Barry 4×04 – It Takes A PsychoTEMPO DI LETTURA 4 min

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Barry 4x04 RecensioneBill Hader sta facendo talmente tanto sua quest’ultima stagione di Barry che può permettersi addirittura di non comparire sullo schermo più di un minimo indispensabile e di far andare avanti la storia comunque.
“It Takes A Psycho” è il classico episodio in cui si intravedono elementi di stagione finale da ogni parte. Riuscire a farlo senza il protagonista sullo schermo rende perfettamente l’idea di come non sarà mai troppo tardi riscoprire ed applaudire di gusto questo show.

L’ASSENZA DI BARRY


Barry, in queste tre stagioni e mezzo, è stato un protagonista che, attraverso la sua inespressività di fondo e la sua apatia mista a psicopatia, ha sempre portato avanti una costante metamorfosi, agli occhi del pubblico, ma ancora di più agli occhi degli altri personaggi.
Figura un po’ sfigata confusa tra la folla prima, in mezzo ad un circolo di prime donne, è passato poi ad avere puntata una lente di ingrandimento più dettagliata: se prima si nascondeva dal resto del mondo in mezzo a Sally e agli altri, ha iniziato poi a nascondersi da loro, quindi a non farsi scoprire. Una volta inevitabilmente scoperto, il confronto con il mondo esterno è quello dei personaggi da cui si è andato a nascondere prima e da cui si è nascosto poi: come reagiscono una volta scoperta la vera natura di Barry? E questa, si è visto, è un po’ la tematica di questa quarta stagione. La cosa interessante, invece, del quarto episodio nello specifico è l’estremizzazione di questo concetto, aggiungendo un Barry evaso. Un Barry che potrebbe essere ovunque. Non più entità fisica con cui fare i conti, ma presenza minacciosa la cui assenza spaventa quasi più che la sua presenza.
Vederlo apparire nel finale da una rassegnata Sally (che, se ce ne fosse stato bisogno, rivela decisamente la sua natura e il suo posto nel mondo) porta lo spettatore a mettere insieme tutti i pezzi. Barry è un pericoloso criminale, quasi onnipotente, in fuga, capace di tutto, ma è anche un essere umano devastato (spiritualmente e fisicamente) che si nasconde come una bestia ferita di cui però tutti hanno paura.

VERSO LA TRAGEDIA


Caratteristica di un certo tipo di show, giunti alla loro stagione finale, è quella di iniziare a fare piazza pulita con alcune figure prima dell’effettiva conclusione. Barry risponde presente, pur essendo un ibrido di genere. Regola vuole che in casi simili si arrivi ad una sorta di resa dei conti con meno personaggi possibili in campo, motivo per cui è il caso di iniziare a potare anche rami non necessariamente secchi.
Il fatto che le pedine in gioco non siano comunque delle persone dall’intelligenza sopraffina è cosa testimoniata da quello che è il punto di non ritorno di Cousineau che prima spara e poi chiede chi è, ferendo (a morte?) il figlio che lo stava andando a trovare portandogli quanto richiesto dallo stesso Gene. Anche lui comunque non proprio una cima. La stupidità dell’ex Fonzie è dimostrata proprio da questo gesto estremo che è solo il culmine di tante scelte sbagliate attuate nel recente passato.
Figura ben più importante, effettivamente tolta dai giochi, è Cristobal. La tragedia dei due innamorati impossibili finisce nel peggiore dei modi e, oltre a mettere fine ad un personaggio comunque ricorrente, elegge Hank a pedina di fondamentale importanza per la resa dei conti di cui sopra.

BARRY SHOW VISIONARIO


Come detto, Barry appare poco e niente. Inutile dire però che le sue apparizioni sanno essere molto significative. Oltre alla già citata comparsa in casa di Sally, degna di nota è quella finale, dove vengono riprese le “visioni” del bambino nel deserto. Se quella in prigione era effettivamente una sequenza onirica del passato di Barry, in questo caso si viene tratti in inganno da quello che Lost ha saputo insegnare: il caro vecchio flashforward a sorpresa che inganna e lascia a bocca aperta lo spettatore. Si tratta di un effettivo scenario futuro? O sempre un’immagine ambientata in un altro piano della coscienza già frastornata del protagonista?
4 episodi sembrano pochissimi per quanto ancora Barry può dare al suo affezionato pubblico.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Scena finale
  • Tragico addio di Cristobal
  • L’assenza di Barry che pesa molto
  • La rassegnazione disfunzionale di Sally
  • La stupidità di Cousineau
  • Episodio comunque di raccordo e che è più che altro funzionale per creare lo scenario definitivo

 

Si continua sulla falsa riga dei precedenti episodi, premiando l’enorme qualità, sempre in attesa del colpo da maestro che Barry sa regalare.

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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.

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