Documentary Now! 4×01 – 4×02 – Soldier Of Illusion, Part 1 – Part 2TEMPO DI LETTURA 3 min

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Documentary Now! 4x01 RecensioneUna sit-com degli anni 80 girata da un cineasta tedesco in un set allestito sui monti tra la Russia e l’Asia.
Fred Armisen un produttore della CBS che di cognome fa Yaffa.
Basterebbe questo per esprimere un parere su “Soldier Of Illusion”, sulla nuova premiére di Documentary Now!, sullo show stesso, perla sottovalutata del panorama televisivo statunitense.
Era da marzo del 2019 che non si vedeva una stagione della serie capitanata da Fred Armisen, Bill Hader (alle prese con quell’altro capolavoro che è Barry), Seth Meyers e Rhys Thomas. “Soldier Of Illusion” mette subito in chiaro di quanto sia mancato uno show del genere in questi quasi 4 anni e quanto ancora pùò dare in termini di surrealismo, comicità non scontata e demenza.

IL MOTIVO PER CUI LE IMMAGINI CATTURATE PER LA RECENSIONE HANNO LE BANDE NERE AI LATI


Uno dei punti di forza è quello del video d’epoca, in questo caso in 4:3, possibilmente con gente che parla con buffi accenti stranieri. Stranamente questa volta Armisen veste i panni di un produttore della CBS, alzi la mano chi non lo avrebbe visto bene nei panni di un siberiano.
Il video d’epoca in questione mischia cinema/teatro impegnato tedesco con sit-com di quart’ordine. La scelta narrativa e comica in questo caso è quella di rappresentare, sempre secondo la tecnica narrativa del mockumentary, una commistione tra popolazioni sperdute e show business a stelle e strisce. Momenti più alti, senz’altro l’arresto del primo attore deportato in un gulag, l’attacco della tribù autoctona durante le riprese del pilot, la scelta del casting.

DIETER


Documentary Now! 4x02 RecensioneOvviamente l’arrivo di Dieter, nel secondo episodio, fornisce quel tocco in di più di follia ad un impianto che già aveva fornito il suo apporto elegantemente comico, come solo gli autori di Documentary Now! sanno fare.
Vedere l’interprete tedesco di un nano siciliano che tira fuori una pistola in un set di un film d’epoca (“The Stigmata Of Aldo The Dwarf”) E di conseguenza vederlo perdere il controllo tra risate e rabbia durante le riprese del pilot di “Bachelor Nanny”, il tutto fa capire che le idee non sono finite.
Non è dato conoscere il modo in cui queste idee vengono in mente agli autori e vengono incastrate all’interno di un contesto che scimmiotta alla perfezione forme d’arte visiva estremamente serie.
Anche l’arco narrativo non manca, arrivando a punte di commozione quando Rainer Wolz alla fine sparge le ceneri dell’amico Dieter nei monti Dushkir, per poi far cadere malamente la tomba da lui improvvisata nella reiterazione di una sequenza che poteva finire molto prima. Ma che fa ridere proprio perché dura tanto.

CHI RIDE DURANTE DOCUMENTARY NOW!


La caratteristica di Documentary Now! era quella di portare lo spettatore a ridere in un crescendo progressivo e costante. All’inizio sembrava di assistere ad un documentario vero e anche un po’ noioso. Con diverse tempistiche, ad un certo punto viene svelata la beffa e la parodia dietro quella che sembra una messa in scena reale. Allora a quel punto si ride tanto. Talvolta si ride tanto anche soltanto ripensandoci a posteriori.
All’alba della quarta stagione, anche con un episodio non realmente di impatto, ma con una parodia lieve e costante, si ride subito. Perché le precedenti tre stagioni di Documentary Now! hanno lasciato una traccia nello spettatore, ormai totalmente fidelizzato. Quindi basta la rivelazione del documentario sulla popolazione Dushkir mista alla sit-com per avere un quadro della situazione, riconoscere ed identificarsi subito con lo spirito comico proposto.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Yaffa
  • Dieter
  • La protagonista femminile
  • I gemelli
  • L’orso
  • I gendarmi
  • Bachelor Nanny
  • “The Stigmata Of Aldo The Dwarf”
  • Forse la storia poteva svolgersi tranquillamente in un solo episodio

 

Occorre prudenza dopo tre abbondanti anni di assenza di Documentary Now! dalle scene. Solo per questo motivo non si vola subito con la valutazione più alta.

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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.

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