The Book Of Boba Fett 1×05 – Chapter 5: Return Of The MandalorianTEMPO DI LETTURA 6 min

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The Book Of Boba Fett 1x05 recensioneÈ difficile rimanere oggettivi di fronte ad un episodio come questo. Difficile e anche piuttosto comprensibile visto lo storico che lo ha preceduto ed il tipo di puntata qui proposta.
Guardando alla qualità e alla caratura della storia di questo spin-off, è difficile non constatare la natura meramente economica del progetto. Resuscitare un personaggio molto caro ai fan della saga e dargli una serie tutta sua ha aveva un certo appeal, appeal che alla quinta puntata è completamente scomparso sotto i colpi di una recitazione priva di carisma ed una storia che poteva essere condensata in un episodio unico.
Jon Favreau, creatore e showrunner della serie, si è dimostrato sorprendentemente fuori forma nella scrittura, nei dialoghi e nella creazione di una trama degna di questo nome. Eppure, come per magia, sembra essere ritornato agli antichi splendori non appena Din Djarin è stato riportato in scena. Coincidenze? Purtroppo si.

This is the way.

L’IMPERO IL CROSSOVER COLPISCE ANCORA


La tecnica del crossover narrativo è da sempre una delle armi segrete più in voga dei reparti creativi. È dagli albori dei fumetti che si utilizzano questi eventi per aumentare le vendite e, tendenzialmente, per far felici i fan dei vari personaggi. Non c’è quindi da sorprendersi se gli sceneggiatori la sfruttino nei momenti di stanca o anche solo per attirare l’attenzione su di sé. Per Jon Favreau purtroppo si parla di entrambi i casi.
Chi scrive queste righe (per qualche strano motivo) non si sarebbe mai aspettato l’arrivo di Din Djarin nella serie, vuoi perché c’era una palese necessità di far crescere Boba Fett come character in grado di poter sorreggere sulle sue spalle una serie stand-alone, vuoi perché le quattro puntate precedenti non avevano dato alcun modo di prevedere il suo arrivo. Vuoi anche per un po’ di semplice buon gusto. Errore del sottoscritto.
A questo punto però “Chapter 5: Return Of The Mandalorian” va analizzato sotto due punti di vista perché, oggettivamente, è un bel episodio che però è stato piazzato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Nel resto della recensione si analizzerà la puntata come se fosse un episodio di The Mandalorian e come episodio di The Book Of Boba Fett.

SE FOSSE STATO THE MANDALORIAN 3×01


Ipottizando di essere davanti alla season premiere della 3° stagione di The Mandalorian, questa potenziale 3×01 è un’ottima puntata.
Dopo l’addio/arrivederci tra Mando e Grogu, ora in mano di un certo Jedi, c’era bisogno di far ricominciare la trama e così infatti fa Jon Favreau. Il ritmo non è elevato ma sia i dialoghi che le piccole rivelazioni (come ad esempio il nuovo rifugio segreto dei Mandaloriani rimasti o la pesantezza della Darksaber) sono delle chiavi di volta che tengono incollato lo spettatore pronto a fagocitare ogni tipo di informazione con una fame insaziabile.
Suddividendo la puntata in tre parti, l’introduzione è molto comoda per fare il punto della situazione constatando una rinnovata normalità di Mando che continua a fare il suo lavoro mentre si riconcilia con i suoi “fratelli”; gli allenamenti e gli scontri tra Mandaloriani sono il picco dell’episodio anche grazie ad una Darksaber sempre in bello spolvero; la terza e lunghissima parte basata sulla costruzione di una nuova navicella è invece puramente presente per raggiungere un certo minutaggio e portare forzatamente Mando a disposizione di Boba Fett.
Tutto molto interessante da vedere, in qualche modo doveroso per il proseguo della storia e perfetto per fare da collante tra le due stagioni.
Un altro elemento che eleva ulteriormente questo episodio è la presenza scenica di Pedro Pascal nei panni di Din Djarin che non è nemmeno lontanamente paragonabile all’interpretazione plastica e bidimensionale di un Temuera Morrison che dà il suo meglio quando sogna nella sua bacta tank. Il che la dice lunga sul perché queste due serie siano su livelli ben diversi.

LA TRISTE REALTÀ DI THE BOOK OF BOBA FETT 1×05


Guardando nel complesso a questa stagione e analizzando “Chapter 5: Return Of The Mandalorian” per quello che veramente è, qui si è di fronte ad una gigantesca truffa.
In una serie composta da 7 episodi e con i precedenti 4 in cui si è assistito ad una lunghissima prefazione tra passato e presente per provare creare, fallendo, una qualche trama orizzontale, inserire un episodio filler è pura follia dal punto di vista sceneggiativo. Favreau ha infatti appena confermato il timore che già si era sviluppato nel subconscio dello spettatore medio: questa serie è nata col solo scopo di tenere occupato lo spettatore tra la 2° e la 3° stagione di The Mandalorian. The Book Of Boba Fett è un’operazione meramente economica per continuare a dare agli abbonati di Disney+ una minima motivazione per restare iscritta alla piattaforma che, a parte qualche serie Marvel e The Mandalorian, non ha fondamentalmente senso di essere pagata 8,99€ al mese.
L’assenza di Boba Fett dalla sua stessa serie è un qualcosa di inconcepibile ed inaccettabile, soprattutto dato il già limitato numero di episodi. Numero di episodi che ora si spiega data la totale assenza di una trama orizzontale perché non si può definire “Boba Fett vs Pyke Syndicate” una trama. Non se si ha a disposizione una galassia di personaggi e pianeti. Piuttosto fare un filler sulla storia di Krrsantan poteva essere un’idea intrigante.
Ad aggravare il tutto ci sono poi anche due elementi: il primo è il tempismo totalmente inspiegabile con cui Fennec Shand incontri Din Djarin all’interno di una galassia gigantesca; il secondo è quel “tell him it’s on the house but first I got to pay a visit to a little friend” che fa temere di essere davanti ad una comparsata che non avrà alcun impatto sulla serie se non quello di un mero filler.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • L’assenza di Boba Fett
  • Intro della puntata veramente apprezzabile
  • La Darksaber è innegabilmente fantastica
  • Ritorno di Mando, Paz Visla e Armorer
  • Scontro Mando vs Paz Visla
  • Easter egg: la voce di Paz Visla è quella di Jon Favreu
  • Una puntata The Mandalorian travestita da The Book Of Boba Fett, per quanto bella, è l’ennesima riprova di come non ci sia alcun motivo dell’esistenza di questa serie
  • Terza parte dell’episodio all’insegna della costruzione della navicella molto lenta
  • Fennec “casualmente” incontra Mando proprio quando gli serve

 

Può una puntata senza il suo protagonista essere la migliore dell’intera stagione vista finora? Si se si sta parlando di The Book Of Boba Fett e, soprattutto, se si utilizza uno dei sette episodi a disposizione per farne uno di The Mandalorian. Un episodio che, come già detto, è un insulto all’intelligenza degli spettatori, ma un insulto gradevole. Nonostante in sè e per sè la puntata meriti un Thank Them All, la frustrazione a posteriori è a livelli altissimi e la sensazione di essere davanti ad un’enorme presa in giro solo per far cassa non può essere messa da parte. Questa è la 3×01 di The Mandalorian e “this is NOT the way” per The Book Of Boba Fett.

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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