L'Esorcista - Il Credente recensione
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L’Esorcista – Il Credente

David Gordon Green prova malamente a creare l'inizio di una nuova trilogia ma la confusione abbonda e c'è una chiara mancanza di dove si voglia andare a parare. Senza contare che la componente horror è minima. Praticamente un insulto al film originale.

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Dopo la tragica morte della moglie incinta, durante un terremoto ad Haiti, Victor Fielding ha cresciuto da solo la loro figlia Angela. Quando Angela e la sua migliore amica Katherine spariscono nel bosco, per poi riapparire tre giorni dopo senza memoria di quanto accaduto, si scatena una serie di eventi che costringono Victor a confrontarsi con il male nella sua forma più oscura. L’unica persona in grado di aiutarlo è Chris MacNeil, madre di Regan, la ragazzina posseduta ed esorcizzata cinquant’anni prima.

L’Esorcista è considerato uno dei migliori film horror di tutti i tempi. Diretto dal compianto William Friedkin e tratto dall’omonimo libro di William Peter Blatty (anche sceneggiatore della pellicola), L’Esorcista uscì nelle sale il 26 dicembre 1973.
Vomito, convulsioni, svenimenti e terrore furono alcune delle reazioni più estreme del pubblico durante la visione cinematografica. In questi cinquant’anni L’Esorcista è diventato un capostipite del supernatural horror, un punto di riferimento per il cinema moderno ed un esempio per molti registi di questo genere.
Il film ha avuto come prosieguo due sequel (L’Esorcista II – L’Eretico, L’Esorcista III), due prequel (L’Esorcista – La Genesi, Dominion: Prequel To The Exorcist) e una serie tv (The Exorcist), senza riuscire ad eguagliare il successo e la grandezza dell’originale.
David Gordon Green, dopo aver riportato in auge la saga di Halloween, decide di mettere le proprie grinfie anche sul capolavoro di Friedkin, proponendo il primo film di una trilogia, intitolato L’Esorcista: Il Credente.

God played a trick on you

“ONE SMALL STEP FOR MAN, ONE GIANT LEAP FOR DAVID GORDON GREEN”


David Gordon Green si è assunto un compito per nulla facile e, solo per questo, si dovrebbe apprezzare lo sforzo. Dare un seguito ad un mostro sacro come L’Esorcista non è per i deboli di cuore (e di animo), soprattutto in un’epoca in cui il pubblico ha letteralmente visto di tutto.
Persino chi sta scrivendo la recensione in questo momento ha avuto paura nell’approcciarsi ad un film come questo. D’altronde, il suo colpo di fulmine per l’horror risale ad un pomeriggio del 1999, grazie alla videocassetta di Scream, noleggiata con le amiche delle medie da Blockbuster.
Risulta davvero doloroso, dunque, scrivere che L’Esorcista – Il Credente non è un buon film, nonostante un inizio abbastanza promettente ed il ritorno di Ellen Burstyn.
La prima metà del film scorre in maniera fluida – seppur lenta in alcuni punti – con l’introduzione dei personaggi principali, la scomparsa delle ragazzine, il loro ritrovamento ed i primi segnali di possessione.
Una nota di demerito va al doppiaggio italiano delle adolescenti possedute – nulla in confronto alla maestosa interpretazione vocale di Laura Betti – che risultano poco convincenti e per nulla spaventose. Le doti recitative di Lydia Jewett e Olivia O’Neill, invece, sono forse uno dei pochi pregi di questo film.
A far precipitare la situazione è l’evolversi della storia – o il non evolversi in questo caso – con il minutaggio dedicato all’esorcismo sprecato in maniera vergognosa. Nessun hype, nessuna sensazione di terrore, nessun gioco di inquadrature e soundtrack, tanto politically correct ed un finale anticlimatico.

