Necessario più che mai il “previously on“, considerando che la prima stagione era andata in onda circa un anno fa, tra l’altro con pochi episodi. D’altro canto anche estremamente sufficiente il “previously on”, considerando che il quantitativo di informazioni da recuperare non andavano a costruire questa trama complessa e articolata.
Ci sono le anacronistiche risate sullo sfondo, ma una trama che comunque può regalare gioie per quanto riguarda freschezza e innovazione; ci sono personaggi che fanno ridere a fasi alterne, ma c’è l’asso nella manica di ripescare vecchie glorie della serie madre.
How I Met Your Father è una serie che può far evadere lo spettatore nostalgico che ha perso un po’ la bussola con le nuove uscite. Così come potrebbe innervosire lo stesso spettatore che si sente immotivatamente trascinato indietro di almeno un decennio senza motivo.
CLIMA FAMILIARE
Come ripetuto più volte durante le recensioni della prima stagione, How I Met Your Father non gioca solo con il fattore nostalgia evocando la serie madre. HIMYF punta forte nella rievocazione di un certo tipo di sit-com/comedy, ora più pezzo da museo che stile televisivo in auge. L’evoluzione delle piattaforme e dei metodi di fruizione dei prodotti narrativi hanno reso molto più fluida la classificazione dei vari format. Per questa ragione la serie in questione fa molto più pensare ad un vero e proprio esercizio di stile rievocativo.
Ciò non toglie che la premiére del primo episodio faccia ripiombare lo spettatore in un clima familiare e rassicurante da un lato, ripetitivo e anacronistico dall’altro. Ed entrambe le percezioni possono coesistere nell’animo del pubblico.
TRAMA COMEDY E CONTINUI TRIANGOLI
Come detto nell’introduzione, recuperare la trama non è particolarmente difficile. Così come fare un refresh dei singoli personaggi. Le tematiche principi sono quelle tipiche delle comedy, senza nessuna intenzione di sperimentare o ricercare la novità: triangoli, tira e molla, equivoci e figure inevitabilmente relegate ad un ruolo minore, almeno per un singolo episodio.
Se la protagonista si trova quindi addirittura tra tre love interest, Valentina e Charlie si trovano nella classica fase di pseudo-rottura, ma che tutto sommato sanno tutti che non sarà mai così. Un po’ come quando Lily e Marshall si erano temporaneamente lasciati. Il matrimonio di Sid non merita particolari commenti, mentre invece Jesse si trova al centro del classico conflitto determinato da scelte errate ed errate tempistiche (il bacio con la ex mentre Sophie tornava da lui). Errate tempistiche che lo porteranno a dover attendere e tribolare per coronare il suo sogno d’amore.
Ellen rappresenta invece, per ora, il personaggio aggiuntivo. Quella linea esclusivamente comica non propriamente necessaria ma che magari riserverà colpi importanti per il futuro.
RITORNI E COLPI ED EFFETTO
Certo poi How I Met Your Father è anche la serie figlia di How I Met Your Mother, serie che a suo tempo rivoluzionò un po’ il modo di concepire le comedy. Stile tradizionale, risate sullo sfondo ma un’accattivante rottura della continuità temporale che ha fatto scuola.
Come non inserire allora un elemento di cattura importante per un pubblico da riconquistare dopo pochi episodi e dopo un anno di stop? Barney Stinson, in un momento imprecisato del futuro.
Il cliffhanger gioca con la seconda apparizione a effetto dopo quella di Robin nel precedente season finale. Il tutto porterà sicuramente ad una comparsata da guest star del sempre apprezzato Neil Patrick Harris, ma soprattutto alla curiosità del pubblico nel sapere le dinamiche con cui si è arrivati a quel particolare evento fugacemente mostrato sullo scoccare di questa 2×01.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
Si rimane combattuti tra la spensierata nostalgia e la percezione di assistere ad un’operazione nostalgica che macina un insieme di già visto. Ma le buone sensazioni lasciate con la prima stagione spingono a dare fiducia al prodotto.
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.