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Recensione di Chaos Walking
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Chaos Walking

Recensione del film fantasy tratto dal primo romanzo della trilogia di Patrick Ness, con Tom Holland e Daisy Riley.

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In una realtà distopica dove le donne sono state uccise e i pensieri degli uomini si materializzano attorno ai loro volti, lo schianto di una navicella spaziale con Viola come unica sopravvissuta sconvolge la vita del villaggio. E soprattutto quella di Todd.

Chaos Walking ha alle spalle una storia travagliata.
Nel 2011 LionsGate acquista i diritti della trilogia omonima e ne affida, dopo cinque anni, la direzione a Doug Liman. Inizialmente viene ingaggiato Charlie Kaufman (Sto Pensando Di Finirla Qui) per occuparsi della sceneggiatura. Le successive revisionati da diversi sceneggiatori la cambiano totalmente; tanto che solo la coppia Christopher Ford assieme allo scrittore del libro Patrick Ness ricevono gli accrediti finali. Molto tempo dopo l’acquisizione dei diritti, le riprese si sono svolte tra agosto e novembre del 2017 con la data d’uscita stabilita per l’anno successivo. Uscita che non avviene a causa di alcune critiche negative ai primi test screening del progetto. L’arrivo nelle sale, quindi, è posticipata a data da destinarsi per alcuni impegni contrattuali del regista stesso e dei due attori protagonisti. Tom Holland, infatti, in quel periodo è alle prese con Spider-Man: Far From Home e Daisy Ridley sta girando Star Wars: L’Ascesa Di Skywalker. L’ultima problematica, che fa ritardare ancor di più i lavori e fa lievitare il budget iniziale, è il cambio di regista: i reshoot sono affidati a Fede Alvarez.
Finalmente Chaos Walking ha visto la luce e negli Stati Uniti è uscito lo scorso marzo nelle sale, subendo un ulteriore ritardo a causa Covid. In Italia è disponibile su Amazon Prime Video dall’8 giugno.

IL MONDO NUOVO


Chaos Walking è ambientato in un futuro distopico, su un pianeta chiamato il Mondo Nuovo distante 64 anni luce dalla Terra, oramai diventata invivibile. Nel Mondo Nuovo, però, le leggi della fisica sono differenti e i pensieri degli uomini si materializzano in quello che viene chiamato il Rumore. Alcuni, soprattutto gli adulti e i più esperti come il Sindaco, riescono a controllare l’esternazione dei propri pensieri; altri, come il Predicatore, lo usano a loro vantaggio. Il termine uomini, in questo caso, è calzante perché le donne sono state uccise dalla specie aliena autoctona del pianeta, gli Spackle.
Todd Hewitt (Tom Holland) vive nell’ultimo villaggio rimasto, soprannominato dal Sindaco Prentiss “Il Cerchio”. Todd vive con i suoi due padri che lo hanno adottato dopo la morte della madre, aiutando con l’attività agricola di famiglia mentre sogna di impressionare il Sindaco con le sue doti nel nascondere il Rumore. Doti che non sono ancora pienamente sviluppate.
Lo schianto di una navicella spaziale con all’interno Viola (Daisy Ridley), l’unica sopravvissuta della sua flotta, scombina la vita del villaggio.
L’ambientazione costituisce la parte più interessante e meno scontata. Uno dei cliché che sta prendendo piede negli ultimi anni è ricreare un mondo distrutto, ostile e senza risorse. Una visione pessimistica che non colpisce Chaos Walking, sebbene la tematica ambientalista sia una delle sottotrame accennate. La foresta e la vita contadina sono la quotidianità per Todd, in un pianeta dove la natura fa da sfondo ai conflitti tra gli uomini.

