I flashforward di The Marvelous Mrs. Maisel si stanno rivelando essere un vero e proprio sfizio creativo degli sceneggiatori. E la cosa sembra funzionare in maniera ottimale.
Midge, palesemente invecchiata, viene intervistata da Mike Wallace in 60 Minutes. Una veloce parentesi sulla sua prestigiosa carriera da autrice e comica, unitamente a svariati gossip che la riguardano (i suoi 4 matrimoni, l’allontanamento da Susie, il rapporto con Esther).
Ma Amy Sherman-Palladino e Daniel Palladino sono furbi: sfruttano la Midge del futuro quasi fosse un making of di The Marvelous Mrs. Maisel, mettendo Rachel Brosnahan a parlare dei suoi svariati outfit in un vero e proprio tunnel dei ricordi (la prima serata al Gaslight). Un applauso per la furbizia e per l’ottimo adattamento, c’è ben poco da dire.
IL RITORNO DI MILO VENTIMIGLIA
Accantonato il sapiente utilizzo dei flashforward, la puntata si focalizza sul nuovo lavoro di Midge al Gordon Ford Show. Una prima giornata lavorativa che rispecchia, inevitabilmente, le problematiche che la donna dovrà riuscire ad arginare ed evitare nel prosieguo della stagione. Presa poco in considerazione dal resto del gruppo di attori sia perché è una donna, sia perché è l’ultima arrivata, la bravura di Midge non viene intaccata minimamente dal comportamento dei colleghi. Le prossime puntate porteranno in scena, evidentemente, una sua progressiva crescita da questo punto di vista, sarà da capire quanto rapido e in che misura.
Parallelamente a ciò, i Palladino fanno un grosso salto nel vuoto andando a recuperare il personaggio di Sylvio, apparso nel settimo episodio della precedente stagione (nel brevissimo opening) e subito accantonato. L’idea di proseguire era stata già data in quella puntata, ma il caotico inizio lasciava alquanto a desiderare. Gli sceneggiatori, tuttavia, recuperano il personaggio di Milo Ventimiglia, lo introducono in maniera ben più decorosa e lasciano nuovamente aperta la strada ad una sua ricomparsa all’interno dello show. Sarà da comprendere in che misura e in che modalità, ma per ora la scelta risulta interessante e, considerato il peso specifico dell’attore, si possono avere delle speranze al riguardo.
ABE E ROSE, IL VERO PUNTO DEBOLE DELLO SHOW
Come si appuntava nella precedente recensione, le sottotrame riguardanti Abe e Rose continuano a vagare nel vuoto più totale, staccate dalla trama principale e abbandonate a loro stesse. Un problema che perdura dalla precedente stagione e a cui non sembra voler dare una soluzione. È facile immaginare che entrambe proseguiranno, con la consueta dose di surrealismo, durante questa stagione fino al fatidico momento di confronto tra i due coniugi (che al momento sembrano mentirsi per “difendersi” a vicenda).
Peccato per il minutaggio che diluisce ulteriormente la storia, ma oltre a questo c’è poco altro da aggiungere.
TRA PRESENTE E FUTURO
I flashforward sono utili per anticipare allo spettatore fatti futuri che potrebbero avvenire già all’interno di questa stagione. La rottura con Susie, menzionata durante l’intervista, pone fine al rapporto lavorativo tra le due, qualcosa che The Marvelous Mrs. Maisel ha già visto in passato quando Susie si era allontanata da Midge per cercare di diventare una vera agente a tutto tondo, concentrandosi anche su altri clienti. All’interno di questa stagione verrà mostrato il casus belli oppure agli sceneggiatori interessa semplicemente parlare di questa fantomatica rottura tra le due amiche?
Parallelamente i flashforward possono avere anche risvolti negativi: essere già a conoscenza dei quattro matrimoni di Midge rende di fatto poco interessante la parentesi di Sylvio, facendo domandare allo spettatore la necessità di riportarlo all’interno dello show se per il personaggio non c’è una chiara utilità futura.
| THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
“It’s A Man, Man, Man, Man World” catapulta lo spettatore nel dietro le quinte di uno show televisivo, mostrando Midge alle prese con un campo lavorativo del tutto nuovo. I prossimi episodi ne mostreranno l’evoluzione all’interno del nuovo habitat. I flashforward si riconfermano ottimi strumenti narrativi, nonostante qualche piccolo risvolto “negativo” che poteva essere previsto.
