Painkiller 1×05 – HOT! HOT! HOT!TEMPO DI LETTURA 5 min

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Painkiller 1x05 recensioneDopo il punto di svolta di “Blizzard Of The Century“, questa puntata cerca di portare al climax le tre trame principali.
Il primo HOT del titolo è per  Edie Flowers che con l’aiuto del procuratore distrettuale della Virginia Occidentale John Brownlee (Tyler Ritter) finalmente riesce a citare in giudizio la Purdue Pharma.
Il secondo HOT segue Shannon Schaeffer che non contenta dei dubbi etici avuti negli episodi precedenti si sballa completamente ad un chiassoso after-party di lavoro rimediando una mezza overdose.
Glen Kriger, come rappresentante di tutte le vittime di OxiContin, partecipa al terzo HOT, fino ad ora, la scena più straziante e più drammatica della miniserie.

HOT#1 IL NOME DEI SACKLER E L’ALLARME ANTINCENDIO


“That is why we invest in art. That is why we invest in museums. That is why they now bear the single most valuable thing that we will ever own. Our name.”

All’inizio della puntata, in una scena flashback di un lontano Natale degli anni ’50, vediamo lo zio cattivo Arthur Sackler spiegare, senza mezzi termini, al piccolo Richard come la caratura  della famiglia non dipenda dalle scelte morali legate al lavoro ma dalla capacità di confondere le acque sporche con sporadiche e molto generose opere di beneficenza. La rilettura, del tutto personale, dell’adagio: la carità si fa in silenzio spiega, finalmente e in ritardo, il motivo per il quale Richard Sackler viene descritto come un patetico e meschino personaggio che governa il mondo. Quest’attitudine così visceralmente appresa durante l’infanzia viene rimarcata quando i Sackler propongono al procuratore distrettuale che li ha citati in giudizio, di risolvere la faccenda con un unica donazione di 10 milioni di dollari a un organo di beneficenza.
A nulla serve quell‘allarme antincendio che si sente suonare lontano ogni volta che Richard Sackler è da solo nella sua villa sconfinata, spesso al cospetto del fantasma dello zio cattivo in un probabile e romanzato episodio schizofrenico. Quell’allarme antifumo che è presente fin dalla prima scena del primo episodio, sembra essere una flebile voce della buona coscienza. Ma è solo un rumore  lontano. Richard ne sarà infastidito solo inizialmente.
Negli episodi successivi, diventerà un rumore di fondo al quale il Presidente della Purdue Pharma non farà più caso.  È un espediente molto elegante da parte degli sceneggiatori a riprova che alcune parti di questo show siano ben costruite e molto ricercate. Ma è il modo eccessivamente bizzarro di descrivere Richard Sackler che lascia cadere il personaggio in una buffa caricatura fino a diventare un Cosplayer di se stesso, vacuo e monodimensionale.

HOT#2 NO OXY, NO PARTY


La parte più surreale dell’episodio rimane la riunione annuale aziendale delle vendite che si trasforma in un party nonsense a Miami. L’inizio della scena ricorda la festa di addio al celibato del film ‘Cose Molto Cattive‘, diretto dallo stesso Peter Berger nel 1998. In quel caso il party a Las Vegas, a base di alcool, droga e spogliarelliste terminava molto male. Sembra che per questa occasione il regista riprenda quella scena e la renda dieci volte più spinta, oscena e decisamente fuori luogo.
Tra balli di mascotte a forma di pillola, lampi di luci al neon, sesso brutale sui divanetti, la serata degenera in un rave e in una sniffata generale di OxyContin polverizzato sul marmo dei bagni del locale. A farne le spese è Shannon Schaeffer che vaga, sulle note di ‘Macarena‘ dei Los Lobos, molto confusa e decisamente alterata nelle sensazioni in questo baccanale aziendale prima di cadere, priva di sensi, in piscina.
Per quanto visionaria, la scena è interessante perché costruita in doppia partitura. Da una parte lo sballo imprevisto di Shannon, dall’altra la lotta solitaria di Glen contro il suo più forte episodio di astinenza. L’alternanza delle due scene porta finalmente lo spettatore a un certo grado di emozione. Ed è la prima volta che accade.

HOT#3  GLEN COME MARK RENTON


Dopo essere stato eccessivamente ignorato dalla sceneggiatura, Glen Kriger finalmente si prende una rivincita. La sua discesa negli inferi caratterizza una parte della puntata. Dalla rabbia per essere stato scaricato dalla moglie Lily, al tentativo disperato di farsi prescrivere altro OxyContin, poi cercando di vendere gli attrezzi del garage per racimolare qualche dollaro fino alla resa al violento episodio di astinenza.
Un momento che Glen accoglie con la stessa tecnica di Mark Renton in Trainspotting: barricandosi nel suo garage e aspettando, tra deliri e conati di vomito che la crisi finisca. Impossibile questa volta non entrare in empatia. Taylor Kitsch è convincente e trascina lo spettatore nel suo stesso dolore sopra quel materasso buttato a terra sul quale si contorce scosso dagli spasmi. Ma questa svolta empatica, per il fan arriva dopo 5 episodi. Decisamente troppo tardi.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Scelte musicali coerenti
  • Contrapposizione della crisi di astinenza di Glen e dello sballo di Shannon
  • Finalmente Taylor Kitsch emoziona
  • Gli informatori medici che sniffano le stesse pillole che vendono …
  • La riunione aziendale che si trasforma in un sexy rave party
  • Finalmente Taylor Kitsch emoziona ma è troppa tardi
  • Uzo Aduba ancora al palo

 

Anche questo episodio, benché sia il miglior visto fino ad ora, fallisce quando esagera. Esagera nella costruzione di un Richard Sackler patetico e bizzarro. Oltrepassa i limiti di credibilità nella rappresentazione della riunione annuale dell’azienda che si trasforma in un party sexy-horror. Ma soprattutto eccede nel lasciare in panchina Uzo Aduba vincitrice di due Premi Emmy e cinque Screen Actors Guild Awards per l’interpretazione di Suzanne “Occhi pazzi” in OITNB. Costretta ad interpretare una Edie Flowers imbolsita da dialoghi uniformi che non riescono a tirare le fila della narrazione in modo armonico.

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Membro Onorario della Generazione X. Dal 1994 si aggira nei corridoi dell'archivio degli X-Files senza trovare l'uscita. Da piccola fingeva di avere la febbre per rimanere a casa da scuola a guardare gli episodi di Hazzard. Capisce poco di Cinema ma ci prova.

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