The Flash 8×19 – Negative, Part OneTEMPO DI LETTURA 3 min

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recensione The Flash 8x19Episodio che introduce (già dal titolo), al season finale di questa ottava stagione di The Flash.
A farla da padrone, qui come nel resto delle altre puntate intercorse durante i vari mesi, è il tema del “potere”. Un potere molto spesso ricercato per garantirsi una visibilità altrimenti negata (ed è ciò che spinge ad agire l’80% dei villain presenti nello show), oppure un fardello pesante da portarsi appresso (vedi Barry, Meena e praticamente il 99% dei “buoni”). In entrambi i casi, questo è ciò che accompagna quest’ultima parte di stagione il cui titolo “Negative, Part One” appare come molto più esplicativo di quanto sia effettivamente necessario.

DEON, ALEXA, BASHIR… LE FORZE NEGATIVE


Tema principale, infatti, è la battaglia che il Team-Flash conduce contro le cosiddette Forze Negative, una triade di personaggi, già noti ai fan dello show, che qui assume però una precisa collocazione morale niente affatto male.
Si può tranquillamente affermare che tali character siano quelli più carismatici dell’intero show. E di fatto quelli che salvano un episodio altrimenti dimenticabile. Già a cominciare dalla scena d’ingresso di Deon, il quale, con un abile plot twist, causa l’apparente morte di Thawne. Scena efficace in quanto immediatamente successiva al cliffhanger finale di “The Man In The Yellow Tie“, dove la collaborazione fra i due villain sembrava quasi certa. Un vero e proprio fulmine a ciel sereno, invece, la scena iniziale che riesce nell’obiettivo di scuotere dal torpore lo spettatore dopo episodi decisamente più mediocri.

BARRY E IL B-TEAM


Decisamente molto sottotono tutte le altre storyline, in particolare quelle riguardanti i “buoni”. Il Team-Flash si rivela il regno delle sotto-trame, con la figura di Barry sempre più in secondo piano nonostante il cliffhanger finale che lo rende di nuovo protagonista (suo malgrado).
Per il resto l’episodio cerca malamente di rendere giustizia al cosiddetto “B-Team” ossia tutti gli altri membri del team, anche se mancanti di quella dose di carisma che potevano avere un Cisco o un Wells. Le storylines di Chester e Allegra, in mancanza della loro love-story, sono insignificanti. E le capacità super-eroistiche di Cecile (aggravate dalla solita recitazione non proprio eccelsa di Danielle Nicolet), che prendono larga parte del minutaggio presente, non fanno poi la differenza quando si tratta dello “scontro finale” con i villain. Per cui ci si chiede che senso abbia avuto sprecare tanta attenzione su questa particolare storyline mentre (ad esempio) Caitlin che cerca di resuscitare Frost viene fatta passare fin troppo in secondo piano.
Da segnalare, invece, il gradito ritorno dei figli di Barry in quel di Central City del 2049 che riannoda i fili con il famoso episodio “Impulsive Excessive Disorder” che ha dato il via a questo ultimo segmento narrativo.

FINALE SCONVOLGENTE


Un segmento che qui trova la sua degna conclusione con un colpo di scena veramente non male. La rivelazione del piano finale di Deon e la “resurrezione” di Thawne è ciò che salva letteralmente un episodio altrimenti piatto e banale. Fra l’altro anche una buona soluzione per offrire un significato anche ai personaggi di Meena ed Eobard (la cui storyline, detta come va detta, rientra in quelle precedentemente definite “non esaltanti”), pedine inconsapevoli di un piano più grande di loro.
Il finale è decisamente spiazzante e amaro nella sua drammaticità, e proprio per questo perfetto per concludere la prima parte di questo atto finale, portando il voto finale ad un Save che è più un incoraggiamento a procedere nella visione del finale che non altro, ma comunque meritato.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Ritorno alla Central City del 2049…
  • Deon Alexa e Bashir aka Forze Negative
  • Scena finale
  • …anche se finora appare abbastanza inutile come storyline
  • Storyline di Caitlin e Frost
  • Meena
  • Recitazione e dialoghi
  • B-Team

 

Prima parte di quello che sarà l’ultimo capitolo di questa ottava stagione. Episodio in realtà abbastanza piatto che tuttavia rilascia un buon cliffhanger finale. Si potrebbe fare meglio ma per ora ci si accontenta.

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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!

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