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The Marvelous Mrs. Maisel 5×03 – Typos And TorsosTEMPO DI LETTURA 4 min

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La costruzione tra presente e futuro prosegue, questa volta prendendo in esame Ethan che nel 1984 si ritrova a lavorare in un kibbutz in Israele, mentre porta avanti gli studi per diventare rabbino.
I flashforward permettono allo spettatore di osservare una Midge carica sì di energia, ma che sovrasta in maniera tediante i propri figli. Il disinteresse con cui si approccia a Ethan ne è un esempio lampante, nonostante cerchi di sottolineare di essere addolorata di non essere stata informata del fidanzamento del figlio. Midge si riconferma un fiume in piena anche negli anni ’80, quindi, mentre il suo selfcontrol sembra aver perso leggermente terreno. Forse dovuto anche al fatto di aver perso il proprio mentore lavorativo, Susie.

MIDGE AL THE GORDON FORD SHOW


“Typos And Torsos” è l’episodio che chiude il trittico iniziale con cui Amazon Video ha fatto debuttare quest’ultima stagione di The Marvelous Mrs. Maisel. Un episodio che si attesta sul livello qualitativo dei precedenti, senza alzare ulteriormente l’asticella. Ciò che questo episodio va a perfezionare è il nuovo contesto narrativo riguardante Midge, ossia il Gordon Ford Show, unitamente al collegamento narrativo tra Rose e la trama principale.
Midge passa dalle stalle alle stelle. La donna, prima attacca pubblicamente Gordon per il suo errore nell’utilizzo corretto dei tempi comici e per non aver sfruttato la prima battuta scritta da lei; successivamente rientra nelle grazie dell’uomo che, evidentemente alticcio, le confessa che “con quegli occhi e con quella bocca” sarebbe impossibile rimanere arrabbiati. Lo sguardo non privo di interesse di Midge lascia trasparire all’orizzonte una possibile storia d’amore tra i due. Possibile sviluppo narrativo che porta lo spettatore a chiedersi, nuovamente, la necessità di un personaggio come Sylvio all’interno dello show visto e considerato il suo mancato utilizzo.
Rose, ormai sull’orlo di una crisi di nervi, chiede aiuto a Susie per risolvere il problema delle matchmakers. Cosa che avviene nel giro di una manciata di minuti chiudendo di fatto la diatriba e la sottotrama stessa o quanto meno riavvicina Rose ai personaggi tipicamente principali (Susie e Midge).

PERSONAGGI IN CERCA DI TRAMA? A QUANTO PARE…


Non si può dire lo stesso di Abe, in questo episodio occupato in una logorante stesura di scuse per un banale errore di battitura nella scrittura di un articolo. Parentesi leggera e surreale tipica dello show che permette al pubblico di tirare un poco il respiro durante l’ora circa di visione.
Joel, Shirley e Moishe si ritrovano all’incirca nella stessa situazione soprattutto a causa della fuga/partenza di Mei.
Il primo risulta totalmente abbandonato a se stesso, comparendo ormai solo nelle sequenze riguardanti il night club da lui gestito.
Shirley e Moishe, d’altra parte, chiudono la puntata riavvicinandosi, uniti dal dolore della perdita di un nipote che ormai vedevano già loro. Molto tenera la sequenza conclusiva che li mostra dolcemente abbracciati, nonostante rappresenti un qualcosa di diametralmente opposto rispetto alla caratterizzazione di entrambi.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Episodio che chiude il trittico: una lunghissima premessa per presentare al pubblico quest’ultima stagione
  • Flashforward riguardante Ethan
  • Midge e Gordon, un rapporto che sboccia tra litigi e baci mancati
  • Shirley e Moishe: la fuga di Mei non ha ripercussioni solo su Joel, ma riavvicina la coppia di nonni
  • Susie vs matchmakers
  • La Midge del futuro, tediante ed opprimente esattamente come viene percepita ora Rose
  • Joel ed Abe risultano essere i personaggi ancora fuori focus, nonostante servano per dare spazio allo spettatore di “respirare”, staccando la trama principale
  • Il ritorno di Sylvio continua a non avere senso

 

Valutate le interconnessioni tra i singoli episodi, alla fine di “Typos And Torsos” si ha la sensazione di aver assistito ad un lunghissimo prologo di circa tre ore. Tutto architettato per preparare il terreno alla stagione vera e propria. Il vero cruccio è di ritrovarsi diversi personaggi un po’ abbandonati a se stessi: Abe e Joel in primis, mentre per Rose, Shirley e Moishe le storie sembrano poter convergere convenientemente con quella principale.
A fare da contraltare ci sono poi i flashforward, sapiente strumento utilizzato per raccontare il “cosa avverrà dopo” di The Marvelous Mrs. Maisel. Ma, per ora, non è tutto oro ciò che luccica, nonostante le sempre ottime interpretazioni, gli outfit sempre sul pezzo e la gestione maniacale di dettagli e fotografia. Si può fare meglio, decisamente.

 

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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