento stagionale, le domande continuano ad aumentare e arrivati al quinto episodio lo spettatore inizia a chiedersi se in sole tre puntate la serie riuscirà a rispondere concretamente a tutto quanto visto sino ad ora.
Tra presunti salti temporali, senza dimenticare scarabei magici e misteriose piramidi, la confusione regna sovrana e questo non è per forza un bene a soli tre episodi dal termine della stagione, visto che chiudere in maniera ottimale una narrazione così complessa è compito veramente arduo.
Si possono fare molteplici ipotesi su chi siano Daniel e il ragazzo, magari fratello e figlio di Maura, e su quale sia il vero obiettivo di Henry Singleton e forse è proprio questo il bello dello show, salvo poi essere smentiti completamente su tutta la linea.
Al di là dei dubbi e legittime perplessità, 1899 rimane al momento una delle serie più interessanti dell’anno, ma sarà la validità del finale e relative risposte che porterà a decretarne il vero successo o l’essere considerata una grande occasione sprecata.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Open cold splendida
  • Colonna sonora e fotografia degne di nota
  • Il richiamo e il suicidio di massa
  • Progetto Kerberos
  • Il varco verso un’altra realtà
  • Tantissime domande e misteri, per ora quasi nessuna risposta. Riuscirà la serie in tre episodi a rispondere in modo adeguato a tutto? Per ora regna la confusione

 

Un ottimo episodio per la nuova serie di casa Netflix che conferma quanto di buono visto sino ad ora. 1899 non ha smesso di stupire sin dal pilot con una narrazione caratterizzata da un comparto tecnico eccelso e una storia estremamente interessante, anche se per ora, molto confusionaria: il rischio è quello di accumulare troppe domande rispetto al tempo a disposizione. La valutazione della puntata non può che essere ampiamente positiva ma è anche tempo di dare qualche risposta importante agli spettatori. Non resta che proseguire il binge-watching.

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Venera due antiche divinità: Sergio Leone e Gian Maria Volontè.
Lostiano intransigente, zerocalcariano, il suo spirito guida è un mix tra Alessandro Barbero e Franco Battiato.

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