Quattro stagioni non sono tante per una serie tv. Quattro stagioni, ognuna di 8 episodi da 30 minuti, non rendono Barry uno show da guinness dei primati in fatto di longevità.
Tuttavia, le quattro stagioni di Barry hanno attraversato una delle fasi storiche più particolari della storia recente. Di fatto, il primo episodio di Barry risale a 5 anni e una pandemia fa. Il mondo nel frattempo è cambiato, il mondo seriale ha proseguito la sua inesorabile evoluzione verso piattaforme streaming e ingordigia narrativa dove tutto è serializzabile (anche ciò che è stato serializzato in passato, ma magari in una maniera che adesso non va più tanto bene).
Barry, in questo complicato universo, rappresenta uno dei tanti liquori pregiati, magari in una confezione piccola, da centellinare goccio per goccio, soprattutto ora che ne rimane poco.
UN NUOVO STATUS
Il pregio effettivo di Barry è quello di essere stato uno show che non si è mai adagiato su un singolo status narrativo, come potrebbe essere normalmente in una comedy. Barry killer prezzolato, inseguito da una detective, che si finge attore usando come nascondiglio il mondo frivolo dello show business: ottima premessa per una serie che cerca spunti comici, noir e grotteschi allo stesso tempo. Barry non si è mai fermato per specchiarsi e ha scelto il realismo. Una situazione come quella sopra descritta non poteva durare, ed ecco che ogni stagione ha rappresentato un’evoluzione narrativa drastica: dall’omicidio della detective Moss, alla scoperta della vera identità del protagonista da parte di Cousineau, fino all’arresto.
Ogni stagione ha portato la narrazione verso un punto di non ritorno. Legittimo quindi che questa quarta e ultima potesse iniziare dal protagonista in galera, ormai sotto i riflettori dell’opinione pubblica e di tutte le persone che gli sono state intorno, più o meno ignare, nelle precedenti tre stagioni.
L’episodio 4×01, nello specifico, è di riassestamento: vede Barry fuori dai giochi, Bill Hader dietro la cinepresa e l’intero parco personaggi ad assorbire il colpo.
BARRY IL CATTIVO FUORI DAI GIOCHI
L’aspetto che più si vuole evidenziare in questa premiére è quello riguardante il parco personaggi descritto nelle precedenti tre stagioni, le loro stranezze, la loro dubbia moralità e cosa rimane nel momento in cui l’effettivo cattivo è fuori dai giochi.
Degna di nota è forse la sotto trama da cui ci si può aspettare di più, ovvero quella riguardante Sally, in piena crisi per aver scoperto, appena scesa dal volo, la natura del suo ex fidanzato. Il focus specifico con la sua famiglia è impietoso: due figure tra l’anaffettivo e il superficiale rendono palese il narcisismo e la costante distrazione dell’attrice che è riuscita addirittura a stare con un killer senza accorgersene. Le scene di tensione all’interno della casa della sua famiglia sono forse i momenti più intensi dell’episodio che destano curiosità per il loro sviluppo.
Più macchiettistica la storyline dei due ex boss amanti, dove in ogni caso emerge la natura criminale, dietro un idillio nascente. Hank nasconde a Cristobal della scoperta dell’arresto di Barry, mentre Cristobal non fa in tempo a essere fuggito che già intravede piani di grandezza ed espansione nel luogo desertico dove si sono trasferiti.
In ultimo, Cousineau sembra voler continuare ad essere stupido, anche dopo i momenti di coraggio e lucidità della scorsa stagione. Anche in questo caso mania di protagonismo e narcisismo salgono alla ribalta.
UNA SERIE IN DIVENIRE
Sapendo che si tratta dell’ultima stagione, sapendo che Barry non si è mai adagiata su uno status quo specifico e conoscendo l’enorme qualità dello show, non si può che attendere i restanti appuntamenti con curiosità e con grande aspettativa. Un’aspettativa alta ma sapiente, paziente e consapevole, quasi malinconica. Malinconica per la consapevolezza di star assistendo ad una felicissima serie, in cui poco e niente è andato storto ma con un pubblico non certo delle grandi occasioni.
Una serie, tra l’altro, che per poter mantenere gli altissimi standard promessi ha dovuto limitarsi a sole quattro stagioni di 8 episodi l’una.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Sulla carta “Yikes” non avrebbe niente che non va. Tuttavia, come citato nei thumbs down, è palese che si tratta di un episodio introduttivo al nuovo (e ultimo) status del protagonista e dei personaggi principali. Quindi lecito aspettarsi momenti elevatissimi per poter dare la valutazione che Barry come serie merita.
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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.