The Morning Show 3×01 – The Kármán LineTEMPO DI LETTURA 4 min

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The Morning Show 3x01 recensione

The Morning Show torna sugli schermi di Apple TV+ a quasi due anni da quel “Fever” che a novembre 2021 aveva chiuso la seconda stagione. Un episodio ambientato in una realtà che sembra già distante e che, all’epoca, aveva preparato un cliffhanger sicuramente a passo con i tempi.
Due anni dopo, con l’emergenza Covid ormai rientrata, era inutile prolungare una trama già abusata nel mondo televisivo degli ultimi tempi. Lo show creato da Jay Carson decide così di ripartire da zero, ambientare la nuova stagione due anni dopo l’emergenza sanitaria e riportare la sua storia su altre strade.
Strade che rimangono fortemente collegate alla realtà, per un approccio che è sempre stato il fulcro della serie che aveva iniziato il suo percorso basandosi sul caso Harvey Weinstein sulla scia del movimento MeToo. Messa da parte anche questa storyline dunque (e salutato Steve Carell), la terza stagione aveva la possibilità di scovare un tema completamente nuovo e quasi non imposto dagli eventi. Dopo il primo episodio, il risultato sembra essere un mix di diversi argomenti che vanno da temi più seri, come la delicata questione dell’aborto, ad altri inerenti il mondo interno dei mainstream media dove, tra le altre cose, emergono figure contraddittore di miliardari che comprano piattaforme a caso.

UBA+


Nel corso delle due stagioni precedenti, insieme ai personaggi di Jennifer Aniston, Reese Witherspoon e Steve Carell, la rete protagonista della serie, UBA, è sempre stata al centro della narrazione. Con il personaggio interpretato da Billy Crudup a capitanare questa parte della storia, i successi e le difficoltà del network hanno sempre fatto da sfondo alla trama.
In questa terza stagione, la UBA sembra destinata a ricoprire un ruolo ancora più di rilievo, con la possibilità di una vendita che spiana la strada a diverse ramificazioni narrative. Da questo punto di vista, la season premiere ha già presentato diversi spunti soprattutto con l’introduzione del personaggio di Paul Marks interpretato da Jon Hamm (che passa sugli schermi da creative director degli anni ’70 a tech billionaire).
La storyline della UBA parte quindi da questa nuova figura del miliardario multitasking interessato all’acquisto con tutte le conseguenze del caso, un espediate che appare interessante e sicuramente realistico. Tuttavia, a dover alzare maggiormente il tiro in questa parte di trama è il character di Billy Crudup. Il CEO Cory Ellison è sempre stato un personaggio brillante e dinamico, con la giusta vena ironica pronta a colpire ogni situazione e così deve rimanere. Lo show ha infatti bisogno di un personaggio di tale caratura pronto a fare da ironico bilanciere tra le parti (seppur sempre con un’agenda tutta sua) e si spera sia quest’indole a prendere il sopravvento piuttosto che quella inerente la “cotta” non corrisposta per Bradley Jackson.

TRUST


Dopo il finale della scorsa stagione, questo nuovo ciclo sembra aprire un nuovo capitolo anche per la stessa Alex Levy. Un nuovo talk show tutto suo e la possibilità di fare richieste sempre più significative ai piani alti del network. Questa è almeno la presentazione iniziale del personaggio.
Con lo scorrere del primo episodio, però, The Morning Show inizia a proporre un’altra versione di Alex che, in uno scatto di impulsività alla Bradley, si catapulta sul campo per raccontare dal vivo le difficoltà delle donne alle prese con l’aborto in Texas. Un avvenimento che, come indicato ad inizio episodio, nello show avviene a marzo 2022, tre mesi prima della sentenza della Corte Suprema americana contro l’aborto. Appare quindi naturale che lo show continuerà a gestire parallelamente questa storyline sociale e sarà interessante vedere come, da un punto di vista giornalistico, influenzerà le scelte dei personaggi, su tutti Alex che al momento appare ancora persa tra incertezze e convinzioni.

TRUTH


Sin dal primissimo episodio, alla voce “truth” è sempre stato associato il volto di Bradley Jackson. La giornalista era stata proprio assunta grazie alla sua spasmodica ricerca della verità per ripulire la reputazione del network in un periodo di scandali e licenziamenti.
Il percorso del personaggio interpretato da Reese Witherspoon ha sempre continuato su questa linea (apparentemente anche off screen dato il reportage dalla Casa Bianca), elemento cardine della sua stessa caratterizzazione. Come per Alex, però, questo primo episodio sembra voler capovolgere i credi iniziali dei protagonisti e spingerli in altre direzioni. Stando alla trama generale della stagione, quella di Bradley verterà su verità scomode anche personali che destabilizzeranno la giornalista. Si spera solo che tutte queste trame individuali non vadano ad inficiare l’essenza dello show che, già dalla scorsa stagione, aveva iniziato a perdere un po’ del suo fascino.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Temi sociali sempre in primo piano: fondamentale in uno show del genere
  • Nuove realtà per Alex e Bradley tutte da scoprire 
  • L’ingresso nel cast di Jon Hamm
  • Le scene nello spazio stonano un po’ con l’essenza dello show 
  • Due miseri tentativi di suspense: l’inizio con l’elogio funebre per Alex e il finale con un falso cliffhanger sulle sorti di Bradley  

 

The Morning Show ritorna con il suo personale sguardo interno nel mondo dell’informazione. La mancanza di un tema portante potrebbe aver invalidato la riuscita appieno di questo primo episodio ma sarà meglio aspettare un po’ prima di elargire sentenze.

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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.

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