IL POLITICALLY CORRECT RELIGIOSO


L’Esorcista – Il Credente è un sequel diretto del film originale del 1973, quindi tutti gli altri seguiti e prequel non vengono presi in considerazione.
David Gordon Green, inoltre, decide di continuare con la sua passione per le trilogie, inaugurandone una per L’Esorcista. Il secondo capitolo, infatti, dovrebbe uscire nel 2025.
Se nella pellicola di Friedkin l’unica arma per combattere il demone dentro il corpo di Regan era rappresentata da due preti cattolici, David Gordon Green estende l’argomento proponendo un fronte unito di più religioni.
C’è Padre Maddox mandato dal Vaticano, il pastore battista della famiglia di Katherine, un predicatore pentecostale amico di Victor Fielding, una suora mancata e, persino, un guaritore hoodoo.
Insomma, sembra che il regista e Peter Sattler (co-sceneggiatore assieme allo stesso Green) abbiano deciso di buttare nel mucchio ogni tipo di religione, giusto per non offendere nessuno e lisciare il manto dell’inclusività e del politically correct.
Il risultato, purtroppo, è ridicolo, se non addirittura cringe. Il prete viene fatto fuori in due nanosecondi, il resto della ciurma passa il tempo ad alzare le mani al cielo, piangere e buttare strani intrugli dentro al fuoco.
Nulla a che vedere con il carico emotivo e la potenza del confronto tra il demone, Padre Merrin e Padre Karras. Solo tre persone in scena, pochi dialoghi, ancora meno effetti speciali, ma dopo cinquant’anni quella sequenza mette ancora i brividi.

UNA STORIA SENZA UNA STORIA


David Gordon Green è colui che dato nuova linfa – anche se non ce n’era bisogno – alla saga di Halloween con il ritorno di Jamie Lee Curtis nei panni di Laurie Strode. Il regista americano fa lo stesso con L’Esorcista, facendo scendere in campo la madre di Regan, interpretata dalla novantenne Ellen Burstyn.
Qui, però, non siamo ad Haddonfield e non si sta combattendo contro Michael Myers.
L’Esorcista – Il Credente comincia bene per poi sfracellarsi al suolo senza un’identità, senza una direzione precisa, provocando solo confusione e fastidio nello spettatore.
Il cineasta statunitense mette in scena varie tematiche, come la mancanza di fede, il senso di colpa (Victor aveva scelto di salvare la moglie e non la figlia), l’unione tra le persone che trascende un semplice precetto religioso, eppure non ne porta avanti nessuna.
Vengono tutte trascinate all’interno della narrazione e tirate in ballo al momento più conveniente, senza che vi sia un approfondimento adeguato. Il minutaggio più importante, quello dedicato all’esorcismo, si risolve, dunque, in modo raffazzonato e senza il benché minimo brivido di paura.
Come detto precedentemente, il ruolo del prete è pressoché inutile, data la sua dipartita istantanea, il focus dell’esorcismo sembra essere l’unione delle religioni più che il rito in sé, la componente horror è ridotta al minimo, senza che vi sia nemmeno un tentativo di far scappare una delle ragazzine e farla camminare per le pareti.
Anche il finale, totalmente anticlimatico, rovina la conclusione della storia (che, invece, dovrebbe mettere le basi per il secondo capitolo) ed il pubblico rimane stupito ed imbarazzato alla comparsa dei titoli di coda.

 


L’Esorcista – Il Credente è il tentativo di David Gordon Green di proporre l’inizio di una nuova trilogia di possessione demoniaca. Purtroppo, il regista non ha saputo né cogliere il vero significato del film di Friedkin, né costruire una narrazione coerente. Troppa confusione, troppo politically correct, la mancanza di una direzione precisa ed un livello horror ai minimi storici rendono L’Esorcista – Il Credente un pessimo omaggio al film originale.

 

TITOLO ORIGINALE: The Exorcist: Believer
REGIA: David Gordon Green
SCENEGGIATURA: Peter Sattler, David Gordon Green, da una storia di Scott Teems, Danny McBride e David Gordon Green
INTERPRETI: Leslie Odom Jr., Lidya Jewett, Olivia O’Neill, Jennifer Nettles, Norbert Leo Butz, Ann Dowd, Ellen Burstyn
DISTRIBUZIONE: Universal Pictures
DURATA: 111′
ORIGINE: USA, 2023
DATA DI USCITA: 06/10/2023

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