LEGGERE NEL PENSIERO


In un universo narrativo nel quale i pensieri prendono voce, il Rumore viene trattato come un personaggio attivo, ma non determinante. I due protagonisti sono studiati come due pezzi di puzzle, ad incastro: Todd non riesce a frenare il proprio flusso di pensieri, anche se ci prova ripetendo costantemente il suo nome. La voce di Tom Holland è quella predominante, tra i pensieri di Todd e le sue parole è il suo personaggio a catturare l’attenzione. Al contrario di Viola, che è estremamente silenziosa. Questo nuovo mondo chiassoso e all’apparenza privo di filtri, però, non è approfondito quanto dovrebbe.

The Noise is a man unfiltered, and without a filter a man is just chaos walking.

Chaos Walking si presenta con dei what if narraritivi intriganti che sono la base per l’universo creato da Ness e Liman. Il prologo riesce a fornire in maniera lucida e chiara le regole del pianeta, posizionando in modo sapiente le prime domande che possono sorgere.
Il Rumore non è solo composto da parole, ma anche dalle esternazioni visive dei propri pensieri creando un elemento meta-cinematografico interessante, ma poco sfruttato. Visivamente ben fatti, i pensieri formano una nuvola fumosa attorno alla testa più o meno predominante a seconda dell’intensità. Oltre che con l’elemento visivo, comunque, si sarebbe potuto osare di più anche con quello sonoro, creando così un film del tutto atipico. Le intenzioni delle molteplici menti dietro al progetto, invece, hanno percorso una via più semplice e già conosciuta.

IT’S A GIRL


Con il medesimo meccanismo, i personaggi non sono approfonditi, ma semplicemente collocati in un ambiente narrativo il cui unico pregio è la descrizione iniziale. Le scene di action e il rapporto tra Viola e Todd, però, non sono sufficienti a rendere il film gradevole.
La scelta di dare ai due protagonisti i volti di Tom Holland e Daisy Ridley poteva essere vincente. Entrambi sono dei giovani attori promettenti ma purtroppo, in questa occasione, indossano la maschera di personaggi già visti. Ridley ricalca il canovaccio recitativo utilizzato per Rey, forse per richiamare alla mente il tutt’altro mondo cinematografico creato da Star Wars.
La backstory di Todd è l’ennesima occasione non presa al balzo. Il protagonista è tale solo grazie all’attenzione che gli viene conferita dalla quantità di scene in cui è presente, ma non riesce a lasciare il segno. Il carattere e i pensieri di Todd si focalizzano su Viola e sull’attrazione verso l’unica ragazza che abbia visto in vita sua, rendendo il protagonista lo stereotipo di un adolescente preda di tempeste ormonali.

SOTTOSTIMARE GLI YOUNG ADULT


A monte, però, il problema non sono gli attori, quanto invece le scelte di sceneggiatura. Il duo registico Liman-Alvarez non è riuscito ad approfondire le tematiche più profonde, preferendo puntare sull’azione e su una dinamica banale tra i due ragazzi. Una scelta che rende Chaos Walking l’ennesimo young adult con del potenziale non sfruttato.
Il difetto peggiore, però, è rappresentato dalle sottotrame, che nel corso della vicenda vengono solo accennate, ma mai pienamente approfondite. Ultimata la visione, restano fin troppe domande senza una risposta. Né il regista né la casa di produzione si sono espressi su un possibile sequel, lasciando così allo spettatore un senso di profonda insoddisfazione.


Un progetto lungo dieci anni che si è rivelato un buco nell’acqua, ma che sarebbe potuto essere un buon prodotto cinematografico se il regista e gli sceneggiatori si fossero impegnati ad approfondire le molteplici tematiche presenti nello script.

 

TITOLO ORIGINALE: Chaos Walking
REGIA: Doug Lamin
SCENEGGIATURA: Patrick Ness, Christopher Ford

INTERPRETI: Tom Holland, Daisy Ridley, Mads Mikkelsen, Demián Bichir, Cynthia Erivo, Nick Jonas, David Oyelowo
DISTRIBUZIONE: Lionsgate
DURATA: 109′
ORIGINE: USA, 2021
DATA DI USCITA: 5/03/2021

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

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