A distanza di quasi due anni dalla fine della 1° stagione ritorna finalmente lo show sul wrestling che però non è realmente uno show sul wrestling, quanto piuttosto sulla famiglia che c’è dietro la DWL (Duffy Wrestling League).
Il ritorno di Heels era molto atteso dai fan visto che arriva ad un anno di distanza dal termine delle riprese che si erano concluse nel luglio 2022, con che la season premiere era stata precedentemente schedulata al 9 ottobre 2022. Dietro questo posticipo di quasi dieci mesi ci sono motivazioni che vanno al di là della serie stessa e sono dovute a Starz, il network via cavo che lo manda in onda e che negli ultimi dodici mesi non ha vissuto un bel periodo visto il rebranding in Lionsgate+ e i pochi abbonati.
A risentirne è stato Heels, inizialmente programmato proprio per essere rilasciato in un momento non idilliaco, e Outlander la cui 7° stagione non era però pronta al momento ed è infatti attualmente in onda.
Wild Bill Hancock: “There’s not a single part of my body I can’t control.”
IL CO-SHOWRUNNER VILLAIN CHE NON TI ASPETTI
Nonostante Michael Waldron sia il creatore dello show e fosse stato anche lo showrunner della 1° stagione, gli impegni extra-Heels alla Marvel (è stato sceneggiatore di Doctor Strange Nel Multiverso Della Follia e sarà lo sceneggiatore di Avengers: Secret Wars) lo hanno costretto a farsi da parte nella scrittura della sceneggiatura di anche solo un episodio di questa seconda annata.
Quello di cui non si era completamente a conoscenza, però, è che Mike O’Malley, ovvero l’interprete di Charlie Gully che nella serie è anche il creatore della Florida Wrestling Dystopia (FWD), è stato co-showrunner di tutta la prima annata e per questa seconda stagione è salito completamente al timone dello show tanto da scrivere non una, non due ma ben tre delle otto sceneggiature. E “Ten-Bell Salute” è proprio una di queste.
Il fatto che O’Malley sia il villain dello show e al tempo stesso anche lo showrunner è un curiosissimo caso unico nel suo genere, un caso che può far storcere il naso a parte del pubblico se si pensa alla difficoltà nell’essere sia un “giocatore” che “l’allenatore” di un team. Tuttavia, le possibilità di essere di fronte ad una situazione talmente strana da essere paradossalmente positiva c’è e sembra essere confermata da questa season premiere che è tutto ciò che non ci si aspettava di vedere.
LA PUNTATA FLASHBACK CHE NON TI ASPETTI
Jack: “And then the entire drive home, I thought about how I don’t miss him. I have not missed my dad one day since he shot himself. Not one day.“
Parlando della premiere, pur ricominciando esattamente lì dove era terminata “Double Turn“, O’Malley riesce a dare un twist inaspettato a questo ritorno. Nel presente, a parte una breve scena con lui stesso protagonista ed un paio di momenti nel backstage, il focus è totalmente sul passato e precisamente alla settimana in cui Tom Spade è morto.
Nonostante ci siano stati diversi flashback in passato, la scelta di dedicare un’intera puntata a come la DWL si sia trasformata da quel momento in poi è encomiabile perchè al momento i due fratelli non sono mai stati così divisi, mentre nel passato, nel momento più buio della famiglia Spade, non erano mai stati così vicini.
Il paragone è spontaneo, genuino e anche molto interessante da constatare: ci sono delle somiglianze palesi (vedasi il carattere da prima donna di Ace o l’amore per la DWL di Crystal) ma anche un po’ di differenze che enfatizzano i passi in avanti/indietro, dipende dai punti di vista, dei vari protagonisti (Jack e Staci sono praticamente separati in casa proprio per colpa della DWL). Nonostante la riflessione di Jack sulla non-mancanza del padre da quando è morto, è impossibile non vedere come a distanza di anni proprio la morte di Tom Spade sia ancora quell’evento che ha scatenato uno tsunami sulla famiglia Spade e su molti abitanti di Duffy.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Nonostante i due anni di assenza e con un episodio completamente ambientato nel passato, Heels ritorna con un’ottima premiere che dona il giusto clima di riflessione, riportando alla memoria tutti quegli elementi di cui ci si sarebbe potuti dimenticare. Il tutto con il solito savoir faire.
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.