The Blacklist 10×08 – The Troll Farmer (No. 38): Pt. 2TEMPO DI LETTURA 4 min

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The Blacklist, giunta ormai all’episodio 10×08, decide di ricordare ai suoi affezionati spettatori perché è diventata per loro un appuntamento fisso, diversi anni fa. Lo fa riproponendo tanti ingredienti alla base del suo successo, tutti amalgamati in un episodio dove le emozioni sono protagoniste.
Quello dell’immagine, fra Red e Agnes, è solo uno degli incontri di cui è costellata la puntata: gli altri sono quelli fra il Concierge del Crimine e il socio Phil e quello fra Alban Veseli (The Freelancer) e Bo Chang (The Troll Farmer).
Quest’ultimo non si è guadagnato l’immagine solo perché il prossimo episodio è intitolato “The Troll Farmer – Pt.3″ (e quindi ci sarà modo di rivedere il pirata informatico cinese). Per quanto riguarda Alban Veseli, invece, è in giro da così tanto tempo eppure non muore mai, tanto che si sta praticamente guadagnando di diritto un posto nel gran finale dello show, qualunque esso sia.

COL SALUTO DEGLI AMICI (E DELLE CAPRETTE)


Il dialogo tra Red e Phil merita un’analisi approfondita. Innanzitutto, dà modo a James Spader di sfoderare tutta la sua abilità teatrale in una sontuosa Storiona della Buonanotte. Si parla di estati trascorse da bambino, alla fattoria della nonna, con la capretta Belka. Il nome dell’animale è russo e, anche se non si fa menzione di dove fosse la fattoria della nonna, una provenienza di Red dall’ex Unione Sovietica sembra ormai assodata.
Il punto cruciale, stilistico e contenutistico, arriva quando tutto finisce in niente. Cioè, quando si scopre che nel capanno dove al bimbo era vietato andare non c’è nulla di particolare, sgonfiando tutta la suspense costruita sapientemente con la narrazione precedente. L’effetto scenico è ottimo, ma si spera proprio non preluda ad una soluzione poco soddisfacente del mistero legato alla vera identità di Raymond Reddington.
Intanto, comunque, il messaggio per Phil è arrivato forte e chiaro, gentile ma spietato. Sta solo all’uomo tenerne conto.

REDDINGTON TASK FORCE


Red, quindi, è nella sua forma migliore, ma la Task Force non è da meno. Mandare sul campo il binomio Dembé – Ressler è sempre la soluzione più efficace. Questo non vuol dire non si possa aggiungere un gusto in più mettendo Siya Malik d’appoggio al computer. La nuova arrivata riceve anche un prezioso sigillo d’approvazione da parte del Concierge del Crimine quando le viene consegnato il collega dell’MI6 che le aveva causato grossi guai in Inghilterra.
Del gruppo potrebbe entrare a far parte anche Herbie, ma una scelta simile susciterebbe non poche perplessità. Si possono tralasciare i dubbi riguardanti i test fisici e psicologici che occorre superare per far parte dell’F.B.I. (soluzione semplice: è la Reddington Task Force, ne fa parte chiunque Reddington desideri), inoltre, se è stato ammesso Dembé, va tutto bene. Tuttavia, si rischia di vedere il simpatico analista entrare nel gruppo solo per dare una storia d’amore a Siya Malik e non se ne sente il bisogno.

GUERRA ATOMICA NEL CYBERSPAZIO


Al centro di questo episodio e del prossimo c’è il furto di un malware, un virus informatico capace di penetrare ogni sistema di sicurezza.
Si getta così un’ombra anche sul momento più disteso e gioioso della puntata: l’incontro tra Red e Agnes di cui si diceva all’inizio. La ragazzina, infatti, tiene un vlog. All’arrivo dell’amico “Pinky” stava registrando e, appena lui le ha detto di spegnere prima di mettersi ad aiutarla, lei lo ha fatto. Qualcosa, però, potrebbe essere rimasto registrato.
Inutile dire che, dati sul Concierge del Crimine, rubati grazie ad un virus potentissimo e messi in mano ad un esperto di disinformazione, possono davvero trasformarsi in un’arma atomica e anche una ragazzina innocente come Agnes potrebbe andarci di mezzo.
Nel finale, Red ha dichiarato di avere un piano per sistemare Wujing in 72 ore. Potrebbe essere la degna conclusione della prima metà della stagione.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Storia della capretta Belka
  • Task Force utilizzata al meglio
  • Incontro Red – Agnes
  • Le pasticcerie di Vienna
  • Il cappellino rosa spettava ad Agnes
  • Se Herbie deve entrare nella Task Force per una sotto trama romantica, anche no

 

Il lungo film prosegue, con emozioni e momenti più riflessivi rispetto alle corse a perdifiato della puntata precedente. Gli ingredienti che hanno decretato il successo della serie ci sono tutti, serviti con eleganza. Certo, dieci anni sono passati dagli esordi e, solo per questo, il sapore è un po’ diverso, un po’ da ultimi giorni di scuola, ma così è la vita. Intanto, pare saggio prepararsi ad una prossima puntata altamente adrenalinica.

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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